Microsoft aveva praticamente chiuso per l'acquisizione di SquareSoft nel 1999

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a cura di Paolo Sirio

In un momento storico in cui Microsoft sembra a caccia di compagnie (publisher o sviluppatori che siano) da acquisire, arriva un’indiscrezione sulle passate operazioni tentate dal colosso di Redmond.Come riferito nei libri Game of X v.1 e 2 di Rusel DeMaria, nel 1999 il gigante di Bill Gates – che al tempo cercava modi per avvicinarsi al mondo del gaming – approcciò SquareSoft ed ebbe per lunghi tratti l’impressione di aver già chiuso un accordo.Stando a Bob McBreen di Microsoft, che pare fosse presente all’ultimo meeting, il colosso nipponico cambiò idea proprio al momento della firma, alzando le pretese per la cessione della compagnia e dell’IP di Final Fantasy.Il CEO di Square si alzò e disse che “prima di firmare, il nostro banchiere vorrebbe dire qualcosa”; al che, il banchiere annunciò: “vogliamo più soldi”. “Semplicemente il doppio del prezzo” concordato.Articolando il suo ragionamento, la parte nipponica affermò che la valutazione proposta fino ad allora era errata e che “non avete capito che valiamo più soldi. Vogliamo più soldi”.Rick Thompson, altro esponente presente all’incontro finale, spiega che “volevano qualcosa come un miliardo e mezzo di dollari per metà compagnia”, una cifra che Microsoft non volle investire.Fu così che sfumò uno dei più (potenzialmente) grandi affari nella storia dei videogiochi, riguardanti peraltro una software house storicamente in orbita Sony.Anche per questa ragione, per come la vediamo noi, la prospettiva di un’acquisizione di Electronic Arts non si allontana granché dal passato della casa americana e, anzi, potrebbe ripercorrere una sua originale visione. Una cronistoria di Square EnixFonte: ResetEra