Guai per DAZN e Sky: aperte istruttorie contro le due emittenti per i diritti della Serie A

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

È sicuramente un campionato di Serie A travagliato, quello di 2018/2019, per chi segue le partite in TV o in streaming. Dopo i problemi che vi abbiamo riferito che stanno colpendo gli utenti DAZN, apprendiamo da un comunicato stampa dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che sono state avviate delle istruttorie nei confronti di Sky e DAZN, proprio relativamente alla vendita delle partite di Serie A.Secondo l’Autorità, sia Sky che DAZN potrebbero avere avuto atteggiamenti ingannevoli nei confronti dei consumatori. Come leggiamo, “la società SKY avrebbe adottato modalità di pubblicizzazione dell’offerta del pacchetto calcio per la stagione 2018-2019 che, in assenza di adeguate informazioni sui limiti dell’offerta relativi alle fasce orarie, potrebbero avere indotto i nuovi clienti ad assumere una decisione commerciale non consapevole. Per quel che riguarda i clienti già abbonati al pacchetto calcio, la condotta di SKY potrebbe presentare profili di aggressività in quanto – a fronte di un significativo ridimensionamento del pacchetto in relazione al numero delle partite trasmesse e in assenza dell’informativa sulla possibilità di recedere dal contratto senza penali, costi di disattivazione e senza la restituzione degli sconti fruiti – il professionista avrebbe indotto tali soggetti a rinnovare l’abbonamento nell’erroneo convincimento che l’offerta non fosse mutata.SKY potrebbe altresì avere violato l’articolo 65 del Codice del consumo non avendo acquisito il consenso del consumatore rispetto alla nuova opzione del pacchetto calcio 2018/2019.”Ce n’è anche per DAZN: “quanto alle società del gruppo Perform (anche DAZN), sono oggetto di attenzione, da un lato, l’enfasi data al claim “quando vuoi, dove vuoi”, che farebbe intendere al consumatore di poter utilizzare il servizio ovunque si trovi, omettendo le limitazioni tecniche che potrebbero impedirne o renderne difficoltosa la fruizione; dall’altro, i messaggi che indicherebbero la possibilità di poter fruire di un “mese gratuito” di offerta del servizio “senza contratto”, mentre in realtà il consumatore stipula un contratto per il quale è previsto il rinnovo automatico, con conseguente esigenza di esercitare l’eventuale recesso per non rinnovarlo. Inoltre, l’iscrizione per la fruizione gratuita del primo mese comporta l’automatico addebito dell’importo per i mesi successivi, in quanto il consumatore, creando l’account, darebbe inconsapevolmente il proprio consenso all’abbonamento al servizio, dovendosi attivare per esercitare il recesso e quindi evitare gli addebiti automatici.” L’Autorità porterà avanti delle verifiche e delle indagini per verificare le eventuali violazioni. Nella speranza che, presto, si raggiunga un nuovo terremoto per la trasmissione della Serie A sugli schermi degli appassionati, dopo gli scossoni di quest’estate.Fonte: AGCM