Ogni sei mesi, come il canto delle sirene per i marinai, torna una nuova ondata di voci su Half-Life 3.
Ogni volta ci si illude, ci si arrabbia, ci si arrende. Eppure qualcosa, oggi, è diverso. Perché tra righe di codice nascoste in aggiornamenti apparentemente innocui di Counter-Strike 2 e Deadlock, alcuni dataminer con più pazienza che buon senso hanno trovato qualcosa.
Non è solo un riferimento testuale a Half-Life. È una sequenza di modifiche strutturali, rifattorizzazioni di codice, migliorie al sistema fisico e alla gestione ambientale. È qualcosa che inizia ad assomigliare finalmente allo scheletro di un gioco in fase avanzata.
Il nome in codice è HLX. Non è un annuncio ufficiale, certo. Ma Valve ha sempre odiato gli annunci, le scadenze, i trailer preconfezionati. Ha sempre preferito scomparire e poi, all’improvviso, materializzare qualcosa che cambia le regole del gioco, come Half-Life 2 (ancora avvistabile su Amazon).
È successo con Portal, è successo con Dota 2, ed è successo con Half-Life: Alyx, un capolavoro tecnico condannato a restare elitario a causa della sua esclusività VR.
Il tempismo è significativo. Dopo anni di stagnazione, Valve ha iniziato a muoversi. Ha rinnovato Counter-Strike, ha lanciato Deadlock, ha investito pesantemente in Steam Deck, portando un nuovo paradigma nel mondo PC. E Alyx ha dimostrato che il motore Source 2 è capace di cose impressionanti, anche se ancora sotto utilizzato.
Ma un motore ha bisogno di un banco di prova definitivo, e Half-Life 3 — o HLX che sia — è l’unico nome in grado di reggere quel peso.
Certo, non è detto che queste tracce portino a un annuncio imminente. Con Valve ogni previsione è un azzardo. È un’azienda che funziona per epifanie interne, non per pressioni di mercato.
Ma stavolta, per la prima volta dopo molti anni, non stiamo parlando di semplici rumor. Stiamo parlando di codice vero, aggiornamenti concreti, lavoro attivo su componenti chiave. Il tipo di lavoro che non si fa per nostalgia o per sport, ma perché c’è un prodotto reale all’orizzonte.
E allora vale la pena sperare, ancora una volta. Non per lasciarsi andare all’hype sterile, ma per riconoscere i segnali. Half-Life 3 è stato per anni lo scherzo ricorrente dell’industria, il titolo impossibile.
Valve potrebbe non annunciare nulla domani. O il mese prossimo. Ma quando lo farà, se lo farà, non sarà un esperimento. Sarà una dichiarazione definitiva.