Reckless Racing

Serate uggiose e clima freddo, anche stare davanti alla console non è l’idea che vi attira di più? Un salto sotto le coperte, iPad alla mano e via, verso nuove avventure. Quello di cui parliamo in questo articolo è Reckless Racing, gioco di corse isometrico distribuito da Electronic Arts per iPad ed iPhone, e da noi provato sul tablet di casa Apple.

Tipi ambiguiReckless Racing è un gioco di corse con visuale dall’alto che porta il giocatore in un mondo di gare tra percorsi collinari e di campagna. Sei sono gli strampalati personaggi che potrete interpretare, alla guida di mezzi altrettanto improbabili: dal soldato con camionetta militare, al cowboy di colore con mezzo corazzato, passando dalla biondona con auto leggera, fino al ”redneck” con il pickup ed il meccanico baffuto, chiudendo con il camionista corpulento; la scelta è interessante seppur non molto varia, anche in considerazione dei differenti modelli di guida di ogni mezzo a disposizione. Le modalità, comunque tutte vincolate a corse in circuiti, sono solamente tre. Dirty Rally è la classica gara dove vincere raggiungendo il primo posto. Una volta avviata, vi troverete ad affrontare una serie di percorsi diversi tra loro e sempre più difficili da padroneggiare. Hot Lap è più simile ad un rally vero e proprio. Qui il giocatore, dopo un primo giro in solitaria, gareggia contro il proprio “fantasma” indicante la prestazione del giro precedente. Anche in questo caso, la sfida con se’ stessi porta di volta in volta a passare per percorsi sempre più complessi, in ordine rispetto a quelli della modalità precedente. Ultima delle tre varianti di gioco è Consegna, dove anziché percorsi delimitati, si passa a mini mappe irregolari nelle quali correre per recuperare un carico di merce che andrà poi consegnato a destinazione. Il punteggio ottenuto per ogni consegna viene palesato da un indicatore, grazie al quale monitorare costantemente quanto si andrà ad incassare. La velocità, com’è ovvio che sia in un gioco di questo tipo, dev’essere altissima per guadagnare punteggi alti, ma anche la furbizia fa la sua parte. Disseminate sulla mappa troverete infatti aree nascoste, ponti e salti che permettono di tagliare percorsi altrimenti lunghissimi. Delle tre modalità descritte solo le prime due sono disponibili per il gioco online: poco male, a dire il vero, dato che la presenza di una modalità ulteriore avrebbe reso ancora più difficile trovare sfide a causa della quasi totale latitanza di giocatori sul web. Per quanto riguarda le poche partite provate, comunque, abbiamo riscontrato una buona fluidità anche con più giocatori coinvolti.

Gameplay semplice ed immediatoNonostante la superiore dimensione dello schermo di iPad rispetto a quello di iPhone, Recless Racing riduce al minimo i controlli necessari alla guida del mezzo, offrendo cinque diversi layout selezionabili. Che si scelgano le frecce su schermo, il minivolante o il controllo tramite accelerometro, il gameplay rimane valido ed appagante, con una giusta via di mezzo tra difficoltà intrinseca e facilità di controllo. La doppia scelta della difficoltà, principiante o avanzato, permette in ogni caso di adattare ulteriormente il livello di sfida alle proprie abilità.

Un plastico nelle maniTenere tra le mani la versione iPad è un sincero piacere. La realizzazione dei mezzi, seppur semplice, è buona, ma addirittura ottima è quella dell’ambientazione, della flora che fa da background ai percorsi sterrati, dei fiumi e dei dirupi che talvolta rendono le gare pericolose, obbligando il giocatore a manovre precise per evitare di cadere in acqua o precipitare. L’effettistica visiva di derapate e persino la scelta delle musiche e degli effetti sonori sono elementi senza ombra di dubbio molto curati. Con un gameplay semplice ma valido, ed un comparto tecnico eccellente, il gioco avrebbe potuto essere davvero uno degli immancabili della collezione di ogni Apple-fan… peccato però che, nonostante il prezzo di lancio elevato (poi ridotto abbondantemente ed ora nuovamente stabile da qualche giorno a 3,99 euro), il gioco non offra null’altro se non quanto già descritto, il che porta anche il giocatore più interessato al titolo ad accantonarlo inevitabilmente dopo poche ore di gioco.