Anteprima

Total War: Arena

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a cura di LoreSka

Quando si diventa popolari, il mondo comincia a girare attorno a te. C’è chi ti ama, c’è chi ti odia e, soprattutto, c’è chi ti imita. Da quando il genere MOBA è comparso, molti sviluppatori hanno cercato di dare la propria visione di questo particolare gioco competitivo riuscendo, in alcuni casi, a creare dei successi planetari. Il problema è che, sulla falsariga di League of Legends, negli ultimi anni il mondo ha iniziato a popolarsi con prodotti molto simili tra loro che hanno iniziato a spingere il pubblico verso l’indifferenza.
Quando Creative Assembly ha annunciato Total War: Arena, la reazione è stata la solita: ecco l’ennesimo tentativo di inseguire il successo dei MOBA. Così, il gioco è passato in sordina per circa un anno, raccogliendo comunque una community di circa 30.000 giocatori. Nella giornata di ieri, però, lo studio di sviluppo creatore della serie Total War ha deciso di mostrare al mondo le potenzialità di questo gioco mettendo a confronto due team di giocatori professionisti, in un evento organzzato presso gli studi ESL di Colonia, in Germania. Un evento che, già nei primi minuti, ha dimostrato che Total War: Arena, nonostante la formula free-to-play, ha molto di più in comune con i classici giochi di Creative Assembly che con League of Legends e affini.
Cuore di Total War
Total War: Arena deve molto alla modalità schermaglia dei Total War, da cui nasce l’intero concept di questo gioco competitivo online. In breve, Arena è stato spogliato di tutti gli elementi a turni presenti nei Total War ed è stato opportunamente modificato per accelerare il gameplay e consentire partite della durata di dieci minuti. Manca l’affaticamento, si possono controllare solo tre truppe alla volta e non vi è la possibilità di rigenerare le proprie unità una  volta cadute in battaglia. L’ambientazione scelta – che va dall’epoca spartana a quella imperiale romana – ha inoltre impedito l’adozione delle armi da fuoco. Questi aspetti, all’apparenza, sembrano sacrificare una parte della strategia che da sempre caratterizza questa saga, ma in realtà l’aspetto strategico nelle rapide partite di Arena è il centro dell’esperienza.
Ciò è reso possibile dalla particolare struttura delle partite, che mette in competizione due squadre da dieci giocatori ciascuna. Sul campo, dunque, abbiamo 60 plotoni dislocati su due lati opposti di una mappa non totalmente simmetrica ma molto bilanciata, e con profonde variazioni a livello ambientale che determinano le strategie di gioco. Come in ogni Total War, infatti, il giocatore ha la possibilità di sfruttare il terreno a proprio vantaggio, utilizzando le foreste per nascondere le proprie truppe e tendere imboscate, sfruttando le discese per guadagnare un vantaggio in carica e sfruttando dei punti soprelevati per piazzare le proprie truppe a distanza. Il posizionamento degli uomini sul campo è fondamentale per concludere vittoriosi una battaglia, e la strategia che si mette in campo è basata sia sulla capacità del giocatore di allineare le truppe in maniera corretta che di intuire i movimenti dell’avversario. I nemici possono essere accerchiati, bloccati, terrorizzati dall’intervento dell’artiglieria, messi in fuga. Il morale gioca un ruolo importante nel determinare il comportamento delle proprie truppe, e il giocatore è spesso costretto a ritornare sui propri passi per dosare le proprie energie e permettere la sopravvivenza delle proprie truppe.
La sensazione è che in Total War: Arena la strategia adottata da una squadra abbia un ruolo non solo centrale, ma anche particolarmente evidente. Nonostante il caos fisiologico generato dalla presenza di venti giocatori sullo schermo, nulla sembra affidarsi al caso, e non ci voglio che pochi minuti per comprendere le tattiche messe in campo dai vari membri dei due team. Questo consente al titolo di risultare molto gradevole anche dal punto di vista degli spettatori, ed è un vero peccato che in questa versione Alpha non vi sia ancora uno Spectator Mode, che sarà certamente aggiunto in futuro. Negli studi ESL abbiamo avuto un assaggio di quello che potrebbe diventare Total War: Arena se trattato come eSport, e la cosa ci ha allettato non poco.
Il modello economico
Al momento il modello economico di Total War: Arena, ovviamente basato sulle microtransazioni, non è stato ancora definito in maniera completa. Il gioco è free-to-play, ed è possibile iniziare a giocare subito con un comandante e tre truppe standard Tier 1. Ogni truppa può essere potenziata attraverso un albero dell’equipaggiamento, e ogni comandante può apprendere delle abilità da utilizzare sul campo di battaglia, attivabili tramite dei tasti rapidi. Ogni partita fornisce argento e due diverse tipologie di punti esperienza, che possono essere utilizzati per sbloccare nuovi comandanti, nuove truppe, nuove abilità ed equipaggiamento. L’oro, invece, deve essere acquistato con soldi veri, e può essere convertito rapidamente in ingenti somme di argento o punti esperienza, o per acquistare alcune truppe speciali. Naturalmente l’oro accelera in maniera significativa il progresso del gioco, e al momento non ci è dato sapere quale sia il reale peso delle truppe speciali. In ogni caso, a Tier 10 non vi sono truppe “premium”, una particolarità che mette in evidenza l’intento di Creative Assembly di creare un gioco equi ai livelli professionistici. Nondimeno, è abbastanza chiaro che per raggiungere Tier 10 in un tempo “umano” sarà necessario investire qualche euro.
Ancora tanto da fare
Total War: Arena è in fase closed beta, e gli sviluppatori hanno appena finito di dedicarsi al gameplay. Nei prossimi mesi il gioco sarà migliorato anche da un punto di vista grafico e di interfaccia utente, ma per il momento ci troviamo di fronte a un gioco relativamente semplice da un punto di vista tecnico. È stato utilizzato un motore molto simile a quello dei vecchi Total War, ma prontamente alleggerito per offrire un’esperienza di gioco fruibile da un largo numero di giocatori. Mancano parecchi effetti visivi, e il filtro antialiasing sembra agire in maniera limitata sulla grafica. Ma, nel complesso, il gioco offre un colpo d’occhio decente e non abbiamo incontrato i proverbiali problemi di frame rate dei giochi a marchio Creative Assembly. Non vi è dubbio che ci sia ancora molto da fare, ma possiamo ritenerci più che soddisfatti di quanto abbiamo visto fin’ora. Il gioco ha potenzialità, non vi sono dubbi.

– Gameplay basato sulla serie Total War

– Buon bilanciamento delle partite

– Come eSport è piuttosto avvincente

Convinti di incontrare l’ennesimo MOBA, Total War: Arena ci ha sorpresi positivamente con un gameplay piuttosto fedele a quello della serie da cui è tratto, ma con una serie di modifiche opportune per renderlo più vicino al mondo degli eSport. La formula free-to-play ci sembra ben implementata, e i match veloci ma incredibilmente tattici risultano soddisfacenti già nei primi minuti. Come eSport, dopo la breve ma intensa esperienza negli studi ESL di Colonia, il gioco ha indubbiamente mostrato delle ottime potenzialità. Anche se al momento si trova in fase closed alpha, vi consigliamo di richiedere una key per partecipare: se amate la strategia e odiate i free-to-play, questo gioco potrebbe farvi cambiare idea.