Il compositore di Destiny riflette sul suo licenziamento

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Marty O’Donnell
è noto per i suoi lavori come compositore di Halo e Destiny, e parlando con la testata internazionale IGN ha riflettuto sul suo licenziamento, che lo ha portato a fare causa a Bungie
e Activision nel tentativo di far valere le sue motivazioni. “C’erano delle cose che stavano venendo manipolate, e la mia frustrazione per alcune delle decisioni creative e di business cominciava a significare che io mi trovavo in una parte della barricata, mentre tutti gli altri si trovavano dall’altra. E, per quanto si provasse a metterle in comunicazione, non sembrava fosse possibile riuscirci” ha raccontato il compositore, in merito alla situazione all’interno del team. “Se mi chiedete perché, sappiate che è ancora una domanda anche per me. Non so, il perché. Rimasi sorpreso.”
O’Donnell, tuttavia, pensava fosse possibile arrivare ad una soluzione amichevole, piuttosto che ad un licenziamento senza appelli: “speravo davvero che le cose si potessero aggiustare. Ora, probabilmente è possibile che non ci fosse modo di farlo, e che io fossi solo… beh, una spina nel fianco del finire Destiny. Forse, in quel momento non ero un buon leader e non ero d’aiuto, perché eravamo su schieramenti troppo differenti. Non voglio dire che dividerci non fosse la cosa migliore, per noi – visto che probabilmente lo è stata. Credo solo che non sia stata fatta nel modo migliore.”Come commentate le sue dichiarazioni?

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