Il Verdetto di SpazioGames
Il delfino Ecco è stato una vera meteora nel mondo dei videogiochi. Il simpatico mammifero marino ha in breve tempo conquistato buona parte del pubblico grazie alla straordinaria atmosfera che rendeva unico il primo episodio pubblicato su Sega Megadrive e già recensito da Spaziogames nella sua conversione per Virtual Console. La magia e l’incanto di ambientazioni ed atmosfere marine raramente riprodotte con tale garbo ed ispirazione cozzavano inesorabilmente con alcune scelte poco felici legate alla rigida struttura di gioco. La cervellotica disposizione dei nemici rendeva l’esperienza di gioco quasi proibitiva. Una situazione analoga ha caratterizzato anche il secondo episodio della serie Ecco: The Tides of Time. Sega, forse mossa dalle critiche suscitate dai primi due episodi, ha pensato bene di cercare una nuova strada che unisse un’esperienza di gioco rilassata all’atmosfera creata dall’eccellente comparto tecnico di Ecco. Per questo motivo decise nel 1995 di lanciare una sorta di spin-off della serie intitolato Ecco Jr. Dopo tredici anni questo “esperimento videoludico” è stato riproposto sulla Virtual Console europea.
Tre pesci che pesci non sonoLa prima fondamentale differenza riguarda la presenza di ben tre differenti protagonisti. Oltre al già citato Ecco il giocatore può decidere di selezionare altri due amici del mare. Se il delfino Kitnee, che appare solo un po’ più scuro di Ecco, non ci sembra una gran novità, l’orca Tara differisce almeno stilisticamente dagli altri due sprite. I tre cetacei sono tutti di giovane età, da cui il termine Junior nel titolo, e pertanto devono conoscere il mare esplorando, giocando ed imparando come qualsiasi altro cucciolo. I tre personaggi selezionabili sono praticamente identici e la scelta iniziale non comporta alcuna differenza nella giocabilità.La vera novità del titolo è invece legata alla differente fascia di pubblico per la quale Sega ha progettato Ecco Jr. Dimenticatevi quella maledetta piovra che già nei livelli iniziali del primo episodio vi causava grattacapi ed anche le affannose ricerche di piccole bolle d’aria e di pesci da inghiottire. In questo episodio tutto è calmo e riposante e le missioni da svolgere, circa venti, sono alla portata della maggior parte dei giocatori.Ecco Jr. è rivolto a quella fascia di pubblico inesperto che tanto è di moda ai giorni nostri. Alcune missioni sfociano però nella noia a causa della loro pochezza e forse i programmatori avrebbero potuto metterci un pizzico di impegno in più.
Amici mieiQuasi tutte le missioni impongono al giocatore delle ricerche da effettuare in ambientazioni pesantemente riciclate dagli altri episodi. All’inizio dovrete cercare dei piccoli amici, pesci, crostacei ed altre creature marine, poi dovrete trasportare anelli, riportare palle a pigri leoni marini e così via. Il livello di sforzo mentale richiesto dai programmatori è praticamente a zero per i primi dieci livelli e sale leggermente, ma proprio di poco, negli stage finali. La differenza maggiore è legata alla lunghezza delle missioni. Le prime sono davvero brevi, mentre quelle più avanzate leggermente più lunghe, ma sempre uguali nella sostanza. Le fasi di ricerca sono rese assai poco impegnative anche a causa del sonar che viene utilizzato come radar. Servendosi delle onde sonore, create premendo un tasto, si cerca un eco “particolare” che ci raggiunge quando si sta prendendo la direzione giusta. La meccanica di gioco consiste nello sparare onde sonore a trecentosessanta gradi fino a ricevere indietro l’input corretto e nel muoversi verso il bersaglio di turno.Una meccanica talmente semplice, che di fatto non ammette sconfitte, potrebbe essere adeguata solo per i bambini veramente in tenera età che però al tempo stesso potrebbero trovare poco agevole il movimento del delfino.Tecnicamente Ecco Jr. si attesta sui livelli degli episodi precedenti pur mancando quasi totalmente della magia di alcune ambientazioni più avanzate del primo episodio. La fastidiosa sensazione di “riciclaggio” inoltre rovina quanto di buono realmente il titolo possa offrire.Il sonoro è come sempre discreto con uno stile musicale e di effetti molto New Age.La giocabilità è a nostro parere poco soddisfacente a causa dell’estrema ripetitività che potrebbe annoiare anche i più piccini. La longevità è soggettiva a causa del target di età a cui si rivolge il titolo. Se avete più di cinque anni terminerete Ecco Jr. in una rilassata sessione pomeridiana di gioco. L’idea di base del titolo sarebbe anche stata buona, ma la realizzazione un po’ svogliata rende il tutto troppo approssimativo per risultare gradevole. Sicuramente Ecco Jr. è il peggiore episodio della serie.
– Grafica pregevole…
– Potrebbe piacere ai più piccoli
– …ma un po’ riciclata
– Corto e ripetitivo
5.0
Ecco Jr. è un titolo rivolto ad una fascia di età bassissima. Il gioco potrebbe essere l’ideale per un bambino che non ha mai preso in mano un videogioco o per un casual gamer davvero alle prime armi. Il problema maggiore è legato però ad una struttura grafica che per quanto gradevole risulta troppo “ispirata” agli episodi precedenti. Questa potrebbe non apparire così attraente agli occhi di un bambino, sia a causa dell’assenza di sprite veramente carismatici, sia a causa dei tredici anni sulle spalle del gioco. In definitiva Ecco Jr. è un esperimento interessante che a conti fatti però rischia di non piacere ai più piccoli e neppure ai più grandi. Una buona idea che poteva essere realizzata meglio. Risparmiate i vostri punti anche se state pensando a fratellini o a figlioletti a cui fare un regalo, certamente troverete idee più appropriate nell’abbondante catalogo Wii rivolto ai giocatori alle prime armi.