Anteprima

Darksiders 2

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a cura di Pregianza

Los Angeles – Non si può dare una valutazione sensata di un videogioco senza averlo provato, questa è una verità praticamente assoluta, tuttavia grazie alla miriade di video, anteprime, e in generale informazioni recuperabili in rete su siti come il nostro non è difficile farsi un’idea piuttosto concreta di un titolo che deve ancora uscire e intuire all’incirca quanto sarà qualitativamente sopraffino.Qualche anno fa però quasi tutti i redattori presero una cantonata pazzesca con Darksiders, opera prima dei Vigil Games. Le aspettative per il videogame erano ai minimi storici, dunque si pensava che sarebbe stata un’avventura mediocre, scarsamente ispirata e non all’altezza dei baluardi del genere action, complici anche lo scarso interesse per il gioco e la sua limitata pubblicizzazione. Una volta arrivate nelle case, invece, le scorribande di Guerra stupirono tutti con il loro perfetto mix di esplorazione, enigmi e combattimenti spettacolari, guadagnandosi addirittura paragoni con il leggendario Ocarina of Time. Ora, dopo anni d’attesa, il seguito è finalmente in arrivo, attesissimo da i fan degli action adventure che hanno avuto la fortuna di provare il primo capitolo. Noi facciamo parte del gruppo di giocatori che lo hanno amato e, dopo aver saputo della presenza di una sua versione giocabile all’E3, non abbiamo perso tempo e ci siamo lanciati verso la postazione dedicata per provarlo. Una prova breve la nostra, ma più che sufficiente a constatare che il minestrone di elementi che ha reso il predecessore un gran gioco è ancora lì, ed è sempre più ricco di ingredienti.

Action, platform, gdr, puzzle… manca solo un sottogioco con Tetris e poi abbiamo finitoLa demo disponibile permetteva di affrontare i minuti iniziali di Darksiders 2. Appena partiti abbiamo appreso grazie a un breve filmato introduttivo che la caduta della razza di appartenenza di Morte, Guerra e compagni, i Nephilim, è stata causata proprio dalle azioni dei quattro cavalieri dell’apocalisse, e che il protagonista del primo gioco è ora imprigionato perché accusato di aver dato il via alla fine del mondo con largo anticipo rispetto al momento prestabilito. Preoccupato per il fratello, Morte decide di affrontare un viaggio attraverso le gelide lande del Crowfather, personaggio a cui sono affidate le anime del suo popolo che dovrebbe conoscere il destino di Guerra e il modo di salvarlo. Questa scampagnata tra le nevi corrispondeva al livello tutorial del gioco, e ci ha permesso di imparare tutti i comandi basilari.Il sistema di combattimento è rimasto simile a quello visto nel predecessore, Morte può infatti equipaggiare due armi diverse, una rapida e leggera (in questo caso le sue doppie falci), e una lenta e potente. Le combo sono simili a quelle dei Devil May Cry, perché si modificano posticipando di qualche istante l’input di alcuni colpi o utilizzando i tasti direzionali, e possono venir usate anche in aria dopo una specifica mossa di lancio dell’avversario. La differenza numero uno del sistema riguarda la mobilità dell’eroe, ora nettamente più rapido nei movimenti e abile nell’evitare i colpi. Morte saltella in giro come una lepre, e può schivare facilmente anche i colpi di nemici enormi e pericolosi. Parlando di avversari giganteschi, non c‘è voluto molto prima di incontrare uno dei sottoboss del titolo: un enorme gigante di ghiaccio. Questi miniboss saranno numerosi nel gioco e sono pensati per aumentare il livello di sfida, ma non sembrano rappresentare ostacoli particolarmente brutali, visto che noi abbiamo deciso di affrontare la partita in difficoltà apocalisse, e non abbiamo comunque avuto grossi problemi ad avanzare. Si tratta ad ogni modo solo della fase iniziale della campagna, e il feeling delle battaglie è nettamente migliorato grazie all’agilità del nuovo protagonista, dunque siamo molto fiduciosi. Altro cambiamento riguarda il platforming, che pare aumentato per dimostrare le capacità atletiche del nostro oscuro alter ego. Già il livello di partenza conteneva numerosi fasi platform, pali da aggirare e su cui saltare, e muri da scalare. Ci si muove con grande naturalezza in questi momenti, e sono intervallati continuamente da combattimenti contro alcuni nemici, quindi non spezzano l’azione.La vera, grande novità è rappresentata dall’introduzione di un sistema di loot molto simile a quello trovato nei giochi di ruolo. I nemici uccisi lasciano cadere armi e pezzi di armatura dalle statistiche variabili, che potenziano Morte sostanzialmente e cambiano il suo aspetto estetico. I drop sono molto frequenti, e ci è capitato di cambiare ben 3 armi pesanti nel giro di una decina di minuti. Stando a quanto detto dagli sviluppatori, gli oggetti ritrovabili durante la campagna saranno innumerevoli e varieranno sensibilmente le capacità di Morte, permettendo di svilupparlo come un poderoso guerriero o un abile mago. Per distinguere ulteriormente la scelta sono presenti anche due rami delle abilità, chiamati Harbinger e Necromancer, che permettono all’eroe di sviluppare tecniche di combattimento corpo a corpo o poteri arcani. Le skill da scegliere sono moltissime, ed è stato più volte precisato che un singolo completamento non basterà a sbloccarle tutte, affermazione che conferma la presenza di un new game+ una volta finita la campagna singleplayer. La dimostrazione si è conclusa con uno spettacolare combattimento contro una copia di Guerra evocata dal Crowfather, nettamente più ardua degli scontri affrontati fino a quel momento, ma più action rispetto ai brillanti duelli visti nel primo capitolo, ispirati non poco dalle avventure di Link. Confidiamo nel ritorno di battaglie nelle quali sarà necessario far lavorare le cervella, erano una caratteristica estremamente distintiva e ottimamente implementata in Darksiders dopotutto. Lasciamo per ultimo il comparto tecnico, nettamente migliorato nel dettaglio e nell’art direction, ma non perfettamente ottimizzato nella versione da noi provata, abbiamo infatti notato più di un preoccupante calo di frame rate durante la demo. Fortunatamente gli sviluppatori presenti ci hanno rassicurato, precisando che nella versione finale del gioco questi problemi sono stati completamente eliminati.

– Il solito brillante mix di elementi collaudati, con l’aggiunta di un sistema di loot

– Combattimenti più fluidi e veloci

– Promette grande longevità, complessità e cura nel dettaglio

Darksiders 2 è uno dei giochi che attendiamo con più trepidazione. Il brillante mix di elementi del sistema di gioco ha reso il primo capitolo un must have per tutti gli amanti degli action adventure, e in questo seguito Morte promette un’avventura migliorata su tutta la linea, con tanto di elementi gdr aggiunti al pacchetto. I ragazzi di Vigil hanno per le mani un potenziale capolavoro, speriamo che riescano a mantenere tutte le promesse fatte e a rispettare le aspettative dei fan.

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