Recensione

You Are Empty

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a cura di SAH

Per quanto possa apparire ambiguo il sottotitolo questo You Are Empty non è stato realizzato dalla Arcore Production bensì proprio da una software house russa che dimostra ancora una volta quanto lavoro svolgano gli sviluppatori dell’Europa nell’est nel settore videoludico. Il gioco era stato annunciato nel lontano 2004 per poi slittare mese dopo mese fino a scomparire del tutto dai radar della maggior parte dei giocatori facendo qualche rara comparsa tra le news di qualche rivista con una serie di nuove immagini. Dopo oltre tre anni di sviluppo ecco finalmente disponibile anche se acquistabile esclusivamente via digital delivery, scelta che dimostra quanto questo nuovo mercato sia in rapida ascesa.

La guerra non è finitaLa trama si ispira alle vicende neanche troppo remote della guerra fredda. La Russia teme un imminente attacco da parte degli Stati Uniti e in gran segreto si sta preparando alla battaglia creando dei prototipi di umanoidi in grado di confrontarsi con qualsiasi esercito. Tuttavia qualcosa va storto e dal laboratorio esce un misterioso gas che nel giro di poche ore contagerà tutta la popolazione di una cittadina russa che si trasformerà in terribili mostri spinti solo dal desiderio di uccidere. Il giocatore prenderà il controllo di un giovane soldato dell’esercito russo salvatosi al contagio essendo stato investito da una automobile. Tralasciando l’ovvio paradosso, il risveglio avviene all’interno di un ospedale, l’inizio di You Are Empty. Dopo aver verificato che tutti i tasti erano correttamente configurati per uno sparatutto ci si rende conto che all’interno dell’edificio sta avvenendo qualcosa di insolito. Corpi che cadono dalle finestre, strani rumori di fondo, inquietanti ombre.. niente di meglio di una chiave inglese per tutelarsi!

Una città da sterminareIl primo contatto con una forma di vita avviene dopo pochi eventi piuttosto malscriptati che nell’immaginario degli sviluppatori avrebbe dovuto terrorizzare il giocatore. I primi nemici saranno degli umani totalmente bendati (stile mummie) con un grosso apparecchio per i denti che emettono strani mugolii. Se non fosse che il gioco viene etichettato come fps survival horror troveremo questi buffi omuncoli quasi spassosi. Comunque i primi combattimenti mettono in luce due diversi aspetti del gioco: il pessimo sistema di localizzazione dei danni che si dimostra impreciso nei combattimenti corpo a corpo e pressochè inutile con l’utilizzo di armi da fuoco, dato che tre colpi alla testa equivalgono a tre colpi ad una gamba. Ok si tratta di esseri umani modificati geneticamente ma centinaia di film horror ci insegnano che con un colpo alla testa abbatti anche il più grosso bestione mutante. L’altro aspetto riguarda invece la presenza di un elevatissimo numero di bug: quando il giocatore viene colpito lo schermo diventa completamente rosso sangue per un paio di secondi impedendo al giocatore di replicare rapidamente e lasciandolo in balia degli attacchi nemici.

Per le strade di MoscaOltre al simpatico pazzo sdentato i modelli utilizzati per i nemici non riescono a superare i classici cliché di film da serie B: sono presenti ovviamente l’infermiere particolarmente procace ma dal viso sfigurato, i pompieri con tanto di accetta e l’uomo nero incappucciato. Il comportamento è sempre lo stesso, tentano un approccio diretto seguendo lo stesso percorso del giocatore. La situazione migliora solo quando si incontrano i primi nemici dotati di pistole e fucili ma anche in questo caso la loro immobilità li rendono facili bersagli. Tra i (pochi) aspetti positivi del gioco citiamo una buona ricostruzione degli ambienti, che riportano tabelle e numerose scritte in russo, le vie sono grigie come una fredda giornata moscovita e gli edifici sporchi abbastanza da far pensare ad una vera contaminazione. Beh con le note positive ci fermiamo qui e concludiamo la recensione affermando che il motore grafico si dimostra particolarmente pesante nonostante la povertà delle texture e presenta incompatibilità con la serie 8 della Nvidia. La campagna si articola in circa quindici missioni della durata di meno di mezzora l’una. Il gioco può essere portato a termine senza grossi problemi in appena sei ore di gioco. L’assenza di una qualsiasi modalità multiplayer non fa altro che minare ulteriormente il fattore longevità.

HARDWARE

P4 da 2,5 Ghz512 MB di RAMScheda Video da 128 MB che supporti i Pixel Shader 2.01,5 gb di spazio libero su disco

MULTIPLAYER

assente

– riproduzione accurata

– finisce presto

– non viene distribuito in Italia

– I.A. inesistente

– multiplayer inesistente

– divertimento inesistente

4.0

You Are Empty è un gioco vecchio uscito troppo tardi sul mercato e chiaramente tirato via. E’ difficile trovare un pregio nel lavoro svolto da Digital Spray e l’impossibilità di acquistarlo regolarmente nei negozi ma solo attraverso il digital delivery (e solo su www.gamersgate.com) lo rendono più che mai un titolo da evitare a tutti i costi.

Voto Recensione di You Are Empty - Recensione


4