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Pro
- pur mantenendo un ritmo elevato la serie vuole raccontare di più di semplici scontri fra robot giganti...
- continuità grafica grazie ai disegni dinamici e chiari di Jorge Corona
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Contro
- ...ma il modo in cui lo fa potrebbe spiazzare qualche lettore
- qualche passaggio è forse un po' ripetitivo e didascalico
Il Verdetto di Cultura POP
Passaggio verso l'Oblio è il secondo volume della nuova saga dei Transformers targata Skybound e pubblicata in Italia da saldaPress. Bisogna subito segnalare che la superstar Daniel Warren Johnson, che aveva scritto e disegnato il primo spettacolare volume, viene affiancato in questo volume da Jorge Corona ai disegni.
Dopo un primo arco narrativo esplosivo che aveva reintrodotto Autobot e Decepticon con toni drammatici e sequenze d'azione al fulmicotone, Passaggio verso l'Oblio espande il conflitto sulla Terra approfondendo al contempo la psicologia dei protagonisti.
Di cosa parla Transformers Volume 2 - Passaggio verso l'Oblio
Optimus Prime, ancora provato dalla morte di Bumblebee, deve affrontare la diffidenza di Spike e Carly, i due umani coinvolti loro malgrado nello scontro che acquistano più rilievo e diventano il ponte emotivo tra i lettori e questi esseri meccanici carichi di umanità.
Dall'altro lato i Decepticon sono il caos fatto metallo. I piani di conquista di Starscream infatti vengono fermati dall'entrata in scena di Soundwave. Con uno spettacolare colpo di scena, viene aperto un portale fra la Terra e Cybertron: per lui il nostro pianeta è un ricettacolo di risorse con cui alimentare l'eterno conflitto che ha dilaniato Cybertron.
Per fare fronte alla minaccia, Optimus Prime dovrà radunare i suoi alleati sulla Terra e prepararsi alla guerra, ma non tutti sono certi che sia davvero lui il leader in grado di salvare due mondi…
Guerra senza fine e ispirazioni cosmiche anni 70
Al netto di una narrazione dal ritmo sempre molto sostenuto e di sequenza d'azione sempre in primo piano, Passaggio verso l'Oblio è un secondo volume che si prende il proprio tempo per costruire e scavare, anche psicologicamente, nel conflitto fra Autobot e Decepticon non limitandosi a mettere in fila una serie di battaglie ma riflettendo con maggior consapevolezza sul peso delle scelte, sulla memoria e sulla perdita. Si tratta di temi molto maturi che rimettono al centra della narrazione la guerra nel senso più ampio del termine.
Non sorprende quindi che nel corso della lettura, i lettori più smaliziati, troveranno riferimenti alle grandi saghe cosmiche dei comics supereroistici degli anni 70 e anni 80 con tanto di tributo grafico ad uno dei suoi protagonisti più conosciuti ovvero Silver Surfer.
Daniel Warren Johnson scrive una storia che, pur immersa nella fantascienza e nell’azione, non dimentica di interrogarsi anche su cosa significhi essere eroi in un mondo che non ti capisce o non ti vuole. Optimus Prime è il simbolo più evidente di questo conflitto interiore: idealista ma stanco, guerriero e guida riluttante, deve confrontarsi non solo con i suoi nemici ma anche con alcuni dei suoi "vecchi" alleati e soprattutto con le conseguenze delle sue scelte.
Spike, in particolare, si trova diviso tra l’ammirazione per gli Autobot e la responsabilità verso la propria specie. Anche Soundwave è trattato in modo più sfaccettato, come antagonista ideologico oltre che militare. Le motivazioni dei personaggi sono più complesse e le alleanze meno nette. Il titolo stesso, Passaggio verso l'Oblio, è una metafora del destino incerto di ogni fazione: trasportati su un pianeta che non li vuole, i Transformers si avviano verso un oblio che può essere fisico, ma anche morale.
La grande energia visiva di Jorge Corona
Johnson cede la matita a Jorge Corona che compensa l'urgenza e la muscolarità del suo predecessore con una dinamismo e una energia visiva senza pari non stravolgendo l'estetica della serie ma inserendovisi in maniera coerente e dando continuità.
Lo stile è plastico e sempre chiaro. I personaggi mantengono una riconoscibilità impeccabile anche nei momenti più concitati, e le battaglie sono sempre coreografate con attenzione. L’aspetto emotivo è curato sorprendentemente bene: gli occhi, le pose e i dettagli delle espressioni riescono a comunicare emozioni reali anche su volti metallici degli Autobot. Impossibile non notare gli echi di Jack Kirby nella Cybertron decadente che compare nel volume.
Il colore gioca un ruolo essenziale: la palette vive di contrasti forti, tra toni accesi per l’azione e sfumature fredde per i momenti di riflessione. Ottimo anche l'uso delle luci e dei neri per enfatizzare la drammaticità. Il risultato è una resa visiva fresca, coinvolgente e accessibile, che rende Passaggio verso l'Oblio coinvolgente anche dal punto di vista grafico.