Riportiamo un caso molto grave di violenza proveniente dagli Stati Uniti, che ha purtroppo portato alla morte di una ragazzina di 13 anni per mano del fratellino di 9 anni.Stando alla ricostruzione di Kotaku, il bambino avrebbe sparato la sorella alla testa perché non gli aveva lasciato il controller per continuare una partita ad un videogioco.La ragazzina sarebbe morta in ospedale in seguito alle gravissime ferite riportate, poche ore dopo il fatto accaduto nella giornata di sabato.Durante il litigio, la madre era in un’altra stanza, intenta ad occuparsi di un altro figlio più piccolo.Il caso si è verificato a Monroe County, Mississippi, dove adesso stanno indagando le autorità competenti per accertarsi di cosa sia successo nel dettaglio e sciogliere gli ultimi dubbi sulla vicenda.Resta infatti da comprendere come sia stato possibile che un bambino abbia potuto avere accesso ad un’arma da fuoco, mentre non è ancora chiaro quale tipo di provvedimento sia stato spiccato nei confronti del minorenne.Tutto questo a pochi giorni dall’incontro svoltosi alla Casa Bianca con il presidente Donald Trump e l’ESA, l’associazione che rappresenta publisher e sviluppatori negli Stati Uniti, sul tema della violenza nei videogiochi. Immagine di repertorio