Immagine di Blue Reflection Second Light | Provato - La magia sta per tornare
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Blue Reflection Second Light | Provato - La magia sta per tornare

Abbiamo provato le prime tre ore di Blue Reflection Second Light, il nuovo JRPG magico di Gust.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di Blue Reflection: Second Light
Blue Reflection: Second Light
  • Sviluppatore: Gust
  • Produttore: Koei Tecmo
  • Distributore: Koch Media
  • Piattaforme: PC , PS4 , SWITCH
  • Generi: Gioco di Ruolo , Avventura
  • Data di uscita: 9 novembre 2021

Era l'ormai lontano 2017 quando Gust e Koei Tecmo pubblicarono Blue Reflection, un JRPG che incentrava gran parte del suo fascino nella sua narrazione «slice of life» che riusciva a far comprendere ai giocatori quanto fosse importante accettarsi, mettendoci nei panni di un'adolescente alle prese con le sue difficoltà e la scoperta di possedere misteriosi poteri magici.

Nonostante non si trattasse di una produzione perfetta, il gioco di ruolo riuscì a conquistare un vero e proprio cult following, al punto da aver ispirato non solo un adattamento anime che narra proprio dalla storia del gioco, ma anche a convincere gli sviluppatori a realizzare un secondo capitolo. Con queste premesse nasce dunque Blue Reflection Second Light, il nuovo videogioco in uscita il 9 novembre su PC, PS4 e Switch.

Abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima le prime tre ore, esplorando approfonditamente il prologo e la quasi totalità del primo capitolo: la sensazione che abbiamo avuto fin dai primi istanti è che gli sviluppatori abbiano intenzione di mantenere quanto di buono fatto dal primo capitolo, cogliendo però l'esperienza accumulata in altre serie di loro creazione, come Atelier, per riuscire a consegnare al franchise un'impronta ancora più definita e in grado di conquistare una fascia di pubblico più ampia.

Dimensioni parallele magiche

Blue Reflection Second Light avrà un cast di personaggi, almeno da quanto abbiamo potuto vedere nei primi istanti di gioco, più variegato rispetto a quello presente nella prima avventura, nonostante le tre eroine principali possiedano comunque uno stile di gioco molto simile al precedente capitolo.

Nel sequel interpreteremo una giovane studentessa di nome Ao che mentre si sta dirigendo a scuola si ritroverà proiettata in una dimensione parallela dove incontrerà altre tre ragazze, che sembrano aver perso i loro ricordi. Queste accetteranno di aiutare la protagonista a trovare un modo per poter tornare a casa, scoprendo allo stesso tempo che procedendo in nuove misteriose zone riusciranno a riaffiorare memorie appartenenti al loro passato e ricordare la loro precedente vita.

Pur non essendo riusciti ad entrare molto nei dettagli della narrazione a causa del poco tempo concessoci, la sensazione è che riprenderà molto le tematiche per il quale il primo capitolo riuscì a farsi apprezzare, facendo comprendere alla nostra protagonista che, pur non sentendosi tale, è a sua volta, in realtà, speciale – e che dovrà accettarsi per ciò che realmente è.

Considerando che si trattava di uno dei punti maggiormente riusciti della precedente produzione, anche in questo caso ci aspettiamo dunque grandi cose, nonostante le ora che ci sono state concesse hanno lasciato molti interrogativi senza alcuna risposta.

Per quanto riguarda invece le meccaniche del gameplay vero e proprio, le tre ragazze principali sono distinguibili in un personaggio attaccante, un supporto ed uno perfettamente bilanciato, che sarà la studentessa da noi interpretata. Per gli utenti meno abituati alla gestione dei personaggi esiste però la possibilità di attivare il combattimento automatico, che consentirà di concentrarsi unicamente sulle abilità della protagonista e lasciare che la IA si occupi di tutto.

Considerando però che il combattimento non è complicato da seguire, il nostro consiglio è quello di disattivare immediatamente questa feature e di concentrarsi con le battaglie manuali.

Se all'interno del primo Blue Reflection era però possibile utilizzare solo questi tre personaggi, Second Light ne ha introdotto rapidamente un quarto, che però non possederà le capacità di combattere per delle motivazioni che, plausibilmente, saranno spiegate soltanto più avanti nel corso della storia. Resterà però parte attiva della storia e si rivelerà un eccellente aiuto per migliorare le nostre caratteristiche.

Non a caso, una delle novità che sono state introdotte è infatti la possibilità di guadagnare punti esperienza: potrà sembrare strano agli appassionati del gioco di ruolo, ma il capitolo originale non permetteva alcun tipo di grinding.

Tuttavia, Blue Reflection Second Light ha comunque provato a mantenere anche il precedente metodo per migliorare le proprie statistiche e imparare nuove abilità, pur riadattandolo per tenere conto della presenza dei livelli e dei punti esperienza. Per poter dunque rendere le nostre eroine più forti, dovremo migliorare la loro relazione completando determinate richieste, come sconfiggere un dato numero di nemici o raccogliere una quantità di materiali, o più semplicemente avanzando nella storia.

Questa funzione sarà utile anche per i già citati personaggi di supporto, che avranno la possibilità di potenziare a loro volta un personaggio a loro scelta. I potenziamenti e le abilità sbloccabili sono stati suddivisi in quattro categorie distinte: l'unica ad avere accesso immediatamente a tutte e quattro sarà Ao, mentre le altre compagne del nostro viaggio saranno inizialmente limitate a due, per poi sbloccare le ulteriori opzioni dopo essere avanzati sufficientemente con la storia.

Novità senza rivoluzioni

Sia le nostre eroine che i demoni nemici che affronteremo avranno a disposizione una barra che indicherà quando sarà possibile scatenare il prossimo attacco, con la differenza che le protagoniste potranno anche scegliere di conservare gli attacchi per infliggere una serie di combo molto potenti.

L'indicatore ci permetterà di comprendere non soltanto quando staremo per subire un attacco, ma anche se questo si rivelerà particolarmente devastante, dandoci il tempo di effettuare contromisure e applicare skill difensive. Dopo aver inflitto un numero sufficiente di colpi efficaci, potremo aumentare il livello del Gear, inizialmente impostato ad 1 e che indicherà quanti attacchi consecutivi potremo infliggere, naturalmente avendo a disposizione i punti etere necessari.

A differenza di quanto accadeva nel primo episodio, durante ogni battaglia le protagoniste potranno utilizzare inizialmente soltanto un'arma speciale generata dal loro anello magico: per potersi trasformare nelle fortissime Reflector sarà necessario riuscire ad arrivare al livello Gear pari a 3.

Tralasciando i tutorial dove i personaggi si sono trasformati automaticamente e la battaglia contro il boss finale, gli scontri si sono però rivelati talmente semplici da non far mai attivare questa meccanica: non possiamo dunque fare altro che aspettare la versione completa del gioco per poter avere un'idea maggiormente precisa sul suo funzionamento.

Ad ogni modo, non abbiamo avuto modo di verificarne esattamente il funzionamento nella versione dimostrativa a cui abbiamo avuto accesso, ma possiamo anticipare che anche il sistema del party pare sia stato nettamente rivisitato, lasciando intendere che potrebbero esserci altri personaggi giocabili e il ritorno dei supporti, che nel primo titolo potevano dare una mano unicamente nelle boss battle.

Gli sviluppatori hanno inoltre reintrodotto il crafting, che servirà non solo per costruire oggetti importanti e procedere con la storia, ma sarà anche l'unico vero metodo a nostra disposizione per conservare nell'inventario oggetti curativi o che possano garantire boost in battaglia.

A differenza di quanto accadeva nel primo Blue Reflection, i nostri personaggi non cureranno inoltre automaticamente le proprie ferite, provando dunque a offrire un elemento aggiuntivo di profondità per le meccaniche di gameplay.

Tenendo conto che quelle che abbiamo potuto provare sono solamente le ore iniziali dell'avventura, dobbiamo comunque avvertire gli utenti che, nonostante i necessari accorgimenti, ci è apparso che il combattimento di Blue Reflection Second Light continui a soffrire dello stesso identico problema del primo titolo: la quasi totale assenza di difficoltà.

Perfino quando l'avventura ha provato a segnalarci di stare alla larga da alcuni nemici, segnalati appositamente da un'aura minacciosa, scegliendo di provare ad affrontarli siamo riusciti a sconfiggerli senza riscontrare alcuna difficoltà. Neanche il boss finale affrontato nella nostra versione di prova ha mai rappresentato una seria minaccia, richiedendo semplicemente di dedicargli un po' di tempo in più del solito: non appena le nostre studentesse si sono però trasformate in Reflector, la battaglia è diventata una vera passeggiata.

Una feature molto interessante aggiunta in questo secondo capitolo è la modalità stealth: le prime ore di gioco ci hanno mostrato che questa può essere utilizzata sia per evitare di affrontare nemici pericolosi – nella nostra prova abbiamo dovuto evitare che il boss ci individuasse – ma anche per riuscire ad aggirare i demoni e riuscire a colpirli di sorpresa. Questo ha costretto la nostra protagonista a utilizzare strade alternative per poter raggiungere la destinazione successiva, ad esempio salendo sui tetti o infilandosi sotto le fessure delle costruzioni.

La speranza che nutriamo nei confronti di questa feature è che anche nei livelli successivi siano stati sviluppati scenari ed eventi altrettanto ingegnosi: questi ci hanno infatti colpito molto positivamente per la loro fresca ventata di novità, pur non essendo risultati particolarmente impegnativi da portare a termine. Il timore è infatti che questa feature possa finire per diventare una gimmick che per la maggior parte delle volte risulterà inutilizzata.

Uno degli aspetti che ci aveva convinto maggiormente del primo Blue Reflection era la sua ottima colonna sonora, che ancora oggi riteniamo estremamente sottovalutata e che probabilmente era l'aspetto realizzato con maggior cura di tale produzione, unendo ottimamente lo stile elettronico con la musica classica.

Ebbene, se le prime tracce che abbiamo sentito sono un indizio, pensiamo di poter confermare che anche Blue Reflection Second Light seguirà tale esempio, contribuendo a rendere le battaglie contro i demoni decisamente più entusiasmanti di quanto non sarebbero normalmente. Le tracce che abbiamo avuto modo di ascoltare ci hanno infatti letteralmente conquistato, lasciandoci dunque delle ottime sensazioni in vista del lancio del titolo.

Dobbiamo invece sottolineare negativamente un comparto tecnico per ora non all'altezza delle aspettative, dato che attualmente non ci sembra aver fatto alcun passo in avanti rispetto a quattro anni fa.

Non ci è infatti apparso particolarmente ottimizzato per gli hardware più performanti, né riesce a raggiungere livelli di dettaglio vicini ad altre produzioni della compagnia di pochi anni fa. Durante la nostra prova su un PC di ultima generazione abbiamo inoltre riscontrato diversi bug grafici, sui quali però sospenderemo il giudizio dato che potrebbero essere frutto di una versione incompleta del titolo.

Naturalmente il nostro augurio è che per il lancio della versione ufficiale queste problematiche non si ripresentino, con la speranza che anche a livello tecnico si riesca a vedere qualche sforzo in più, in particolare per le ambientazioni che sono sembrate molto povere.

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Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • La colonna sonora è ottima

  • Gameplay più profondo con nuove meccaniche...

  • L'esplorazione è molto accessibile

Contro

  • Tecnicamente è ancora molto arretrato

  • ...ma continua a risultare troppo semplice

  • Il rischio di una forte ripetitività è concreto

Commento

Blue Reflection Second Light vuole ripartire dalle solide basi del primo capitolo per realizzare un'esperienza che possa essere più simile alle altre produzioni di Gust, portando così allo sviluppo di un titolo che potenzialmente potrà essere più completo – e godibile da una fascia più ampia di giocatori. In questo senso, le prime ore di gioco hanno dato la sensazione che il team sia sulla strada giusta, pur essendo necessari ancora alcuni accorgimenti per non fare in modo che l'esperienza possa presto diventare ripetitiva e allo stesso tempo troppo semplice.
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