Immagine di Shattered Heaven | Recensione - Non solo un card game
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Shattered Heaven | Recensione - Non solo un card game

Leonardo Interactive propone con Shattered Heaven un'esperienza ibrida e sfaccettata su più generi per attirare i videogiocatori. Missione compiuta?

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a cura di Marino Puntorieri

Redattore

In sintesi

  • Una storia plasmata sulle scelte del giocatore per sbloccare fino a tre finali differenti
  • Gli scontri a turni e l'esplorazione dei dungeon promettono una sostanziosa rigiocabilità
  • Nonostante gli sforzi, non manca un tedioso senso di ripetitività

Informazioni sul prodotto

Immagine di Shattered Heaven
Shattered Heaven
  • Sviluppatore: Leonardo Production
  • Produttore: Leonardo Interactive
  • Distributore: Leonardo Interactive
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC
  • Generi: Strategico , Gioco di carte , Roguelite
  • Data di uscita: 31 maggio 2023 (Early) - 8 novembre 2023

Fin dal primo test di Shattered Heaven, avvenuto quasi un anno addietro, abbiamo iniziato a vedere delinarsi i contorni di un progetto estremamente interessante e che è riuscito ad attirare la nostra attenzione oltre ogni più rosea aspettativa.

Il talentuoso team italiano di Leonardo Interactive, d’altronde, è già riuscito in passato a convincerci con produzioni dalla spiccata personalità e in grado di proporre esperienze – per quanto accessibili – di buona fattura sotto l’aspetto del coinvolgimento su schermo.

A conti fatti, l’ultimo progetto del team con sede a Roma ha tutte le carte in regola per rappresentare un salto qualitativo non indifferente, anche se proprio considerando il suo gameplay estremamente particolare si porta dietro non pochi rischi, che alimentano dubbi sull’eventuale risposta da parte di un pubblico sempre più esigente e poco accondiscendente nei confronti dei passi falsi.

Finalmente abbiamo messo le mani sulla versione definitiva di Shattered Heaven e ci siamo trovati davanti un roguelike che conferma in larga parte le nostre opinioni preliminari, compresi alcuni dubbi sui quali è difficile soprassedere.

Ma andiamo con ordine.

Un mondo in rovina

Shattered Heaven proietta il giocatore in una realtà oscura e crudele, dove la speranza e la felicità hanno lasciato spazio alla cupidigia e al mero istinto di sopravvivenza: ben quattro fazioni si danno battaglia in un conflitto conosciuto come Guerra dell’Ascensione, apparentemente senza fine e che obbliga le popolazioni a una perenne sofferenza per contendersi le poche risorse rimaste.

In questo mondo decadente dove vige la legge del più forte, tra oscure maledizioni e forza pronte a tramare nell’ombra per smuovere un equilibrio precario, guidiamo un trittico di personaggi selezionato per farsi largo nelle profondità degli abissi più pericolosi e prendere parte a un rituale che potrebbe mettere la fine a tutte le sofferenze, portando una di queste fazioni alla salvezza.

Una storia sanguinosa e che riprende numerosi elementi dai mondi fantasy medievali a tinte dark, per un risultato ricco di elementi e spunti interessanti, che mettono in evidenza (ancora una volta) le capacità di Leonardo Interactive di sviluppare trame coinvolgenti e ricche di colpi di scena.

Anche in questo caso, infatti, avremo diversi momenti chiave dove le nostre scelte potranno segnare il destino di numerosi personaggi, alterando il corso della narrazione e portando a uno dei tre finali, in un’escalation di eventi che rafforza in positivo il fattore legato alla rigiocabilità, almeno sul piano narrativo. 

Avremo a disposizione dei momenti chiave in cue le nostre scelte segneranno il destino di diversi personaggi.
Non siamo ai livelli raggiunti da Dry Drowning, ci teniamo a ribadirlo, ma i numerosi dialoghi permettono di caratterizzare ambientazioni e personaggi – principali e non – in maniera convincente fin dalle battute iniziali, anche se proprio le numerose descrizioni rischiano di appesantire non poco l’avventura.

Un compromesso necessario per la mole di informazioni man mano recepibili nel mondo di gioco, che lascia da parte una certa scorrevolezza in favore di un approccio in troppi casi didascalico e ridondante, che di certo non può incontrare il piacere di tutti i videogiocatori.

Specifichiamo di aver impiegato circa una dozzina di ore per raggiungere i titoli di coda di Shattered Heaven alternando difficoltà intermedia e facile, ma considerando quanto già menzionato per finali e proceduralità del gameplay il contatore delle ore può aumentare vertiginosamente.

Soffermandoci sui tre avventurieri di Shattered Heaven, invece, ci teniamo a ribadire come sono stati ben differenziati non solo sotto l’aspetto del gameplay, elemento che riprenderemo in un secondo momento, ma soprattutto sul piano caratteriale.

Sarà impossibile non affezionarsi alla guerriera Andora, alla maga emarginata Ishana o al cavaliere Magni, e proprio dai vari legami tessuti dal trio – anche con altri personaggi – fin dalle prime ore di gioco si evince l'importante impegno profuso dalla software house per realizzare una storia, per quanto altalenante per ritmi, di buona fattura.

Ed è una storia che va a braccetto con una direzione artistica piacevolissima, grazie a disegni per creature, ambientazioni e personaggi che mettono l’accento su una spiccata creatività, capace di emergere su schermo con piena potenza espressiva durante ogni fermo immagine – e non solo.

Le insidie di un’esplorazione procedurale

Passando al gameplay vero e proprio di Shattered Heaven, troviamo un buon connubio tra card game ed avventura roguelike, il tutto plasmato su un’esperienza punta e clicca (avrete bisogno di un mouse come questo Logitech disponibile su Amazon) che pesca elementi dal genere dungeon crowler e dalla tradizione dei giochi di ruolo più classici in un caratteristico mix di idee. Non tutte vengono, ovviamente, sviluppate ed articolate con la stessa intensità, ma la sensazione è che il risultato finale riesca a convincere proprio perché – quasi – ogni meccanica viene sapientemente bilanciata a favore dell’esperienza d’insieme.

Entrando nello specifico abbiamo un hub centrale fondamentale tra una spedizione e l’altra per potenziare il nostro gruppo di avventurieri, focalizzandoci sulla crescita dei personaggi tramite rami delle abilità e i deck da impiegare durante i combattimenti, entrambi unici per ciascun eroe così da sfaccettare ulteriormente le combinazioni possibili durante gli scontri.

Non manca nemmeno un mercante per i classici oggetti impiegabili come supporto per potenziamenti temporanei di ogni sorta, così come un discreto sistema di crafting che permette di creare risorse uniche e sempre nuove.

Tutti elementi sulla carta interessanti, anche se non si ha mai la sensazione di essere incentivati a un loro approfondimento, focalizzandosi più sui meri potenziamenti e alla ricerca della prossima missione. Il tutto attraverso un’interfaccia che poteva essere gestita meglio, soprattutto per le numerose icone e finestre che compaiono in simultanea quando si accede nelle aree specifiche.

Immergendosi nei vari dungeon disponibili in Shatterd Heaven, invece, si fanno i conti con una struttura intrigante e abbastanza convincente.

Nello specifico, i percorsi procedurali da affrontare in ogni livello presentano sempre un inizio e una fine definiti, ma nella scacchiera di caselle necessarie da percorrere al suo interno ci si imbatte in una serie di variabili casuali – compresi i combattimenti a turni – che possono ostacolarci o supportarci a seconda di determinate scelte, così come ottenere risorse impiegabili in momento specifici della partita come vere e proprie scorciatoie.

Per quanto tutti questi elementi favoriscano la rigiocabilità di Shattered Heaven anche sul fronte del mero gameplay, ci siamo imbattuti nella maggior parte dei casi nelle stesse variabili, con una mole di situazioni che, per quanto interessante, sulle sessioni di gioco più longeve mostra il fianco a una certa ripetitivà di fondo. Sensazioni che paradossalmente rendono il gioco più godibile su partite quasi da mordi e fuggi, in netta contrapposizione con una trama ramificata da dover scoprire e plasmare con il passare delle ore.

Un deck da plasmare nell’oscurità

Sul fronte degli scontri a turni di Shattered Heaven troviamo un’altra colonna portante dell’esperienza. Un vero e proprio card game pensato da Leonardo Interacive, dove sfruttare di turno in turno i deck di ciascun eroe per un nutrito ventaglio di attacchi e abilità, tutti da impiegare contro creature e abomini di ogni forma e dimensione.

Sotto questo aspetto bisogna apprezzare una difficoltà scalabile e modificabile prima di accedere a ogni singolo dungeon, ideale sia per i semplici curiosi che preferiscono godersi la storia senza spendere troppe fatiche, sia per i più temerari pronti a spendere interminabili minuti nel ragionare su ogni mossa per evitare il game over.

Non si tratta di scontri tra unità numerose, bensì concentrate in un botta e risposta repentino che obbliga i giocatori a non abbassare mai la guardia: è importante concentrarsi sulle azioni spendibili per ogni carta e compiere più azioni nello stesso turno, quando schierate con un minimo di ragionamento.

Le meccaniche da impiegare durante gli scontri a turni necessitano di pochi minuti per essere apprese, risultando molto divertenti, mentre ci vorrà qualche ora per ottenere una più agile padronanza – soprattutto per l’ottimizzazione delle tempistiche legate ad azioni e abilità impiegabili in sinergia con i compagni di team, fondamentali durante le boss fight.

Una nota negativa, invece, riguarda una certa ripetitività dei combattimenti che ricalca quanto già evidenziato precedentemente durante l’esplorazione dei dungeon, dove in molte situazioni di scontri minori ci siamo ritrovati a utilizzare gli stessi schemi d’attacco e le stesse carte con poche variazioni.

Un altro elemento, in sostanza, che rimarca come Shattered Heaven si confermi un gioco che riesce a dare il meglio di sé a piccole dosi. Non aiuta nemmeno il ritmo estremamente lento dei combattimenti a turni, ancor più evidente durante le boss fight che – per quanto spettacolari in alcuni frangenti – rischiano di tramutarsi in una logorante guerra di nervi a cause di barre degli HP troppo consistenti

Voto Recensione di Shattered Heaven | Recensione


7.4

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Narrazione convincente e plasmata sulle scelte del giocatore...

  • Scontri a turni impegnativi e che obbligano a gestire sapientemente i vari deck

  • Artisticamente di buonissima fattura

Contro

  • … ma la gestione della mole di informazioni passa per dialoghi non sempre riusciti

  • Rimane una certa ripetitività di fondo, soprattutto nelle sessioni di gioco più longeve

  • Avremmo preferito qualche sforzo ulteriore per il layout dell’hub centrale

Commento

Shattered Heaven è un'avventura a tinte dark ibrida di buona fattura, in grado di amalgamare card game ed esplorazione tipica dei roguelike in un mix riuscito in diversi aspetti, anche se non perfettamente bilanciato in tutte le meccaniche proposte. Al netto di una certa ripetitività di fondo, che si avverte soprattutto se il gioco non viene preso a piccole dosi, rimane un titolo interessante per tutti i giocatori che sapranno adattarsi a un’esperienza sfaccettata, tanto nella narrazione quanto nel gameplay. 
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