Immagine di Paper Mario: Il Portale Millenario | Recensione - Ritorni di carta
Recensione

Paper Mario: Il Portale Millenario | Recensione - Ritorni di carta

Un classico che ritorna per le nuove generazioni e che, anche senza grosse modifiche, risulta godibile e divertente anche oggi, per grandi e piccini.

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

In sintesi

  • Divertente e coinvolgente oggi come vent'anni fa.
  • Adatto a parecchie tipologie di giocatori.
  • Frame rate dimezzato rispetto ala versione originale.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Paper Mario: Il Portale Millenario
Paper Mario: Il Portale Millenario
  • Sviluppatore: Nintendo
  • Produttore: Nintendo
  • Distributore: Nintendo
  • Testato su: SWITCH
  • Piattaforme: SWITCH
  • Generi: Platform , Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 23 maggio 2024

Sembra ieri quando Paper Mario: Il portale millenario giunse sul mercato, alimentando la già nutrita ludoteca di GameCube, l'ultima console Nintendo davvero all'avanguardia dal punto di vista tecnico.

E invece sono passati vent'anni, durante i quali la casa di Kyoto ha continuato a sfornare grandi giochi per i videogiocatori di tutte le età ma ha scelto di correre in un campionato a parte, inseguendo la sperimentazione e le idee piuttosto che la mera potenza tecnica.

Fino ad oggi, per potersi dilettare con questa perla era allora necessario rispolverare il proprio scatolotto cubico di colore indaco – e, soprattutto, procurarsi una costosissima copia del gioco originale.

Ma tra pochi giorni la versione Switch sbarcherà sul mercato e, dopo la nostra anteprima di qualche settimana fa, siamo pronti a raccontarvi del nostro viaggio a Fannullopoli.

Cartoline da Fannullopoli

Fannullopoli è una cittadina costruita sulle rovine di un'antico porto di mare che ospitava un regno sfarzosissimo, ma oggi non è altro che covo di buoni a nulla e perdigiorno, una terra di nessuno in cui il lavoro onesto è un'eccezione ed il potere è concentrato nelle mani di brutti ceffi come Al Lumacone, boss dell'ala est della città.

I vicoli del paese brulicano di ladruncoli e truffatori, ma questo non ferma l'impavida Principessa Peach, che sbarca al porto della cittadina alla ricerca di un misterioso tesoro, ma incontra subito una misteriosa vecchina che le vende una mappa e poi... finisce preda di un misterioso quanto losco gruppo di individui, rapita in pieno giorno.

Indovinate a chi toccherà arrivare in suo soccorso? Vi diamo giusto un paio di indizi: tuta rossa, baffi pronunciati ed accento italiano...

Sbarcato poco dopo, Mario si avvale della collaborazione dell'archeologa Goombella e di suo zio, l'eminente Dottor Goombestein, per cercare di capire cosa sta succedendo, solo per scoprire che ci sono di mezzo le sette Gemme Stella necessarie ad aprire il portale millenario del titolo, dietro al quale si dice si celi il tesoro inestimabile di cui sopra.

Come sempre la trama, comunque più elaborata della media delle produzioni della grande N, serve perlopiù a fare da trait d'union tra i vari capitoli, spingendo Mario e la sua compagnia itinerante su e giù per il regno, alla ricerca delle sette Gemme e della principessa, che comunque non fa mancare al nostro il suo supporto nell'unico modo che le è possibile: via mail!

Il gioco sfida sempre il giocatore a pensare in maniera creativa.
Tra freddure da facepalm, comicità slapstick e giochi di parole splendidamente resi dall'eccellente localizzazione nella nostra lingua (per i soli testi, anche stavolta niente doppiaggio), la storia dietro Paper Mario: Il portale millenario si lascia seguire e strappa non poche risate, accompagnando egregiamente l'azione a schermo senza togliere troppo spazio all'esplorazione, con cut-scene sempre molto brevi e dialoghi mai eccessivamente prolissi.

Poco intrusiva e nel complesso godibile, la leggera vicenda narrata non rimarrà negli annali delle migliori storie partorite da Nintendo ma sarà più che sufficiente per mantenere alta la motivazione del giocatore lungo la ventina abbondante di ore necessarie per portare a compimento l'avventura.

Gli stessi ingredienti di vent'anni fa

Impastando i combattimenti a turni che hanno resa famosa la serie con un pizzico di platforming ed una struttura che richiama i metroidvania, con porzioni della mappa che si aprono davvero al giocatore solo quando entra in possesso di un dato potere (qui chiamato "maledizione"), vent'anni fa Intelligent Systems e Nintendo avevano coniato un prodotto vario e fresco.

Paper Mario: Il portale millenario sfumava i confini del gioco di ruolo giapponese tradizionale e serviva perfettamente al ruolo di entry point del genere, tanto per i fan di Mario quanto per chi volesse avvicinarsi cautamente ad una tipologia di prodotti spesso percepita come ostica quale i giochi di ruolo.

Dal Cartaplano alla possibilità di cambiare prospettiva ed appiattirsi per infilarsi in spazi angusti, giusto per citare le prime due abilità acquisite in ordine di tempo, il titolo sfida sempre il giocatore a pensare in maniera creativa e ad esaurire tutte le possibilità a sua disposizione per avanzare, mettendo a disposizione dei comodi suggerimenti (una delle poche novità di questa edizione) qualora finisse bloccato durante la campagna principale.

I cambi di prospettiva, gli alleati con poteri peculiari, i nuovi puzzle proposti rendono l'avanzamento sempre diverso, e così facendo allontanano l'ombra della ripetitività, arrivando alla fine degli otto capitoli che compongono la campagna senza accusare sintomi di stanchezza, nonostante la durata complessiva sia notevolmente superiore alla media dei titoli dedicati all'idraulico baffuto, Super Mario RPG compreso.

In combattimento, contano tre elementi, i medesimi che è possibile aumentare ad ogni passaggio di livello: i punti vita, esauriti i quali si è costretti a ripetere lo scontro, i punti Fiore, condivisi con i compagni di viaggio ed utili a scatenare le tecniche apprese, ed i punti Tessera, che consentono l'equipaggiamento di oggetti che donano abilità attive e passive a Mario.

La nuova ruota dei compagni permette di preservare i ritmi di gioco, senza interruzioni.
Deliziando il pubblico che assiste ad ogni nostro combattimento, otterremo un surplus di punti Stella, utili a loro volta per utilizzare alcune delle abilità più impattanti sul combattimento, come danni ad area per i nemici o cure per il nostro party: ad ogni turno è anche possibile chiamare l'applauso, come farebbe uno stand up comedian nella realtà, per aumentare i punti Stella ricevuti, ma al costo di un'azione attiva.

Ma occhio, perchè tra il pubblico non mancano contestatori e piantagrane, pronti a tirare di tutto sul palco intralciando il nostro party, a meno di non premere tempestivamente il tasto X per impedirglielo.

La nuova ruota dei compagni, che consente di selezionarne uno diverso in tempo reale senza passare dal menu, sembra una revisione minore ma, nei fatti, preserva il ritmo di gioco, consentendo di non interrompere l'azione durante le fasi esplorative per servirsi dell'abilità unica di uno dei nostri compagni di viaggio.

L'aggiunta di una selettore per la difficoltà, normalmente tarata molto verso il basso, avrebbe forse invogliato maggiormente i fan di vecchia data a riprendere il mano il titolo per una nuova run senza togliere nulla ai neofiti, ma Nintendo – piaccia o meno – ha preferito un approccio molto inclusivo per questa sua ripubblicazione.

Oggi come due decadi fa, Paper Mario: Il portale millenario diverte senza nemmeno sforzarsi di farlo, alternando combattimenti, piccoli puzzle ambientali, segreti in bella vista e l'immancabile cura per i dettagli ed il level design che hanno (quasi) sempre contraddistinto le produzioni first e second party di mamma Nintendo.

Tutto molto più bello, ma c'è un però

Nonostante a prima vista potrebbe sembrare che poco sia cambiato rispetto a vent'anni fa, inserendo Paper Mario: Il portale millenario nella categoria delle rimasterizzazioni piuttosto che in quella dei remake, il lavoro svolto dai grafici di Intelligent Systems e da quelli di Nintendo è di ottima fattura, quantomeno per ciò che riguarda il versante audiovisivo.

A parte l'ovvio aumento della definizione nativa del gioco (ora settata a 900p), gli interventi più netti sono sulla fluidità delle animazioni, su un'interfaccia più intuitiva, sulla resa dell'effetto carta su schermo ed i risultati, giocando su un pannello OLED (televisivo o quello dell'ultimo modello di Switch) sono ammirevoli.

Un'infinita di piccoli dettagli arricchisce la scena, tra petali che cadono dal cielo, piccoli insetti che si fermano sui fiori e pesci che guizzano sulla superficie dell'acqua, a rendere gli scenari di gioco molto più vivi e coinvolgenti di quelli originali, che già all'epoca della prima pubblicazione furono promossi a pieni voti tanto dalla stampa quanto dal pubblico per la peculiare e meravigliosa direzione artistica.

Per non parlare della composizione dello stage durante i combattimenti, che, a differenza di quella originale, è in tempo reale e restituisce una deliziosa sensazione di un origami che si apre dinanzi al giocatore.

Discorso affine per la colonna sonora, quanto mai di rilievo in un titolo come questo, che è stata ripulita, riarrangiata e migliorata sotto tutti i punti di vista, con file audio privi di compressione e un'attenzione maggiore ai bassi e all'orecchiabilità dei temi finali, migliorata grazie alla natura orchestrale di alcuni dei nuovi arrangiamenti.

Nondimeno, qualora qualche nostalgico preferisse la colonna sonora originale, in questa riedizione è stata appositamente inserita una tessera indossabile che permette di riprodurre quella al posto della nuova.

Purtroppo, le notevoli migliorie in ambito visivo non sono gratis: rispetto all'originale versione GameCube, questa versione di Paper Mario: Il portale millenario porta in dote un frame rate dimezzato, con un cap a 30 fps contro i 60 fps dell'uscita del 2004.

Sinceramente, considerando la differenza in potenza di calcolo tra i due hardware in questione, non ci spieghiamo i motivi di questa limitazione, probabilmente figlia di una certa pigrizia in fase di ottimizzazione da parte di Intelligent Systems.

Tuttavia, vanno fatte due osservazioni a riguardo: la prima è che non abbiamo mai riscontrato alcun calo prestazionale durante l'intera campagna, nemmeno quando sullo schermo ci trascinavamo dietro un centinaio di Fufini, piccoli e teneri esserini comparabili ai Pikmin.

I 30 fps sono granitici e l'assenza delle fluttuazioni, seppur minime, che ricordavamo nella versione GameCube e nella recente riproposizione di Super Mario RPG su Switch è, a conti fatti, un vantaggio: per quanto ci riguarda, meglio30 fps costanti che oscillazioni continue tra i 40 ed i 60 fps.

Secondariamente, a parte l'iniziale spaesamento riguardo alle tempistiche di pressione dei tasti in combattimento, a cui ci siamo ri-abituati nel giro di qualche minuto, Paper Mario: Il portale millenario è, come tutti i giochi di ruolo a turni, un prodotto in cui la fluidità garantita dai 60 fps non è assolutamente necessaria per non impoverire l'esperienza di gioco, che rimane soddisfacente anche a frame rate dimezzato.

I puristi finiranno con lo storcere il naso, in ogni caso, laddove la maggior parte del pubblico casual, soprattutto quello più giovane, non si accorgerà nemmeno di questa modifica all'aggiornamento dei frame per secondo.

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Voto Recensione di Paper Mario: Il portale millenario | Recensione


8.2

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Notevole maquillage visivo

  • Formula ludica ancora validissima

  • Perfetto per i più giovani, rilassante per gli adulti

  • Un classico finalmente giocabile senza rispolverare un GameCube

Contro

  • Prezzo pieno a fronte di poche aggiunte

  • Manca un selettore per la difficoltà

  • Framerate dimezzato rispetto alla versione GameCube

Commento

Mai come nel caso di Paper Mario: Il portale millenario le variabili da tenere in considerazione in sede di giudizio sono numerose: se, da un lato, l'aggiornamento operato da Intelligent Systems risulta gradevole agli occhi e alle orecchie, dall'altro lascia comunque l'impressione di un lavoro che si accontenta, piuttosto di uno che rivoluziona, considerando anche l'abbassamento del frame rate dai 60 fps originali ai 30 fps della versione Switch.
Nondimeno, il titolo rimane una delizia da giocare per grandi e piccini (probabilmente il migliore della serie), con meccaniche intuitive e divertenti e personaggi sopra le righe come non mai – e questa riedizione rappresenta l'unica, comoda alternativa al rispolverare un GameCube e spendere centinaia di euro per acquistare un disco originale per poter apprezzare le notevoli qualità ludiche del prodotto.
Sarà la sensibilità e la condizione specifica di ognuno dei nostri lettori a decidere quale tra queste variabili peserà di più, ma, nonostante le aggiunte siano limitate ed il prezzo pieno, da parte nostra non possiamo che promuovere Paper Mario: Il portale millenario per i suoi innegabili pregi.
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