Il destino di New World: Aeternum sembra ormai segnato. Amazon Games ha annunciato che il gioco non riceverà più aggiornamenti di contenuto e i server potrebbero chiudere definitivamente entro la fine del 2026.
La decisione arriva in concomitanza con i massicci tagli di personale che hanno colpito l'azienda, parte di una riduzione complessiva di 14.000 posti di lavoro all'interno del gruppo Amazon.
Ma dietro questa scelta ci sono anche motivazioni strategiche più profonde che riguardano l'intero approccio dell'azienda ai videogiochi.
La comunicazione ufficiale parla chiaro: dopo quattro anni di aggiornamenti costanti e il lancio su console, mantenere il gioco attivo con nuovi contenuti non è più sostenibile. Amazon Games ha infatti rivelato di aver deciso di interrompere gran parte dello sviluppo di titoli tripla A in prima persona, con particolare riferimento ai giochi di ruolo online multiplayer di massa.
New World rappresenta quindi solo la punta dell'iceberg di un ripensamento più ampio della strategia aziendale nel settore videoludico.
La notizia colpisce particolarmente per il tempismo e le modalità. New World non era certo un fenomeno planetario, ma si era ritagliato uno spazio come MMO di medio livello, probabilmente il miglior risultato ottenuto finora da Amazon Games in questo segmento.
I numeri dei giocatori attivi mostravano picchi tra i 50.000 e i 60.000 utenti contemporanei, oscillazioni normali per questo tipo di giochi che suggerivano comunque l'esistenza di una base di pubblico interessata. Il problema, evidentemente, stava nella capacità di mantenere coinvolti questi giocatori nel lungo periodo.
Amazon si è impegnata a mantenere i server operativi almeno fino alla fine del 2026, ma le prospettive oltre quella data appaiono desolanti.
La spirale negativa è prevedibile: man mano che i giocatori abbandoneranno il gioco sapendo che non ci saranno più contenuti nuovi, la comunità si assottiglierà rendendo sempre meno attraente rimanere.
Si crea così una profezia che si autoavvera, dove la popolazione online in calo rende l'esperienza meno piacevole per chi resta.
L'aspetto più paradossale riguarda proprio la natura stessa dei giochi multiplayer online.
Anche immaginando che alcuni appassionati vogliano continuare a giocare con i propri compagni fino all'ultimo momento, quale giocatore avrebbe senso di investire tempo e denaro in un MMO di cui si conosce già la data di scadenza? La monetizzazione diventa impossibile quando l'orizzonte temporale è così limitato e chiaramente definito.
L'azienda ha promesso di fornire ulteriori dettagli nei prossimi mesi su come avverrà esattamente la chiusura, garantendo comunque un preavviso minimo di sei mesi prima di qualsiasi cambiamento che possa impedire ai giocatori di accedere a New World: Aeternum.
Si tratta di una magra consolazione per chi aveva scelto di investire nel gioco, sia in termini economici che di tempo dedicato alla progressione del proprio personaggio.
Questa vicenda rappresenta un ulteriore capitolo difficile per Amazon nel mondo dei videogiochi, un settore in cui il colosso dell'e-commerce non è mai riuscito a raggiungere i risultati sperati nonostante investimenti considerevoli.
La decisione di ridimensionare drasticamente lo sviluppo di giochi tripla A, specialmente nel genere MMO tradizionalmente costoso e impegnativo, suggerisce che l'azienda stia riconsiderando completamente il proprio ruolo nell'industria videoludica. Per i fan di New World, resta solo la possibilità di godersi gli ultimi mesi in un mondo virtuale destinato a spegnersi.