Il futuro degli smartphone e quello di Huawei | SpazioTech

Vediamo tutto, come di consueto, nel nuovo appuntamento con la rubrica SpazioTech.

Le migliori app dell’anno su iOS e Android

Apriamo ricordandovi che, nei giorni scorsi, sia Apple che Google hanno eletto le migliori applicazioni dell’anno, rispettivamente su iOS e Android. Tra esse sono inclusi anche alcuni videogiochi (in particolare nelle chart di iOS), tra i quali figurano anche Fortnite e Heartstone.

Tra le altre tipologie, anche applicazioni di fotoritocco, di produttività e di miglioramento personale. Potete trovare gli elenchi completi con tutti i nomi, così come sono stati pubblicati, nella nostra notizia dedicata.

Sony sperimenta i nuovi smartphone trasparenti

Un tempo erano i telefonini più piccoli possibili, che potessero divenire i nuovi standard come lo StarTAC. Poi sono diventati quelli piccoli e con il display a colori. Poi sono arrivati i touchscreen, la controtendenza verso il phablet e oggi ci ritroviamo a rincorrere l’idea degli smartphone pieghevoli.

Smartphone pieghevoli che, però, potrebbero non essere gli unici a voler cambiare le carte in tavola e sperimentare con canoni inediti: abbiamo infatti scoperto in settimana che Sony sta lavorando su degli smartphone trasparenti. Quale possa essere il vantaggio, telefono alla mano, rimane da vedere, ma sicuramente parliamo di un oggetto che sembra arrivare dal futuro.

Il concept di Let’s Go Digital per gli smartphone Sony trasparenti

Sfruttando la rifrazione delle luce e due schermi, uno anteriore e uno posteriore, il telefonino intelligente della casa giapponese simula una sorta di mimetica ottica (citazione necessaria, ndr), confondendosi con la superficie che lo circonda.

In che modo verrà effettivamente utilizzato questo brevetto? Attendiamo di scoprirlo.

Huawei pronta a rivoluzionare la città di Cagliari

Mentre sta vivendo più di un problema politico, come vedremo in breve in chiusura all’articolo, Huawei sta provando a portare una grande rivoluzione in Italia e, nello specifico, nella città di Cagliari. A parte il campanilismo della nostra Tahva, è interessante sapere che si sta lavorando a un vero e proprio Intelligente Operational Centre che monitori e gestisca in modo intelligente il capoluogo sardo.

In questo momento, l’IOC sta già raccogliendo dati su traffico, accessibilità dei parcheggi e frequenze dei mezzi di trasporto, per aiutare in futuro a ottimizzare al meglio quanto offerto dalla città della Sella del Diavolo. Il piano di Huawei, in collaborazione con la Regione Sardegna, è di fare di Cagliari la prima città intelligente in Italia e un punto di riferimento per le smart cities del futuro in tutta Europa.

Secondo il presidente Pigliaru, inoltre, passare per queste tecnologie attraverso telecamere e sensori aprirà le porte anche a nuovi posti di lavoro all’avanguardia, che potrebbero aiutare la Sardegna a creare nuovi posti di lavoro, anche nello zoccolo duro del suo entroterra.

A fronte dei problemi che sta vivendo, insomma, Huawei continua a guardare al futuro, a partire dall’Italia e dall’isola (probabilmente) degli Shardana.

Microsoft pronta a rivoluzionare Edge: sarà addio?

Sembra che Microsoft stia facendo bollire in pentola una piccola grande rivoluzione per il suo browser integrato in Windows: dopo aver raccolto l’eredità di Internet Explorer, Edge starebbe per vivere una nuova epoca. Secondo quanto riferito dal sito specializzato Windows Central, infatti, la compagnia di Redmond starebbe lavorando per far passare il suo browser a Chromium, lo stesso standard usato da Google Chrome.

In caso la cosa si concretizzasse, saremmo al passo d’addio per EdgeHTML, che era invece il motore utilizzato proprio da Edge fino ad oggi. Il passaggio a Chromium favorirebbe sia gli sviluppatori, che non dovrebbero preoccuparsi di troppi adattamenti, sia gli utenti, che godrebbero di conseguenza di performance migliori.

Il futuro di Edge, se ancora si chiamerà così, passa da questo grande cambiamento?

Il terremoto (politico?) di Huawei

Sono mesi che gli Stati Uniti continuano a ripeterlo: gli smartphone Huawei e ZTE sono dei cavalli di Troia inviati dalla Cina per carpire le informazioni dai cittadini americani. A tal proposito, qualche tempo fa venne proibito di utilizzarli e portarli al lavoro ai membri ufficiali delle Forze Armate USA, con il presidente Donald Trump che ha sempre tenuto il dito puntato.

La situazione è rimasta un po’ di stallo fino ai giorni scorsi, quando in Canada, su richiesta esplicita degli Stati Uniti, è stato emesso l’arresto di Meng Wanhzou, dirigente di Huawei e figlia del fondatore del gigante cinese degli smartphone. L’accusa parla di violazioni delle sanzioni imposte all’Iran, ma al momento non abbiamo conferme o smentite a riguardo.

Sta di fatto che la Wanhzou è ancora in attesa del verdetto del giudice e la Cina non ha preso benissimo la questione, vista più che altro come una questione politica. Oltretutto, l’arresto ha causato un terremoto sui numeri di Borsa del mercato delle tecnologie smart, con conseguenze per tutti.

In uno scenario che sa un po’ di Guerra Fredda, questa volta concentrata più che altro su USA e Cina, attendiamo di scoprire quali risvolti, soprattutto politici, avrà la battaglia aperta tra Nord America e Huawei.