Il Verdetto di SpazioGames
La fattoria ha sempre avuto un fascino particolare per i bambini. Sono presenti animali che non si possono vedere in città, mezzi agricoli capaci di affascinare grazie alla loro possenza e campi verdi e profumati che con le colture presenti fanno sentir bene ogni cittadino in visita. Per chi invece lavora la terra la storia cambia radicalmente poiché, nonostante possa godere di un’aria sicuramente più pulita di un qualunque abitante dell’urbe, la vita che si affronta ogni mattina, da quando il gallo canta, non è certo una passeggiata e, per poter veder crescere i propri prodotti, il sudore da versare è indubbiamente tanto. Per tutti quelli che hanno voglia di provare a diventare un fattore, Ubisoft ha creato Gestisci la fattoria, uno dei giochi con il titolo più esplicativo che siano mai stati prodotti.
Tutti in giro sul trattoreLa vostra carriera di allevatori inizierà con un breve tutorial che vi spiegherà alcune semplici azioni per avviare la vostra attività. All’inizio avrete solo un piccolo appezzamento di terra da cui dovrete eliminare eventuali pietre, erbacce o alberi per poterlo rendere coltivabile. La prima cosa da fare sarà quindi conoscere i mercati generali subito fuori dai vostri cancelli. Purtroppo questa location non sarà popolata da nessun abitante e l’unica vostra possibilità di interazione sarà quella con i negozi. C’è chi vende attrezzi agricoli, chi bestiame, chi può bonificare alcune zone del vostro appezzamento (per esempio eliminando scomodi stagni), chi invece vende terreni 6×6 su cui seminare verdura, chi potrà curare il bestiame che potrebbe ammalarsi e chi vi venderà nuovi appezzamenti per ampliare così i confini. Le prime cose che potrete comprare saranno dei semplici strumenti per lavorare la terra a mano. Parliamo di un martello, una zappa, un’ascia, una falce e un innaffiatoio. Prima di andare a comprare un po’ di terra coltivabile occorre però liberare quella presente dagli ostacoli naturali. Decidendo di iniziare a tagliare gli alberi, selezionerete la scure dall’angolo in basso a destra e vi posizionerete davanti alla pianta. Dopo tre colpi la pianta viene eliminata ma attraverso una scena che non potrà che far sorridere: il terzo colpo infatti non farà cadere il tronco, bensì “disintegrerà” l’oggetto facendolo scomparire di colpo. Questo accade con qualunque altro elemento, ma la sparizione dell’albero è sicuramente la più eclatante.Una volta bonificato il terreno potremo andare al negozio e comprare un po’ di terra su cui seminare. La particolarità sarà che voi non comprerete una zona di terra coltivabile con semi di piante che potrete scegliere strada facendo, bensì un terreno su cui potranno crescere solo il tipo di ortaggi che deciderete al momento dell’acquisto. Ogni verdura avrà delle caratteristiche proprie che le permetteranno, ad esempio, di crescere in più o meno giorni; piantare poi nel periodo dell’anno adatto la giusta verdura si rivelerà indubbiamente vantaggioso. Continuando a coltivare si riuscirà ad allargare i propri confini, a prendere un capanno dove inserire le macchine agricole e le diverse stalle in cui potrete far vivere gli animali e trarne ricavo.
Zappare, zappare, zappare…Nonostante il titolo Ubisoft non ambisca alla competizione diretta con titoli più blasonati quali Harvest Moon, alcune scelte minano purtroppo la qualità di un prodotto che seppur destinato ad un pubblico molto giovane, non riesce nel compito di divertire. Ciò avviene a causa di diverse azioni da ripetere continuamente durante il gioco. Sebbene con il progredire del gioco alcune attrezzature ci aiuteranno permettendoci, per esempio, di seminare tre file per volta, all’inizio bisognerà fermarsi davanti ad ogni zolla e premere il tasto A per far partire l’animazione in cui il nostro fattore lancia dei semi al suolo. Ciò però andrà fatto per ben 36 volte su ogni singola zona da coltivare rendendo le sessioni di gioco piuttosto monotone e frustranti. Resistendo a questo ritmo di gioco la situazione migliora, ma non essendoci un vero e proprio scopo finale e nessun evento particolare capace di rendere varie le giornate che passano, vi ritroverete sempre a fare le solite cose. A nulla serviranno gli insipidi minigiochi che potrete affrontare ai mercati generali, poiché oltre ad essere solamente quattro, perdono mordente dopo due o tre tentativi.Inoltre la totale assenza di personaggi che non siano i venditori rende piatto un gameplay che sebbene possa riuscire a coinvolgere gli appassionati nel brevissimo periodo, rende Gestisci la fattoria un titolo che ha davvero troppo poco da offrire sul fronte del divertimento puro.
Una vecchia fattoriaPurtroppo la parte tecnica completa la lista dei difetti mettendo in mostra una grafica totalmente bidimensionale (e fin qui niente di male), ma che si rivela fin da subito poco accattivante e povera. I frame di animazione del personaggio principale sono parecchi e rendono fluide le animazioni, ma queste tendono ad essere piuttosto lente e macchinose. I colori utilizzati sono molto accesi, ma quello che manca ad un titolo come questo è uno stile tutto suo che doni esso vita propria come accadeva per esempio in Harvest Moon. Ad una grafica scarna e poco ispirata si affianca un comparto audio che si attesta sullo stesso livello. Brani (pochissimi) che si ripetono all’infinito ed effetti sonori anonimi vi faranno abbassare il volume molto presto.Giocabilità e longevità finiscono per essere molto legate tra loro: a causa di un gameplay monocorde, di un pennino poco usato e che nelle azioni contestuali lascia volentieri il posto ai pulsanti per via di un riconoscimento poco accurato, il titolo Ubisoft rischierà di prendere polvere sullo scaffale molto in fretta.
– Buone le animazioni del personaggio…
– … ma molto lente e macchinose
– Ripetitivo
– Tecnicamente povero
– Giocabilità e longevità ridotte
4.5
Gestisci la fattoria è l’ennesimo titolo per casual gamers. Un gioco destinato ai più piccoli ma che non fa nulla per piacere loro. Il ritmo lento e ripetitivo annoierà presto e le sole gare tra chi ha l’ortaggio migliore non sono uno stimolo sufficiente a preferirlo a titoli ben più blasonati e, soprattutto, divertenti e spensierati. Se volete fare un bel regalo ad un fratellino/figlio/nipotino conviene ancora rivolgersi altrove.