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Recensione

Chibi Robo! Let's go,photo!

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Avatar di Gianluca Arena

a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Pubblicato il 14/07/2014 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

4

Dopo una partenza compassata, senza particolari squilli di tromba, lo shop virtuale di Nintendo 3DS si è arricchito, pian piano, di una serie di titoli di altissimo profilo, talvolta esclusivi, talvolta multipiattaforma, che hanno saputo coniugare gameplay azzeccati con costi contenuti, rivelandosi un’integrazione eccellente per la lineup di giochi “da scaffale”.Nonostante le premesse simpatiche, però, Chibi-Robo!Let’s go, photo! non è uno di questi, quanto piuttosto un costoso e malriuscito esperimento. Vediamo perché.

Pessima fotografiaPur non essendo passato alla storia come uno dei titoli che hanno fatto vendere milioni di GameCube, una decade orsono Chibi-Robo aveva strappato non pochi sorrisi, grazie allo strambo senso dell’umorismo tutto nipponico che lo permeava e all’originalità di un concept di gioco totalmente inedito (impersonare un robottino per le pulizie domestiche non è cosa da tutti i giorni…).La peculiarità della sua natura, il concept fortemente nipponico e la scarsa diffusione della console ospite, una delle meno fortunate della storia recente di Nintendo, ne frenarono comunque l’espansione e la popolarità, quantomeno al di fuori dei confini natii.Pochissimi tra voi lettori se ne ricorderanno, e io stesso non posso dirmi un fan accanito della serie.Eppure la prospettiva di giocare a qualcosa di totalmente diverso non mi era invisa, e mi sono avvicinato a Let’s go, photo! con la speranza di farmi due risate, sull’onda del divertimento scaturito dal recente Tomodachi Life, altro titolo giapponese fino al midollo.Sin dalle primissime battute, però, mi sono scontrato con uno dei problemi più grossi della produzione (se non il peggiore in assoluto): la totale inadeguatezza delle fotocamere integrate di Nintendo 3DS, su cui, purtroppo, si basano buona parte delle meccaniche di gioco del titolo ad opera dei ragazzi di SKIP.

Pulisci, riassetta e…urla alla macchina fotograficaLo scopo ultimo del gioco, infatti, è riempire un museo, messo su dal nostro padrone dalle sembianze francesi, di Nostalgingilli, ovvero oggetti di uso quotidiano che nella realtà di Chibi-robo! sono ormai introvabili: per ottenerne una copia in tre dimensioni, il giocatore dovrà prima fissarli su pellicola, utilizzando la fotocamera frontale di 3DS.Le pellicole dovranno essere scambiate con i Punti Cuore, ottenibili pulendo e rimettendo in ordine una serie di piccoli scenari domestici, in omaggio alle meccaniche che hanno sempre contrassegnato la serie fin qui.Se queste fasi risultano comunque poco riuscite, afflitte da un framerate atroce e da dinamiche davvero troppo semplicistiche, oltre che da una certa scarsità di scenari, sono le fasi fotografiche, che in teoria dovrebbero rappresentare il momento più alto della produzione, quelle che irritano di più.La pochezza della fotocamera della console Nintendo è cosa nota, e sicuramente lo era anche agli sviluppatori: perché allora basare un prodotto sul suo (mal)funzionamento? Le pellicole che otterremo avranno, di volta in volta, forme geometriche diverse, e dovrebbero condurci a fotografare, in giro per casa, oggetti tra loro assai differenti, così da arricchire il museo e portare a termine la nostra missione.Peccato che, sin dalla primissima prova, in fase di apprendimento delle meccaniche più elementari del prodotto, non sia riuscito a far riconoscere una semplice forma quadrata al software: ci sono voluti venti minuti di tentativi (e numerose ingiurie) per ottenere un risultato appena decente, che mi consentisse di avanzare nel gioco.Come se non bastasse, per ogni pellicola il giocatore ha a disposizione solamente nove scatti, che, alla luce delle problematiche di luce e definizione della fotocamera in dotazione, sono pochissimi: vi ritroverete quindi a bruciare pellicole su pellicole, nel vano e frustrante tentativo di fotografare una semplice, immobile tazza.Sono sicuro di non essere l’unico utente 3DS ad avere un concetto diverso della parola “divertimento”.Solo alcuni dei minigiochi di contorno riescono a salvarsi dalla mediocrità generale, più che altro perché non coinvolgono direttamente la macchina fotografica, concentrandosi piuttosto sul tempismo e su una più comune interazione tra giocatore e software.Nonostante il gioco sia palesemente rivolto ad un pubblico giovane, non riesco proprio a vedere come un bambino possessore della console della grande N possa districarsi meglio di me nella lotta senza quartiere con i limiti intrinseci della fotocamera.

Realizzazione tecnicaDifficile fermarsi a commentare il lato tecnico in una produzione che zoppica così vistosamente dal punto di vista delle meccaniche di base: per quello che vale, comunque, Chibi-robo!Let’s go, photo! non è il titolo più brutto che ho avuto modo di analizzare su 3DS, nonostante gravi problemi di framerate e una definizione generale tutt’altro che invidiabile.Il character design è carino, e si sposa bene con l’atmosfera del gioco, così come il chiacchiericcio Mii-style dei personaggi, che non parlano una lingua conosciuta: fermandosi solo a quel che si vede su schermo, il prodotto SKIP potrebbe anche raggiungere l’agognata sufficienza, insomma.Non posso non rivolgere l’ultima critica al prezzo a cui il titolo è proposto: 13 euro sono un’enormità se rapportati non solo al livello qualitativo generale ma anche alla quantità di contenuti, e per quella cifra c’è un elenco di giochi di gran lunga migliori su eShop, tanto per i ragazzini quanto per gli adulti.

– Unico nel suo genere

– Fotocamera da incubo

– Decisamente costoso

– Non diverte in nessuna delle fasi di gioco

– Quantità di contenuti insufficiente

– Framerate in difficoltà senza un motivo

4.0

Se avete dei figli, o dei fratellini piccoli, e volete che imparino in fretta una serie di improperi, Chibi-robo! Let’s go, photo! è sicuramente un titolo da tenere in considerazione, visto che il turpiloquio si è impadronito del sottoscritto per tutta la durata della prova.

Scherzi a parte, il titolo SKIP è largamente insufficiente e la sua colpa principale è di aver puntato forte su una delle caratteristiche meno riuscite della console portatile della grande N, ovvero la sua pessima fotocamera.

Rimane il dubbio che, anche in presenza di una fotocamera più performante, ci saremmo trovati di fronte ad un gioco solo sufficiente, ma, in mancanza di controprove, non posso che limitarmi ad attestare lo status quo, e cioè che Chibi-robo!Let’s go, photo! è uno dei titoli meno riusciti del catalogo virtuale di Nintendo 3DS.

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