Le console Xbox continuano a soffrire sul mercato, con numeri che dipingono un quadro preoccupante per la divisione gaming di Microsoft.
I dati finanziari del primo trimestre dell'anno fiscale 2026, che copre il periodo tra luglio e settembre 2025, mostrano una contrazione delle vendite hardware del 29% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Si tratta di un dato particolarmente significativo, considerando che rappresenta il tredicesimo trimestre in perdita su diciassette a partire dal 2022.
La performance complessiva della divisione gaming ha registrato una flessione di 113 milioni di dollari, equivalente a un calo del 2% su base annua. Tuttavia, l'andamento non è uniforme tra i diversi segmenti di business.
Mentre le console faticano a trovare acquirenti, il comparto dei contenuti e servizi mantiene una sostanziale stabilità, con una crescita simbolica dell'1% che si annulla completamente se calcolata in valuta costante.
All'interno del settore contenuti emergono dinamiche contrastanti che meritano attenzione. Da un lato, Xbox Game Pass continua ad attrarre abbonati con volumi in crescita, così come le vendite di giochi sviluppati da studi esterni alla casa di Redmond.
Dall'altro, i titoli first-party, quelli realizzati direttamente dagli studi interni di Microsoft, hanno deluso le aspettative con performance sottotono che hanno frenato l'espansione complessiva del segmento.
Il dato sul crollo dell'hardware assume contorni ancora più preoccupanti se analizzato in prospettiva storica.
La flessione del 29% registrata in questo trimestre non rappresenta un'anomalia isolata, ma la conferma di un trend negativo consolidato. Lo stesso periodo dell'anno precedente aveva già mostrato un identico calo del 29%, segnalando che la situazione non accenna a migliorare.
Considerando la valuta costante, il declino raggiunge addirittura il 30%, evidenziando come non si tratti di effetti cambi ma di una reale difficoltà commerciale.
Gli occhi degli analisti sono ora puntati sui prossimi report trimestrali per valutare due potenziali elementi di svolta. Il primo riguarda l'impatto commerciale della ROG Xbox Ally, la console portatile sviluppata in collaborazione con ASUS che potrebbe attrarre una nuova fascia di utenti.
Il secondo elemento chiave sarà rappresentato dagli aumenti di prezzo applicati a Game Pass a partire da ottobre, una mossa che potrebbe compensare parzialmente le perdite hardware con margini più elevati sui servizi in abbonamento.
La strategia di Microsoft sembra sempre più orientata verso un modello di business incentrato sui servizi digitali piuttosto che sulla vendita di console tradizionali.
Tuttavia, la persistente debolezza dei titoli proprietari solleva interrogativi sulla capacità dell'azienda di produrre contenuti esclusivi sufficientemente attrattivi da giustificare l'investimento nell'ecosistema Xbox. Mentre i giochi di terze parti vendono bene, la mancanza di blockbuster interni rappresenta un problema strategico di non poco conto per il colosso di Redmond.