La decisione e l’annuncio da parte di Ubisoft del rinvio di Watch Dogs alla primavera 2014 anzichè a fine novembre 2013 ha scatenato un’effetto domino che in parti diverse tocca tutta l’industria oltre che i videogiocatori, privati di uno dei blockbuster natalizi maggiormente attesi in favore di una migliore rifinitura del progetto – scelta in parte condivisibile.Tra le problematiche che questo rinvio ha causato, oltre a una revisione delle previsioni finanziarie della compagnia francese, vi è quella legata ai pre-ordini del bundle PlayStation 4 con il gioco, acquistato da molti utenti allettati dal potenziale di Watch Dogs e così non più disponibile al lancio della next-gen console Sony.Nonostante le valide motivazioni di Ubisoft, anche tra i rivenditori la notizia non è stata accolta di buon grado e li sta costringendo a correre ai ripari: Amazon ha deciso di spedire in ogni caso la console provvedendo a recapitare il gioco quando disponibile; mentre GameStop ha optato, a scelta dei consumatori, sia per una soluzione analoga, sia per il cambio del bundle con un altro titolo disponibile a fronte di eventuali variazioni di prezzo.