Il Verdetto di SpazioGames
Applicazione universale testata con iPhone 4, compatibile con iPhone 3GS, iPhone 4, iPod Touch 3 e 4G, iPad
Quando qualche settimana fa Epic Games ha rilasciato Epic CItadel per iPhone 4, in molti sono rimasti stupiti dall’incredibile resa grafica di Unreal Engine sul portatile di casa Apple, facendo così crescere l’attesa per questo Infinity Blade, primo progetto sviluppato appositamente per la versione mobile del middleware Epic.
Una stirpe di EroiLa storia, se così possiamo chiamarla essendo un semplice pretesto per menare le mani (o le dita nel nostro caso) è davvero semplice: un tirannico despota, conosciuto a noi con il semplice nome di Dio-Re stringe il regno in una morsa di oppressione e oscurità ormai da lunghissime ere, insieme ai suoi fedeli guerrieri e titani. Il prologo vede un eroe riuscire finalmente a farsi largo tra le fila degli sgherri del Dio-Re trovandosi infine faccia a faccia con il temibile tiranno. Ad aspettarlo tuttavia c’è una cocente disfatta, soprattutto a causa di Infinity Blade, una spada leggendaria che da millenni pretende come tributo le anime dei guerrieri sconfitti. La nostra prima avventura all’interno del titolo creato da Epic e ChAIR consisterà proprio nel vendicare nostro padre, il guerriero sconfitto una generazione prima da Infinity Blade, ripercorrendo la strada che lui stesso ha seguito e che probabilmente hanno percorso decine di eroi prima di lui. Il gameplay del titolo, e forse qui sta la delusione più grande, è molto semplice e ripetitivo: i movimenti del nostro alter ego sono su binari, a noi sarà dato infatti semplicemente di scegliere la direzione da prendere in presenza di un bivio, e l’unica interattività possibile con l’ambiente di gioco sarà quella di un semplice tap su monete d’oro o pozioni curative da poter raccogliere mentre si segue la strada per raggiungere la sala del trono. Gli ambienti sono realizzati con un dettaglio grafico a dir poco sorprendente per iPhone, ma la dimensione del castello è decisamente ridotta, e ci porterà ad affrontare il nemico finale in breve tempo, con solo 2 o 3 bivi nei quali cambiare direzione, e che comunque non portano mai ad altro che non ad un incontro aggiuntivo o ad un nuovo forziere da aprire. Quando invece avremo di fronte un nemico apparirà un piccolo punto esclamativo in basso a destra, che potrà fornire una descrizione approssimativa dell’avversario, comprendente tipologia di guerriero e relativo livello (la forza dei nemici è randomica, compresa all’interno di un range dettato dal livello stesso del protagonista), e un indicatore, che se sfiorato darà il via allo scontro. Le fasi di combattimento, per quanto semplici, sono ben studiate e divertenti. Avremo a disposizione 3 tipi di attacco: un attacco base, da effettuare con un semplice slide sullo schermo (il colpo seguirà la direzione impartita al dito, dandoci così la possibilità di attivare combo concatenando i diversi fendenti), un attacco magico e un colpo speciale. Questi ultimi due si attiveranno solo al riempimento di appositi indicatori negli angoli alti del monitor, e ci daranno la possibilità di infliggere una grande quantità di danni aggiuntivi, a prescindere dalla nostra abilità: gli indicatori si riempiono infatti solo in base al tempo trascorso in combattimento. Per parare un colpo potremo o usare lo scudo (tramite apposito simbolo nell parte bassa del monitor) o menare un fendente nella stessa direzione del colpo che stiamo ricevendo, bloccando così con la nostra arma il colpo in arrivo. Sarà ovviamente possibile anche evitare i colpi, muovendosi con il giusto tempismo a destra o a sinistra, sempre in base alla direzione del fendente avversario. Evitare i colpi, così come pararli, ci darà modo di bloccare la catena di attacco avversaria, concedendoci lo spazio per partire all’attacco. Molto semplice la gestione della magia, che mette a disposizione diverse tipologie di incantesimi in base all’anello di volta in volta equipaggiato: ognuno di questi infatti darà accesso ad una specifica scuola di magia (talvolta a più d’una), a sua volta divisa in tre livelli di potenza. Gli incantesimi sono in tutto sei, quattro di attacco (Fuoco, Scossa, Gelo e Veleno), uno di guarigione e una di difesa (Scudo) e saranno più o meno efficaci a seconda dell’equipaggiamento o delle statistiche del personaggio.
RPG su binariCome già accennato, ChAIR ed Epic hanno introdotto una componente ruolistica, al fine di appassionare l’utente e mascherare in parte la ripetitività dell’azione. Perchè in sostanza Infinity Blade è una semplice corsa al miglior equipaggiamento ed al livello sufficiente per riuscire a sconfiggere il Dio-Re, ripercorrendo diverse volte lo stesso tragitto, e incontrando sostanzialmente gli stessi avversari. Ogni volta che sconfiggeremo un nemico ogni oggetto del nostro equippaggiamento riceverà punti esperienza, aumentando anche il livello generale del nostro personaggio. Ogni volta che saliremo di livello ci verranno assegnati dei punti da spendere per aumentare le nostre caratteristiche, dalla quantità di colpi che potremo parare con lo scudo, ai punti vita, all’efficacia degli incantesimi, alla potenza dei nostri attacchi. Una volta raggiunto il grado Maestria gli oggetti non guadagneranno più punti, così come il nostro personaggio, e si potrà procedere al confronto con il nemico finale.
Potenza tecnica brutaDal punto di vista puramente tecnico e visivo Infinity Blade schiaccia qualunque altro concorrente su iPhone. UDK, la versione mobile di Unreal Engine 3, è stupefacente e porta l’esperienza ludica ad un altro livello, almeno visivamente: ambienti e personaggi totalmente in 3D con grande dettaglio grafico, animazioni ben studiate, texture molto ricche ed inquadrature spettacolari, il tutto mosso con fluidità e senza apparente sforzo. Nonostante le ridotte capacità di calcolo richieste dalla struttura a binari e dalla staticità dei combattimenti non permettano un giudizio definitivo sul motore di gioco, quanto visto in questo primo titolo Epic fa davvero ben sperare per una prossima generazione di giochi su iPhone, capace di contare su un motore potente e una resa visiva che inizia a distinguersi sempre meno dalle ultime generazioni di console casalinghe. Infinity Blade gode del pieno supporto di Game Center con diversi obiettivi sbloccabili, e sono previsti massicci aggiornamenti per il titolo, comprendenti una modalità competitiva online, nuove armature ed armi e nuovi incantesimi. Una piccola nota di biasimo alla localizzazione italiana, che spesso si farà notare per vistosi errori di ortografia e traduzioni quantomeno discutibili.
– Comparto tecnico impressionante
– Combattimenti divertenti
– Molte armi e armature
– L’impostazione su binari non gli rende giustizia
– Ripetitivo
– Avrete già visto tutto dopo poco tempo
6.5
Pesante poco più di 300 megabyte, Infinity Blade è disponibile al download al costo di 4,99 euro da soli due giorni, e nonostante il breve tempo di permanenza in App. Store non ha mancato di sollevare già pareri contrastanti. Se da una parte non si può che rimanere a bocca aperta nei confronti di un comparto tecnico strabiliante, dall’altra non si può non notare che il titolo Epic si presenti più che altro come un grosso spot pubblicitario per la versione mobile di Unreal Engine 3. il comparto ludico è infatti sacrificato e ripetitivo, e solo i più coraggiosi e appassionati avranno la costanza necessaria per ripercorrere le stesse (poche) aree del castello fino al momento in cui si sarà abbastanza forti da abbattere il nemico finale. Infinity Blade è in fin dei conti un divertente passatempo che ci fa intravedere un futuro brillante per il mobile gaming, ma non un titolo maturo che valga il suo caro prezzo.