Come ci si sente dopo i leak? Il commento degli sviluppatori

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

L’E3 2016 è stato caratterizzato dalla valanga di leak che hanno, in alcuni casi, svelato quasi interamente i contenuti di alcune conferenze, come quella Microsoft. I colleghi del sito GameRadar+ hanno quindi discusso della questione con alcuni sviluppatori, chiedendo un loro commento sulla questione e, in buona sostanza, come ci si senta quando le proprie sorprese vengono svelate in anticipo in Rete. Harvey Smith, creative director di Dishonored 2 presso Arkane Studios, ha dichiarato che “queste sono persone che partecipano all’industria nel modo in cui vogliono. Va bene, sappiamo che succede, e poi quante persone vedono effettivamente il leak? Sono milioni quelle che vedono il gameplay trailer, alla fine. A volte è una cosa che fa schifo, perché vorresti che le persone vedessero il tuo gioco nella sua forma migliore.”C’è stato anche il commento di Dominic Guay, senior producer di Watch_Dogs 2 per Ubisoft, che ha definito i leak praticamente inevitabili, visto l’enorme numero di persone che fanno parte dell’industria videoludica: “per il team è una cosa fastidiosa, perché non parliamo troppo del gioco nemmeno con i nostri amici. Ma succede in tutti i media, succede anche per i film, in qualche modo è indice del fatto che i videogiochi sono qualcosa di grosso.”Infine Vince Zampella, di Respawn Entertainment e al lavoro su Titanfall 2, ha dichiarato che “non sarebbe stato così terribile, se si fosse trattato [del leak] del multiplayer, perché le persone lo sapevano già. Anche se c’erano rumor e si parlavano del single player, si trattava del grosso ‘hey, eccolo qui!’, ed è stato spoilerato.”Voi cosa pensate dei leak precedenti le grandi fiere videoludiche? Entrate su SpazioGames sperando di scoprirli o saltate qualsiasi anticipazione?