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Recensione

Destruction Derby Arenas

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Avatar di Fabfab

a cura di Fabfab

Pubblicato il 29/01/2004 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

6.5

Diciamocelo, “Gran Turismo” è il massimo ma fin dal primo capitolo è sempre mancato qualcosa che lo rendesse perfetto: i danni alle vetture! Andare a sbattere ai 300km/h contro un muro e cavarsela senza un graffio non è esattamente il massimo per un gioco che pretende di essere il prodotto più vicino ad una simulazione di guida mai creato: la giustificazione è sempre stata che le case automobilistiche non vogliono che sia implementato un sistema di danneggiamento. Stranamente tutti questi veti cadono se il gioco è di rally oppure prettamente arcade, penso ai vari “Colin McRae 04”, “WRC III” o “Project Gotham Racing 2” (giusto per dare un’occhiata anche alla concorrenza) dove le auto si ammaccano senza remore di sorta (ndFei le case automobilistiche non sono le stesse…).Un titolo che fin dai tempi della PSOne ha fatto della distruzione indiscriminata dei veicoli la propria ragion d’essere e la principale fonte del divertimento è invece la serie di “Destruction Derby” che si appresta ora a debuttare ufficialmente su PS2 con tanto di modalità on-line!

Follia motorizzataGià dal nome non è difficile capire che il titolo degli Studio 33 è puramente arcade pur se vagamente ispirato alle corse Nascar dalle quali prende la velocità delle gare ma sostituendo ai tediosi circuiti ovali, percorsi più complessi e di fantasiosa ambientazione (colossei, basi aeree, città…) ed alle classiche stock cars, dei bolidi liberamente potenziabili spendendo i crediti accumulati durante le competizioni.Lo scopo di Destruction Derby Arenas non è tanto quello di arrivare primi al traguardo mantenendo la propria vettura il più intatta possibile, quanto piuttosto guidare in maniera spettacolare e distruttiva, derapando a 180°, sbriciolando gli elementi del fondale e, soprattutto, cozzando contro le altre vetture cercando (o volandoci sopra sfruttando gli appositi trampolini) di farle saltare in aria!La modalità principale è il Campionato: dovrete scegliere il vostro pilota tra i pochi inizialmente disponibili (ognuno di essi è caratterizzato da un diverso aspetto e, soprattutto, dalle differenti caratteristiche della propria vettura, distinta in base a specifici livelli di Forza, Maneggevolezza e Velocità), quindi lo guiderete attraverso una vera e propria carriera fino ad arrivare a vincere tutte le gare (che sono solo 16, a dirla tutta…). In questo caso per primeggiare non basta arrivare primi, acrobazie, scontri ed eliminazioni degli avversari sono essenziali perché per ogni azione vi verrà assegnato un punteggio e solo se il vostro totale sarà più alto di quello di tutti gli altri potrete effettivamente trionfare nella competizione! Per ogni pista che percorrerete esiste un campione, superandolo in gara lo sbloccherete rendendolo disponibile nel menù di scelta; al termine di ogni turno, inoltre, la vostra auto riceverà preziosissimi potenziamenti per il motore o la carrozzeria, utili per il proseguo del campionato ma talvolta addirittura eccessivi nel rendere la vostra un bolide inarrestabile, semplificandovi ulteriormente le cose.In alternativa potrete dilettarvi con le modalità Corsa Demolizione, una gara rapida singola su circuiti precedentemente sbloccati, per uno o due giocatori (schermo diviso), oppure nel Circuito Distruzione ed in quest’ultimo caso la gara lascia il posto alla più distruttiva delle sfide: racchiuse in un’arena le macchine devono sfidarsi a suon di sportellate fino a quando, letteralmente, ne rimarrà soltanto una (sempre che riusciate ad eliminare tutti i vostri concorrenti, in caso contrario vince chi, allo scadere del tempo, ha accumulato più punti). Per spettacolarizzare il tutto, le arene sono disseminate di ostacoli e trabocchetti da evitare ma anche da sfruttare contro gli avversari: nel Colosseo, ad esempio, c’è un infuocato pozzo centrale in cui, se riuscite a far cadere le altre auto, otterrete l’effetto di distruggerle seduta stante!

Auto a pezziCome detto la giocabilità è strettamente arcade e dopo pochi secondi sarete già in grado di padroneggiare senza problemi il vostro veicolo ed affrontare le prime sfide: c’è un tasto per accelerare, due per i freni (normale e a mano), uno per attivare eventuali equipaggiamenti, uno per il boost. Naturalmente l’estrema semplificazione dei controlli potrebbe lasciare l’amaro in bocca agli amanti delle simulazioni: questi ultimi dovrebbero orientarsi verso altri titoli e lasciar perdere questo DDA.Sempre a seguito dello spirito arcade dell’opera rientrano i vari bonus e power-up disseminati sulla pista, che il giocatore può raccogliere semplicemente passandovi sopra: si passa da semplici incrementatori del punteggio a ricariche per il boost ad essenziali kit di riparazione per la nostra auto a vere e proprie armi da scatenare contro gli avversari.Come detto la maggior parte del tempo la si passa a sportellarsi allegramente ma non senza criterio perché anche la nostra auto risente di ogni colpo inferto o subito: un apposito indicatore ci segnala il grado di danneggiamento del nostro veicolo, una volta che questo è sul rosso è essenziale evitare altri urti e recuperare un kit di riparazione se non volete chiudere la gara in anticipo!Il titolo, quindi è immediato e divertente ma purtroppo la poca profondità, la relativa facilità dovuta all’inesistente IA degli avversari e la mancanza di varietà (ci sono solo gare e arene) ne minano irrimediabilmente la longevità: d’altronde la ragion d’essere di “Destruction Derby Arena” va ricercata nella possibilità di sfidare fino a 20 giocatori umani, sfruttando l’apposita modalità on-line (o, eventualmente, nel sacrificato multiplayer off-line che contempla la possibilità di gareggiare fino a 4 contemporaneamente mediante split screen)! Giocando in rete potrete dare vita a sfide decisamente più interessanti e divertenti, grazie anche all’encomiabile compatibilità con l’headset: disporrete, inoltre, di nuove modalità aggiuntive oltre a quelle presenti off-line (Corsa Demolizione e Circuito Distruzione), che offrono la possibilità di disputare una gara “normale” (in cui, cioè, vince chi taglia per primo il traguardo e non chi accumula più punti) o di impegnarsi in alcune varianti del classico capture the flag (in cui per vincere occorre agguantare il trofeo e custodirlo per un certo periodo di tempo oppure, quando il trofeo è una bomba, occorre passare il pacco esplosivo prima che questo esploda).La realizzazione tecnica si limita a fare il proprio dovere, ma bisogna ammettere che lo fa bene: l’aspetto generale del gioco è piuttosto cartoonoso e poco realistico, i modelli delle auto sono poco dettagliati e fin troppo simili gli uni agli altri ma sono comunque piacevoli a vedersi e divertenti da distruggere; le piste e le arene sono, tutto sommato, abbastanza varie e particolareggiate, presentando incroci assassini e rettilinei a doppio senso di marcia che sono un invito allo scontro (le prime) oppure ogni sorta di trappola o trabocchetto (le seconde). Il gioco è fluido e non presenta rallentamenti né incertezze, la telecamera segue senza eccessivi problemi o incertezze le nostre evoluzioni mentre l’unica visuale a disposizione rimane quella esterna all’auto. Del tutto trascurabile sia la colonna sonora che la telecronaca della gara (in italiano!) che vorrebbe essere spiritosa ma finisce spesso e volentieri subissata dai rombi dei bolidi in gara…

– Le auto si sfracellano, le lamiere si contorcono ed esplodono!

– Giocabile on-line con supporto dell’headset

– Immediato e divertente nel breve termine

– Tecnicamente appena sufficiente

– Modalità off-line poco ispirata

– Longevità comunque limitata, anche se giocato on-line

6.5

La SCEE sforna un altro titolo pensato espressamente per l’on-line che riesce anche a divertire ed appassionare nel breve termine ma difficilmente vi terrà incollati ai vostri televisori più di qualche settimana. Lodevole l’implementazione dell’headset ma se giocato unicamente off-line Destruction Derby Arenas mostra tutti i suoi limiti rappresentati da un comparto tecnico anonimo, un’inesistente profondità di gioco e un’eccessiva facilità nel portare a termine vittoriosamente le varie competizioni.

Volendo riassumere in poche parole, un titolo piuttosto valido se giocato on-line ma del tutto trascurabile se non avete un Network Adaptor collegato alla vostra PS2.

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