Con un post sul blog di Bungie, il lead engineer Matt Segur ha voluto chiarire le precedenti dichiarazioni in merito all’utilizzo di server dedicati in Destiny 2.Secondo Segur, infatti, è sbagliato dire che non saranno utilizzati server dedicati, dal momento che lo studio di Seattle ha optato per una soluzione ibrida che sfrutta sia server dedicati che connessioni peer-to-peer.“Ogni attività in Destiny 2 è ospitata da uno dei nostri server. Questo significa che non subirete mai più una migrazione dell’host durante un Raid o una Prova. Questo è diverso da Destiny 1, dove questi compiti di hosting erano affidati alle console dei giocatori, e solo gli script e la logica della missione era gestita dal data center”, ha spiegato il lead engineer.“Destiny 2 usa una tecnologia ibrida tra client-server e peer-to-peer, proprio come Destiny 1. Il server ha la responsabilità sui progressi del gioco, mentre ciascun utente decide dei propri movimenti e abilità”. Fonte: DualShockers