Artifact anti-Hearthstone? Forse, ma dal lancio ha perso l'80% dei giocatori

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a cura di Paolo Sirio

Da quando Hearthstone ha conquistato milioni e milioni di giocatori in un segmento praticamente monopolizzato, in tanti si sono proposti come alternative sfruttando un piglio diverso ora per questa ora per un’altra ragione.

Artifact è l’ultimo di una lunga serie ed è stato accompagnato da un certo hype, pur in un mercato relativamente di nicchia come quello dei giochi di carte, perché alle sue spalle c’è Valve.

Valve è lo studio dietro serie come Half-Life, Portal, Counter-Strike, Team Fortress e Left 4 Dead, che per anni si è dedicato alla sua piattaforma Steam in via esclusiva senza lavorare a nuovi titoli.

Tuttavia, sembra che persino un palmares del genere non sia sufficiente per impensierire il dominio di Blizzard, almeno a giudicare dai primi dati relativi all’utenza che arrivano da Steam Charts.

Artifact ha infatti visto calare la propria userbase dai 60.740 simultanei del giorno del lancio (nella top 5 su Steam) ai 7.000 circa attualmente in gioco (il picco di giornata è stato di 11.956 gamer).

Il gioco ha recensioni “nella media” su Steam, paradossalmente, e il tutto è dovuto alla decisione di monetizzare oltremodo (almeno a giudizio della community) sull’aspetto competitivo tra una gestione singolare del ranked e delle carte.

Inoltre, differenza non da poco, il titolo è a pagamento e costa 17,95 euro attualmente, contro i zero euro richiesti all’ingresso su Hearthstone.

Una situazione complicata che presto o tardi potrebbe spingere la software house di Gabe Newell ad una svolta free-to-play come quella di Counter-Strike.

artifact

Fonte: VG247.com