Da quando è stato rilasciato, Clair Obscur: Expedition 33 è stato accolto con entusiasmo da pubblico e critica, tanto da essere già considerato uno dei migliori titoli del 2025.
Ma dietro l’arte visiva e il gameplay del gioco (che trovate su Amazon) appassionante si nasconde una trovata narrativa degna dei maestri del settore: mentire al pubblico nei trailer.
Una tecnica già vista in The Last of Us Part II, e che qui funziona ancora una volta alla grande.
Attenzione: da ora seguono pesantissimi spoiler su entrambi i giochi. Proseguite a vostro rischio.
Nel gioco, si controllano i membri superstiti della Spedizione 33 nel tentativo disperato di uccidere una divinità chiamata "la Pittrice". Tuttavia, uno dei momenti più forti dell’intero gioco arriva ben prima della fase finale: la morte improvvisa di Gustave, uno dei personaggi principali, per mano di Renoir.
Questo evento si verifica già nel primo atto, una vera bomba emotiva che coglie di sorpresa il giocatore.
Eppure, chi aveva seguito i trailer del gioco non avrebbe mai potuto immaginare un tale colpo di scena. In varie sequenze promozionali, Gustave è mostrato in scene che nel gioco, in realtà, avvengono dopo la sua morte.
In quei momenti, è Verso a prenderne il posto: un nuovo membro del gruppo che ne richiama vagamente l’aspetto, ma che è un personaggio totalmente diverso.
Questo inganno deliberato ricorda da vicino la strategia usata da Naughty Dog con The Last of Us Part II, dove Joel appariva nei trailer in scene in cui, nel gioco, era già morto. Anche lì l’intento era nascondere una morte traumatica per mantenere intatta la forza emotiva del momento.
Una mossa audace e divisiva, ma che aveva senso all’interno di una narrazione pensata per colpire con forza lo spettatore.
Questo genere di “menzogna creativa” è, secondo me, una delle più belle forme di rispetto verso chi gioca. Non si tratta di manipolare il pubblico, ma di preservare l’impatto delle sorprese e degli snodi cruciali.
In un’epoca in cui i trailer rovinano tutto pur di far colpo, avere il coraggio di nascondere invece di mostrare è quasi rivoluzionario. Nel mentre, recuperate la nostra recensione di Clair Obscur.