Nickelodeon Land: intervista a Sabrina Mangia - Managing Director di Mirabilandia
Nickelodeon Land apre a Mirabilandia con 25.000 mq dedicati. La direttrice Sabrina Mangia racconta strategie e visione futura del parco divertimenti più grande d’Italia.
Nickelodeon Land apre le sue porte a Mirabilandia ed entra di forza nell’intrattenimento per famiglie in Italia.
Con un investimento da 20 milioni di euro e una collaborazione di peso con Paramount, il parco divertimenti più grande d’Italia inaugura ufficialmente la prima area tematica Nickelodeon del Paese. Una novità attesa, colorata e ricca di elementi, che segna una svolta strategica per Mirabilandia: offrire esperienze immersive e intergenerazionali capaci di unire i bambini e i loro genitori sotto il segno dell’avventura.
Mirabilandia
Abbiamo intervistato Sabrina Mangia, Managing Director di Mirabilandia, per scoprire com’è nato questo ambizioso progetto, cosa comporta gestire una proprietà intellettuale di caratura globale e quali sono le prossime sfide e visioni per il parco. Dalla sostenibilità alla leadership, passando per l’impegno verso un turismo sempre più internazionale, ecco cosa ci ha raccontato.
Sabrina Mangia, Managing Director di Mirabilandia
Con oltre vent’anni di esperienza nel mondo dell’entertainment e un solido background in marketing e vendite, Sabrina Mangia ha assunto il ruolo di Direttore Generale di Mirabilandia dopo aver ricoperto posizioni di crescente responsabilità all’interno del parco. La sua leadership si distingue per uno stile inclusivo e partecipativo, orientato alla valorizzazione del lavoro di squadra e al concetto di “gentilezza operativa”, che si traduce in un ambiente di lavoro sano e accogliente, tanto per i dipendenti quanto per i visitatori.
Prima donna a guidare il parco dalla sua apertura nel 1992, Mangia ha debuttato nel suo incarico con una sfida significativa: l’inaugurazione di Nickelodeon Land, una delle più importanti e complesse operazioni tematiche mai realizzate a Mirabilandia. Una sfida vinta con entusiasmo e visione strategica, segno di una nuova fase per il parco e per tutto il comparto dell'intrattenimento italiano.
Mirabilandia
Mauro Monti
La nuova Nickelodeon Land è un’area tematica di 25.000 metri quadrati, realizzata con un investimento di 20 milioni di euro e dedicata ai personaggi più amati di Nickelodeon. Può raccontarci come è nata l’idea di creare quest’area e quali valori ed esperienze volete trasmettere a bambini, ragazzi e famiglie attraverso Nickelodeon Land?
Sabrina Mangia
L’idea nasce dal desiderio di rinnovare e tematizzare Bimbopoli, l’area storica del parco dedicata ai più piccoli. Pur avendo già alcune attrazioni, sentivamo il bisogno di offrire un’esperienza più strutturata e immersiva. Nel 2022 abbiamo introdotto i personaggi Nickelodeon e uno show live per testarne l’impatto, e il successo ottenuto ci ha spinti a rafforzare la collaborazione con Paramount, dando vita a Nickelodeon Land: un’area tematica dove i bambini possono incontrare dal vivo i loro beniamini e vivere avventure nei loro mondi, come nella casa di SpongeBob, la più grande d’Europa. Un’esperienza coinvolgente pensata per stimolare la fantasia e il divertimento di tutta la famiglia.
Mauro Monti
L’area Nickelodeon Land sembra pensata appositamente per il pubblico dei più giovani: famiglie con bambini e anche quei giovani adulti cresciuti con i cartoni Nickelodeon. In che modo questa novità rientra nella strategia di target di Mirabilandia e come si integra con le attrazioni adrenaliniche del parco, per offrire un'esperienza adatta a visitatori di tutte le età?
Sabrina Mangia
La Riviera Romagnola, da sempre, attira un pubblico di famiglie con bambini piccoli, ed era naturale per noi rispondere a questa esigenza del territorio con un investimento di valore, capace di offrire un’esperienza davvero magica e unica. Per questo abbiamo pensato a un'area a tema che potesse accogliere le famiglie con bambini di fascia prescolare, ossia dai 3 ai 7 anni, andare a sanare così una sorta di gap generazionale e far sognare anche i giovani adulti cresciuti con i personaggi di Nickelodeon. Ad oggi il parco di Mirabilandia può quindi abbracciare in maniera totale tutte le diverse fasce d'età partendo dai più piccoli con Nickelodeon Land, ma poi anche con Dinoland e la Far West Valley per poi salire di grado con i coaster adrenalinici come Katun, iSpeed e Divertical, senza dimenticarci del parco Mirabeach che è sicuramente la nostra area relax acquatica per eccellenza.
Mauro Monti
La collaborazione con un brand internazionale come Nickelodeon (in partnership con Paramount) rende Mirabilandia l’unico parco in Italia con un’area Nickelodeon ufficiale. Dal punto di vista manageriale, cosa comporta integrare e gestire un marchio globale all’interno del parco e come influisce questa partnership sul posizionamento e la visibilità di Mirabilandia a livello internazionale?
Sabrina Mangia
La gestione di un IP richiede un impegno manageriale rilevante, indipendentemente dalla sua notorietà nazionale o internazionale. È un processo complesso, regolato da procedure, approvazioni e linee guida che tutelano l’identità visiva e i valori del brand. Rispetto alle attrazioni non legate a IP, comporta un livello superiore di attenzione e coordinamento. Abbiamo già maturato esperienza in questo ambito grazie a partnership con brand come Mattel (Hot Wheels), Ducati (Ducati World) e AMC (The Walking Dead), e siamo abituati a operare secondo queste logiche. Pur essendo una sfida impegnativa, la affrontiamo con entusiasmo, consapevoli del grande ritorno in termini di visibilità. Con Nickelodeon Land, Mirabilandia rafforza la propria immagine anche a livello internazionale, diventando una destinazione di riferimento per esperienze firmate da brand globali.
Mauro Monti
Guardando al futuro, qual è la visione strategica che Lei ha per Mirabilandia nei prossimi anni? Su quali elementi di innovazione e di crescita pensa di puntare per mantenere il parco all’avanguardia e in costante evoluzione nel settore dei parchi divertimento?
Sabrina Mangia
Mirabilandia dispone di un piano di investimenti pluriennale, e il gruppo Parques Reunidos, come ha sempre dimostrato, continuerà a credere e a investire nel parco. Ci sono diversi progetti in fase di sviluppo, che al momento non possiamo ancora svelare, ma possiamo dire con certezza che nei prossimi cinque anni Mirabilandia proseguirà nel suo percorso di crescita, con importanti novità e sviluppi legati all’ampliamento e al potenziamento dell’offerta.
Mauro Monti
Sul fronte dell’internazionalizzazione, Mirabilandia attrae oggi principalmente visitatori italiani, ma puntate anche a consolidare la presenza di pubblico straniero. Quali iniziative o partnership state mettendo in campo per far conoscere di più il parco all’estero e rendere Mirabilandia una meta sempre più internazionale?
Sabrina Mangia
Mirabilandia attrae principalmente un pubblico nazionale. Parliamo di circa il 93-95% di visitatori italiani, lasciando quindi un 5-7% di presenza straniera, variabile in base alla stagione. Naturalmente, Mirabilandia ha l’intenzione di ampliare i propri orizzonti, ma considerando che il core business è concentrato in Italia e la maggior parte dei visitatori proviene dal mercato nazionale, è comprensibile che la maggior parte degli investimenti sia ancora destinata a quest’area.
Tuttavia, questo non esclude un’apertura verso l’estero: stiamo infatti già collaborando con diversi tour operator, sia per gruppi che per viaggi individuali, che operano sul mercato internazionale. Inoltre, lo sviluppo degli aeroporti di Rimini e Forlì – che dal 2025 vedranno un aumento delle tratte, degli scali e delle collaborazioni – rappresenta un’opportunità concreta per attrarre visitatori stranieri. In sinergia con la Regione e le istituzioni locali, con cui abbiamo un rapporto di stretta collaborazione, stiamo lavorando alla creazione di pacchetti ad hoc, pensati per facilitare la visita al parco da parte del pubblico internazionale.
Mauro Monti
La sostenibilità ambientale e sociale è un tema sempre più centrale nel settore dei parchi divertimento. Come vi muovete in questa direzione a Mirabilandia e può farci qualche esempio di iniziative pensate per rendere il parco più sostenibile nel breve e nel lungo periodo?
Sabrina Mangia
La sostenibilità ambientale e sociale è sempre più centrale nelle scelte strategiche di Mirabilandia e del nostro gruppo. Siamo consapevoli del ruolo che un grande parco può avere sull’ambiente e sulla comunità, e per questo abbiamo già avviato numerose iniziative, sia a breve che a lungo termine.
Stiamo attuando un piano di efficientamento energetico, con la sostituzione dell’illuminazione tradizionale con luci LED ad alta efficienza, e valutiamo l’integrazione di fonti rinnovabili, come pannelli solari su edifici e parcheggi. Sul fronte dei rifiuti, abbiamo eliminato la plastica monouso nei punti ristoro, introdotto materiali compostabili o riciclabili e potenziato la raccolta differenziata, anche con attività di sensibilizzazione.
L’obiettivo è adottare un modello di economia circolare, riducendo gli sprechi e favorendo il riutilizzo. Crediamo inoltre che la sostenibilità debba includere anche l’aspetto sociale: stiamo rendendo il parco sempre più accessibile e inclusivo, grazie a interventi strutturali e programmi formativi per offrire un’esperienza accogliente a tutti.
Mauro Monti
L’apertura di Nickelodeon Land rappresenta solo una delle novità del parco. Avete già in mente altri progetti di ampliamento o nuove attrazioni per i prossimi anni? Può darci qualche anticipazione su come intendete arricchire ulteriormente l’offerta di Mirabilandia per sorprendere e fidelizzare il pubblico in futuro?
Sabrina Mangia
Si ci sono idee e iniziative in fase di valutazione. Tuttavia, al momento non possiamo ancora condividerne i dettagli. La nostra visione, guardando al futuro, è quella di continuare a sviluppare il prodotto seguendo i principali trend del settore dei parchi divertimento, con l’obiettivo di offrire un’esperienza sempre più coinvolgente e attrattiva per i nostri visitatori. Il focus rimane costantemente sulla customer experience e sull’adeguamento dell’offerta ai target di riferimento del nostro parco.
Mauro Monti
La stagione 2025 ha visto una forte campagna di comunicazione incentrata proprio su Nickelodeon Land. Come avete impostato la strategia di marketing per valorizzare questa novità e l’immagine complessiva di Mirabilandia, e quali canali o partnership utilizzate per coinvolgere il pubblico e far conoscere l’esperienza del parco a un bacino sempre più ampio?
Sabrina Mangia
Nickelodeon Land è la grande novità di quest’anno, e rappresenta il cuore dei nostri investimenti attuali. Abbiamo scelto di destinare la stragrande maggioranza del budget a questa nuova area, con l’obiettivo di farla conoscere al pubblico più ampio possibile. Allo stesso tempo, è importante ricordare che Mirabilandia non è solo Nickelodeon Land: il parco continua a rivolgersi anche a un pubblico di teenager e giovani adulti, che rappresentano una parte fondamentale della nostra offerta.
Per questo, una parte della nostra campagna di comunicazione è dedicata specificamente a questo target, con messaggi e contenuti ad hoc. Dal punto di vista dei mezzi, abbiamo potenziato l’investimento in televisione e radio, mantenendo al contempo un impegno costante e molto significativo nel digitale, in particolare nell’ambito social. Riteniamo, infatti, che la combinazione di questi tre canali TV, radio e digital sia la strategia più efficace per raggiungere un pubblico ampio e diversificato, affiancati ovviamente dagli earned media e dalle nostre newsletter.
Mauro Monti
La sua nomina a Direttore Generale è arrivata dopo oltre un decennio in ruoli di responsabilità a Mirabilandia e più di vent’anni di esperienza nel settore dell’entertainment. Quali sfide ha incontrato assumendo questo incarico apicale e in che modo il suo background in marketing e vendite ha influenzato il suo approccio alla leadership e alla gestione del parco?
Sabrina Mangia
La mia nomina arriva dopo aver ricoperto altri ruoli di responsabilità all’interno del parco, è vero, ma credo arrivi anche dopo molti anni di leadership al maschile. Da questo punto di vista, il cambiamento è stato significativo.
Quello che porto con me è sicuramente un forte spirito di gioco di squadra. Il mio background nel marketing e nelle vendite mi ha dato, e continua a darmi, una conoscenza approfondita del prodotto e del suo posizionamento sul mercato. Questo è fondamentale per definire strategie future e per intercettare i trend emergenti. Alla fine, se non arrivano i visitatori, non arrivano nemmeno i ricavi, e questo mette in difficoltà l’intero parco.
Un aspetto che sento particolarmente mio e che caratterizza il mio stile di leadership, è proprio il valore del lavoro di squadra, ma anche della gentilezza. Mi riconosco pienamente nel concetto di leadership gentile.
Credo che la gentilezza sia fondamentale, sia tra colleghi all’interno del team, sia verso i visitatori. Lavorare in un ambiente sano, positivo, dove ognuno mostra rispetto, regala un sorriso o compie un piccolo gesto gentile, fa bene a tutti: sia a chi lo riceve, sia a chi lo offre. Per questo, all’interno dell’azienda abbiamo avviato un progetto che si chiama "Happy to be Kind", che raccoglie varie attività dedicate ai nostri dipendenti. L’obiettivo è ricordare, anche durante la formazione dei ragazzi, quanto possa essere importante un atto di gentilezza, non solo verso i visitatori, ma anche tra colleghi.
Mauro Monti
C’è un episodio o un momento, vissuto durante la realizzazione di Nickelodeon Land o in generale nella sua esperienza a Mirabilandia, che le è rimasto particolarmente impresso? Magari un aneddoto che metta in luce il lato umano del suo lavoro e faccia capire ai lettori cosa significa per Lei essere alla guida di un parco divertimenti di questa portata.
Sabrina Mangia
Subito dopo il taglio del nastro di Nickelodeon Land, ho avvertito un naturale calo della tensione: l’organizzazione dell’evento, l’apertura, tutta la preparazione... era come se finalmente si allentasse la pressione. Il momento dello speech è stato sicuramente il più carico a livello emotivo, ma il taglio del nastro ha rappresentato l’apice di tutto. Subito dopo, vedere le famiglie, gli occhi entusiasti dei bambini rapiti da ciò che avevano davanti, è stato incredibilmente emozionante. Per me è stato un momento toccante e molto commovente. Le lacrime sono arrivate spontaneamente, soprattutto quando ho ricevuto i complimenti da tutti: lì ho sentito davvero di essere stata ripagata per gli sforzi e i sacrifici fatti. È stato un momento denso, anche per la grande responsabilità che avevo: la mia prima nomina, il mio primo incarico, e per di più un progetto così importante, con i riflettori puntati su di noi. Quest’anno, per la prima volta nella storia di Mirabilandia dal 1992, siamo riusciti ad aprire una nuova area in tempo per l’inaugurazione del parco. Tutto questo è stato un vortice di emozioni, culminato nei sorrisi dei bambini: per me, non c’è nulla di più significativo.