Anteprima

Defiance

Avatar

a cura di jewel

Los Angeles – Quando ci siamo diretti al booth di Trion Worlds per provare Defiance, l’abbiamo fatto nutrendo seri dubbi sulla qualità prodotto che gli sviluppatori ci avrebbero presentato. Il gioco è infatti un massive multiplayer online shooter, scelta già di per sé delicata, che in questa occasione risulta essere ancora più rischiosa vista l’interazione del titolo con un’apposita serie TV targata Syfy in arrivo, contemporaneamente al gioco, nell’aprile 2013. Il concept di base è tanto interessante quanto inusuale: gli eventi del gioco influenzeranno quelli dello show televisvo e viceversa, una vera e propria esperienza “transmedia” che permetterà a due realtà così differenti di comunicare e convivere nello stesso universo, modificato in tempo reale dalle azioni dei giocatori online. Le vecchie esperienze che hanno legato il mondo videoludico a quello di TV o cinema non sono mai state particolarmente brillanti, ma è anche vero che qui parliamo di qualcosa di assolutamente nuovo. Durante la nostra permanenza sulla costa californiana abbiamo avuto modo di giocare una bella sessione in compagnia di qualche membro del team Trion, eccovi le nostre impressioni.

Il futuro è pessimo, ma possiamo cambiarlo!Gioco e serie TV sono due finestre sullo stesso mondo, un mondo animato da feroci battaglie tra specie diverse e dominato da un teso silenzio che si fa da parte solo all’occorrenza di un nuovo scontro. Siamo sempre sulla Terra, ma per qualche motivo non è più quella che noi abbiamo imparato ad amare e conoscere. Gli umani sono costretti a fronteggiare una minacciosa razza aliena composta da esseri simili a insetti, crostacei e via discorrendo, tutti dannatamente ostili anche se, per ora, non ne sappiamo il motivo. Nonostante il continuo intreccio che le lega, le ambientazioni di TV show e videogame non saranno affatto le stesse. Il primo avrà luogo nella città di St.Louis, luogo ormai ridotto in rovina a causa della fame e dei continui conflitti, brutali al punto che le uniche strutture ancora in piedi saranno il simbolico Gateway Arch e pochi grattacieli diroccati. Per quanto riguarda il gioco, questo sarà ambientato nella Bay Area di San Francisco, luogo che dopo alcuni dei tragici eventi definiti Arkfall si è improvvisamente riempito di ricchi minerali che tutti bramano ma che, purtroppo, sono protetti da miriadi di feroci creature aliene. Viste le differenze di setting e naturalmente di protagonisti, non è ancora chiaro in che modo e fine a che punto i due medium potranno influenzarsi a vicenda. In base a quanto rivelatoci all’E3 sappiamo che saranno programmati enormi eventi cui prendere parte per decidere le sorti di alcune situazioni, ma dubitiamo che anche in normali sessioni di gioco le azioni di un singolo possano incidere più di tanto nell’universo creato da Trion e Syfy.

San Francisco Bay Area, il paradiso delle questIl gioco è un third-person shooter e si comporta come tale nella quasi totalità delle meccaniche che lo caratterizzano. Nell’ottica di un titolo che possa essere accessibile a tutti i giocatori, il layout dei comandi sarà quanto di più tipico possiate trovare in uno shooter di questo genere, così come le azioni base da eseguire. Il personaggio principale sarà in grado di saltare, correre più o meno velocemente, lanciare granate, zoomare rapidamente, saltare e così via. Nelle nostre prove le sessioni di combattimento si sono mostrate decisamente veloci, con i player impegnati a correre costantemente attorno ai nemici puntandoli con le proprie armi per far fuoco e infliggere danno. Fare a pezzi nemici grossi e piccini in compagnia di altri tre o quattro giocatori si è rivelato veramente divertente nella nostra breve missione, sebbene abbiamo avuto la sensazione che il livello di sfida fosse esageratamente basso. Come se non bastasse la possibilità di aiutare i compagni caduti a rialzarsi per proseguire il combattimento senza alcun malus non sembra deporre a favore di questa nostra brutta sensazione. La mappa messa a disposizione dagli sviluppatori sarà veramente molto estesa, al punto da rendere necessaria la presenza di diversi mezzi per velocizzare gli spostamenti da un punto all’altro. Nella versione dimostrativa che abbiamo avuto la fortuna di giocare, ad esempio, utilizzando l’apposito tasto sul pad direzionale era possibile far apparire al nostro cospetto un quad, indispensabile per raggiungere in una manciata di secondi le location della missione successiva. Il membro del team di Trion al nostro fianco non ha potuto far a meno di sottolineare più volte come per la software house sia importante creare un gioco che permetta sì di livellare e crescere migliorando le proprie abilità, ma al tempo stesso che sia talmente “semplice” e intuitivo da consentire a qualsiasi giocatore di prendere parte a missioni su missioni senza sentirsi particolarmente in svantaggio. Come nella tradizione classica dell’MMO è possibile unirsi ad altri giocatori in cooperativa (a quanto pare per un massimo di sedici a squadra) e accettare missioni che potranno andare dal distruggere svariati obiettivi secondari al fronteggiare un enorme boss di fine dungeon. Prendere parte agli eventi di Defiance sarà sempre e comunque una scelta del player e, in maniera simile a quanto visto in Rift, anche qui Trion ci fornisce la possibilità di scegliere se accettare o rifiutare una determinata quest.

I colori della provocazioneNonostante la mappa incredibilmente estesa il comparto tecnico non sembra essere particolarmente sottotono. Le fasi di combattimento sono quelle più spettacolari visti i tanti effetti differenti che derivano dagli attacchi dei nemici e dalla loro uccisione, aiutati poi da una fluidità particolarmente stabile durante l’intera sessione di gioco. D’altra parte abbiamo notato ambienti estremamente spogli caratterizzati solo da enormi altipiani, pianure e qualche sporadica spiaggia. Non dubitiamo del fatto che siano presenti città caratterizzate da un buon numero di edifici e strutture di tipo differente, ma al tempo stesso ci chiediamo se l’enorme spazio tra una città e l’altro non sia stato coperto solo con questi enormi spazi aperti che per mancanza di originalità non stimolano neanche l’esplorazione, sarebbe un peccato. Infine abbiamo notato una certa povertà in termini di animazioni, specialmente da parte del personaggio che, fin troppo spesso, non reagisce in modo realistico alle cadute e agli stimoli dell’ambiente esterno. In ogni caso, a quasi un anno dalla data di rilascio, è impossibile dare un giudizio concreto su una qualsiasi parte del titolo. Ci toccherà quindi risentirci nelle successive anteprime e hands-on per aggiornamenti sui risultati raggiunti da Trion.

– Le interazioni tra serie TV e videogame sono una novità interessante

– Gameplay divertente e intuitivo, alla portata di tutti

Più che un semplice videogioco, Defiance è un’esperienza da vivere sia impugnando il pad che seguendo la serie TV targata Syfy, prevista per un debutto nell’aprile 2013 al fianco del gioco. Quello che abbiamo difronte dal punto di vista ludico è un massive third-person shooter online, in cui le classi sono sostituite da un semplice sistema a livelli che punta a non svantaggiare alcun tipo di giocatore. Gli sviluppatori hanno infatti deciso di rendere il gioco accessibile a chiunque, implementando meccaniche di gameplay conosciute ai più e puntando su combattimenti tanto veloci quanto divertenti. Speriamo solo in un comparto tecnico di discreta fattura e che tutto questo semplificare non si andrà a tradurre, in ultima analisi, in un livello di difficoltà eccessivamente tarato verso il basso.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.