Il Verdetto di SpazioGames
Nintendo DS è una console straordinaria. No, non si tratta di un proclama da parte del classico appassionato della casa di Kyoto ma, piuttosto, trattasi di un encomio e un complimento dovuto all’incredibile pregio che caratterizza la line-up di questo gioiello. Si dice che le avventure grafiche, i platform, le idee innovative non appartengano più al mondo dei videogiochi. Ma è proprio su Nintendo DS che hanno trovato nuova linfa vitale. Con inediti titoli del genere, remake di prodotti famosi e amati da tutti (si veda quelli dei due Syberia) e tutti di una certa qualità. Unsolved Crimes è l’ennesimo (per una volta fa piacere dirlo) esperimento proposto su Nintendo DS. Impersonerete un giovane detective che dovrà diventare il migliore del proprio dipartimento attraverso la risoluzione di dodici casi che, di fatto, andranno a comporre la trama del gioco.
La scomparsa di una modella, l’intuito di un “pivello”Sviluppato dal team giapponese Now Production, Unsolved Crimes presenta una trama piuttosto classica per lo scenario proposto. Siamo nella New York degli anni ’70, appena entrati nel dipartimento omicidi della città. La scomparsa di una modella, che scoprirete presto sorella della vostra più stretta collaboratrice, guadagnerà presto la scena principale durante l’intero gioco, lasciando spazio, tuttavia, a diversi casi di discreta varietà. Il titolo è articolato in dodici capitoli, ognuno appartenente ad un caso diverso, nei quali agirete completamente tramite l’utilizzo del touch-screen. La visuale è infatti in prima persona. Con il pennino potrete visionare in modo perfetto tutti gli elementi dello scenario che vi serviranno per risolvere i casi. Il sistema è comodo e funzionale anche se fin troppo “pilotato”, dato che sarà la vostra collega a dirvi, nel 90% dei casi, quali siano le prove da tenere in considerazione e quali da scartare. Quando si tratterà di prendere decisioni sul caso non avrete alcun aiuto (ad esclusione della possibilità di chiederlo direttamente per un massimo di tre per caso). Ma durante le ispezioni sul luogo del delitto non avrete molta libertà di scelta o di supposizione. Sarete praticamente guidati verso i giusti elementi da tenere in considerazione.Durante le indagini vi verranno poste, in ciclo continuo, delle domande che mireranno non solo ad accrescere le vostre capacità di detective ma che avranno altresì il fine di risolvere il caso. Ad esempio, vi verrà chiesto perché secondo voi una determinata prova possa essere decisiva in quel determinato frangente. Avrete inoltre la possibilità di piazzare una sorta di “scommessa” su chi sia il colpevole fra gli indiziati e cosi via. Tutto questo insieme di elementi andrà a comporre, ad indagine concluse e colpevole in manette, una serie di punti che andranno a comporre le vostre caratteristiche da detective, un po’ come accadrebbe in un normale gioco di ruolo. Certo, l’utilità di esse è piuttosto effimera e non va ad intaccare di molto la struttura di gioco, ma rappresenta una sorta di ulteriore soddisfazione personale.
Non tutto è oro quel che luccicaPutroppo, Unsolved Crimes non riesce ad eccellere nel genere. Prima di tutto a causa di una trama non molto entusiasmante che, nonostante qualche colpo di scena, difficilmente riuscirà a coinvolgervi. Alcuni casi, però, si presentano in maniera piuttosto discreta e riescono a donare quella sensazione di assuefazione che ci sarebbe piaciuto riscontrare non solo nella trama ma in tutte e dodici le indagini presenti. Poi, come accennato nel paragrafo precedente, il sistema di gioco è piuttosto semplicistico. Le indagini verranno effettuate da voi, ma sarà sempre la vostra collega a guidarvi verso le giuste prove, sebbene qualche enigma riesca a presentarsi abbastanza complessa ed articolata (è il giusto pane per i denti degli affamati di Adventure Game). Altri invece si rivelano frustanti o persino troppo facili, e questo fatto nel giudizio complessivo incide negativamente. Ad emergere insomma sono più gli enigmi poco ispirati e frustanti che quelli di una certa qualità. Altra nota dolente è rappresentata dal comparto grafico. Spoglio, poco curato e veramente mal fatto, non rende giustizia alla potenza hardware del Nintendo DS, specialmente dopo aver visto produzioni di un certo livello. In una avventura grafica è lecito aspettarsi decisamente qualcosa di migliore, e sotto questo aspetto Unsolved Crimes delude parecchio considerato anche che non vedremo mai gli altri personaggi su schermo, ma solamente in immagini predefinite durante i dialoghi. Inoltre, non sappiamo neanche che aspetto abbiamo! >Discreto il sonoro, con musiche adatte al contesto ed effetti sonori essenziali. Sufficiente la longevità. I dodici casi hanno una durata al di sotto della media per il genere e il fattore rigiocabilità è decisamente basso.
– Sa essere divertente
– Dodici casi da risolvere
– Sistema di gioco semplice…
-…fin troppo semplice
– Comparto grafico scarso
– Si conclude in poco tempo ed è poco rigiocabile
– Sonoro essenziale
6.5
A conti fatti Unsolved Crimes è un’occasione sprecata. Se ci fosse stata una maggiore cura su certi indizi, sul comparto grafico e su altri aspetti del gameplay che appaiono troppo semplificati, staremmo parlando a quest’ora di un’avventura grafica da avere a tutti i costi. Invece si tratta solamente di un titolo che consigliamo esclusivamente agli amanti delle indagini poliziesche. In fondo, a volte riesce ad essere divertente e qualche caso è veramente coinvolgente.