Neil Druckmann di Naughty Dog è ancora innamorato del primo Metal Gear Solid

Tutto portiamo nel cuore qualche gioco degli anni Novanta. Per Neil Druckmann, quel gioco è Metal Gear Solid.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Tutti noi intorno alla trentina (ma solo intorno, siate clementi se siete più giovani) portiamo sicuramente nel cuore qualche videogioco che ci ha fatto tanta compagnia negli anni Novanta, quando magari abbiamo cominciato a immergerci con sempre maggior convinzione nelle nostre esperienze di gaming. Così, nelle scorse ore l'account Twitter ufficiale dei The Game Awards ha interrogato i suoi seguaci per chiedere quale fosse il primo gioco a cui pensano quando vedono la schermata di boot della prima PlayStation. Le risposte, non c'è nemmeno bisogno di precisarlo, sono il trionfo dei feels.

Tra queste spunta anche quella di nientemeno che Neil Druckmann, il premiato director di The Last of Us - Parte II e oggi co-presidente di Naughty Dog, che ha voluto unirsi al coro dei nostalgici per condividere il primo videogioco a cui pensa quando si trova di fronte a una di quelle immagini-che-puoi-sentire con la schermata di boot della console.

Senza nemmeno aver bisogno di precisare il nome, Druckmann ha condiviso l'immagine di un "!" rosso, in riferimento al segnale di allerta che compariva sulla testa delle sentinelle quando scovavano Solid Snake nel primo Metal Gear Solid.

Sono in tanti a concordare con lui e, al di là di qualcuno che è riuscito a fare polemica perfino su questo andando ancora a insultare Druckmann per le scelte narrative che ha compiuto in The Last of Us - Parte II, qualcuno ha anche ricordato il motivetto di Konami che accompagnava l'avvio del gioco – che sicuramente starete canticchiando nella vostra mente, in questo preciso momento.

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Metal Gear Solid ha debuttato ufficialmente nel 1998, arrivando in Europa a inizio 1999. Il titolo era il primo episodio in tre dimensioni del franchise nato dalla mente di Hideo Kojima e, grazie alle nuove tecnologie, poteva spingersi molto oltre nella visione registica e cinematografica del noto autore giapponese.

Decenni dopo, il titolo rimane noto per essere uno dei capisaldi dello stealth, per lo scenario di Shadow Moses e per i protagonisti della vicenda narrata, al punto che spesso gli appassionati chiedono a Konami di rispolverarlo con un remake – anche perché Metal Gear Solid: The Twin Snakes non riuscì a replicarne il fascino.

L'ultima uscita del franchise è Metal Gear Survive, arrivato nel 2018 e dopo il divorzio tra Kojima e Konami, come spin-off di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Da allora, Konami non si è più espressa in merito a futuri ulteriori episodi, ma sono in corso i lavori su un film che sarà diretto da Jordan Vogt-Roberts e che vuole narrare non gli eventi del solo Metal Gear Solid, ma quelli dell'intera saga. Rimane da scoprire in che modo il regista riuscirà a realizzare la sua visione, mentre ha trovato in Oscar Isaac il suo Solid Snake.

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