Recensione

Mario Tennis Aces, affonda il colpo su Switch!

Avatar

a cura di Redazione SpazioGames

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Mario Tennis Aces
Mario Tennis Aces
  • Sviluppatore: Nintendo
  • Produttore: Nintendo
  • Piattaforme: SWITCH
  • Generi: Sportivo
  • Data di uscita: 22 giugno 2018

È lecito affermare, senza particolari timori di smentita, che negli ultimi anni la serie Mario Tennis ha tenuto una certa costanza qualitativa, soprattutto se paragonata a tutte le altre discipline sportive in cui il nostro amico (ex) idraulico si è cimentato – eccezione fatta per i titoli a sfondo golfistico.
Dopo l’annuncio di qualche mese fa e una demo gratuita proposta sotto forma di torneo online, Mario Tennis Aces è finalmente pronto per debuttare sulla nuova ammiraglia Nintendo. Un esordio bagnato dal successo? Possiamo tranquillamente affermare di sì, anche se non manca qualche piccola steccata. 
Un ritmo pazzesco!
Mario Tennis Aces è il classico titolo Nintendo in cui si percepisce in maniera netta e lampante l’impalcatura ludica che fa da contorno alle modalità proposte. Nel suo essere squisitamente arcade, il titolo sviluppato da Camelot trasmette un feeling assolutamente genuino sin dai primi scambi, lasciando chiaramente intendere che la sua natura user friendly nasconde in realtà una profondità tutt’altro che banale, esaltata soprattutto in ambito multigiocatore. Ma a questo ci arriviamo dopo. 
I colpi presenti nel gioco sono quelli classici del tennis che tutti conosciamo: top spin, slice, colpo piatto, pallonetto e la sempre temibile smorzata. Ogni gesto atletico è come da tradizione accompagnato da una scia che lascia intendere all’avversario il colpo scelto dal giocatore che sta impattando la pallina sul piatto corde, così da potersi preparare nel miglior modo possibile alla risposta. Ovviamente la posizione del corpo del tennista e la quantità di carica che si riesce ad imprimere al gesto atletico nel momento dell’impatto possono cambiare in maniera drastica la riuscita del colpo, dando così vita a colpi caricati, potenti o in tuffo. Tutti elementi che possono modificare drammaticamente l’esito di uno scambio, nonché propiziare spiragli per l’attuazione di determinati colpi speciali all’interno di alcune zone denominate aree stella. 
A corredo di questa essenzialità tennistica troviamo poi tutta una serie di colpi pensati per offrire un tennis meno realistico (ma d’altronde non c’è nessuna volontà di volerlo sembrare!) ma che rende il tutto estremamente dinamico e imprevedibile, nonché strategico.
Effettuando scambi all’interno della partita, si va a caricare una barra dell’energia che può essere utilizzata per scopi differenti. Il colpo intenso, attivabile all’interno di un’area stella, permette di passare brevemente ad una visuale in prima persona e direzionare il colpo in maniera precisa in una zona del campo; al contrario, la velocità intensa rende più facile il recupero di alcune palline altrimenti imprendibili, oppure, grazie al passaggio dell’azione in Slo-Mo, prepararsi al blocco di un colpo speciale che deve essere fatto con un tempismo perfetto, onde evitare di danneggiare (o addirittura rompere!) la racchetta. Quest’ultimo è il colpo pirotecnico nel repertorio di ogni tennista del gioco – utilizzabile anche in battuta – che si attiva unicamente quando la barra dell’energia è arrivata al suo massimo; un modo molto utile per caricare questa barra velocemente è, infine, il colpo tecnico. Una mossa difficile e che richiede un tempismo maniacale. Inutile dire che, solamente una volta padroneggiato il gioco, sarà in grado di darvi tantissime soddisfazioni.
Come se non bastasse tutto questo, nella formula pensata da Camelot ci sono altre due variabili che non sono certamente da escludere dall’equazione: personaggi e campi di giochi. I primi sono in totale 16, divisi per stili di gioco ( versatile, difensivo, offensivo, ecc.), e con un effettiva variabilità sul campo per quel che concerne l’approccio strategico al match. 
I campi invece per ora sono 6 con “Marinarena” che ha la variante giorno/notte. Come da tradizione molti di essi presentano degli elementi di disturbo che, a scelta dei giocatori, possono essere disattivati o mantenuti per aggiungere un’ulteriore variabile alla disputa. 
L’insieme di tutti questi elementi rende Mario Tennis Aces un prodotto piacevolissimo da giocare, in grado di buttare il giocatore subito nella bagarre di un match a due (o a quattro, grazie ai doppi), offrendoti però tutti quegli elementi utili e stuzzicanti utili a solleticare il giocatore, mettendolo sempre più nell’ottica di volersi migliorare costantemente e padroneggiare tutti gli elementi del gameplay. Sotto questo aspetto davvero un gran bel lavoro.   
E se le sfide impegnative non fanno al caso vostro: tranquilli! La modalità Swing arriva in vostro soccorso, trasformando la già super arcade esperienza di Mario Tennis Aces, in un titolo super casual, con i joy-con che si trasformano in virtuali racchette da sventolare al vento. Forse un po’ troppo sacrificata sullo schermo della console mentre si gioca in due o più persone, ma tolto questo piccolo dettaglio, rimane una variante ricca di divertimento e utile per rendere davvero fruibile a chiunque il gioco. 
Avventure da tennisti
Mario Tennis Aces è un titolo che a suo modo verrà ricordato all’interno della timeline di questo spin off; era dai tempi di Mario Power Tennis su GBA che di fatto una sorta di modalità storia non veniva proposta ai giocatori.
In Aces torneremo quindi a viaggiare, superare sfide e salvare gli amici di Mario da una temibile maledizione scatenata dal dinamico duo Wario e Waluigi. Ambientata su un’isola sperduta nell’oceano(mare, montagna, foresta, ecc.), lo scopo della nostra avventura sarà quella di recuperare sette sfere utili a respingere questa entità fuoriuscita da una racchetta che ha il potere di possedere le persone. 
Un viaggio che porterà Mario ad esplorare tutti i meandri di questo luogo tanto esotico quanto pericoloso, in compagnia del suo fidato compagno d’avventura Toad. Un percorso che li porterà a superare sfide, combattere contro boss e giocare partite all’ultimo punto con personaggi piuttosto conosciuti all’interno del mondo “mariesco”. 
Al netto di una storia che non offre particolari spunti di particolarità o profondità, non siamo rimasti particolarmente colpiti dal ritorno del single player all’interno del titolo. Al netto di una durata tutto sommato apprezzabile (circa 4/5 ore di gioco), la tipologia di sfide offerte dall’epopea tennistica tende a diventare piuttosto ripetitiva sulla lunga distanza, senza mai offrire particolari spunti di genialità. Abbiamo apprezzato la volontà di inserire all’interno del contesto sportivo elementi che vanno a richiamare le origini platform della serie – specialmente durante le boss fight – ma purtroppo anche questo elemento tende a ripetersi con una cerca semplicità. Una maggiore profondità da parte dei game designer di Camelot, era lecito aspettarsela. 
Altro elemento che ci ha fatto storcere il naso all’interno di questa variante, riguarda la parte “ruolistica” che permette a Mario di acquisire esperienza attraverso la vittoria (o anche la sconfitta) all’interno dei vari eventi. L’aumento dell’esperienza equivale alla crescita di alcune statistiche, mentre il superamento di determinati eventi offre a Mario la possibilità di brandire nuove racchette con statiche più performanti. Purtroppo all’interno dell’avventura non si ha una reale percezione di questa crescita, con questo elemento viene lasciato un po’ sullo sfondo,  non riuscendo mai a trasmettere al giocatore la sensazione di una reale utilità. 
Vista l’enorme quantità di richieste fatte da parte dei fan per riavere la modalità avventura all’interno della serie, ci aspettavamo un ritorno più ricco e corposo. La storia invece prosegue con estrema linearità, e un numero di eventi che si ripetono tra loro in maniera davvero troppo evidente. Si poteva fare di più.
In compagnia si gioca meglio
Non particolarmente ampia nemmeno la scelta alternativa per quanta riguarda l’approccio single player. È possibile giocare dei tornei contro la CPU (tre in totale) che però non sbloccano alcun tipo di elemento all’interno del gioco. 
Dove però Mario Tennis Aces brilla è nelle modalità multigiocatore. Qui, tutto quello che vi abbiamo raccontato all’interno del paragrafo dedicato al gameplay viene esaltato e messo a confronto con altri giocatori umani. Ed è in questo ambiente che vengono poi fuori tutte le peculiarità di Switch, con la possibilità di giocare sia singoli che doppi (a patto di avere 4 controller) sulla stessa console. Non manca la modalità locale ma soprattutto quella online che permette, attraverso un menù facile e intuitivo, di creare la propria stanza e aspettare qualche avversario sconosciuto o dalla propria lista amici; non dimenticate poi che, anche in questo caso, è sempre possibile giocare in coppia sulla stessa console, utilizzando i due joy-con per furiosi match online due contro due. 
Nelle partite effettuate  il net code non ha mai mostrato particolari segni di incertezza, anche se bisogna ammettere che la quantità di giocatori online non era poi così elevata. 
Buonissima, infine, anche la componente visiva. I modelli poligonali dei personaggi sono davvero validi e dettagliati, così come le arene che trasmettono vitalità grazie al pubblico e a tutta una serie di elementi che rendono la disputata dinamica anche lontano dal campo. Il frame rate non ha mai mostrato segni di incertezza e sia in docked che in versione portatile, la risoluzione è risultata in linea con gli standard dei giochi first party Nintendo.  Nulla di particolare da segnalare sotto il profilo squisitamente sonoro, con musiche e campionature sonore piuttosto standard. 

Gameplay appagante e profondo

Facile da apprendere ma non da padroneggiare

Online è uno spasso

Modalità avventura deludente

In singolo offre troppo poco

8.0

Mario Tennis Aces rappresenta un titolo importante per la line up di Nintendo. Si tratta dell’ennesimo titolo che riesce a dare il meglio di se quando lo si condivide e si decidono di affrontare altri giocatori per testare le proprie capacità. Un nuovo e valido manifesto in grado di trasmettere in maniera impeccabile la filosofia di Switch. Peccato per una serie di varianti single player un po’ deludenti, che non riescono purtroppo ad appagare totalmente chi si aspettava un ritorno in pompa magna della variante narrativa. Peccato davvero, altrimenti saremmo qui a parlare di un vero proprio gioiello. Se siete amanti del tennis, e non vi dispiace la presenza di una componente arcade, il titolo potrebbe davvero divertirvi.

Voto Recensione di Mario Tennis Aces - Recensione


8