Anteprima

Yoshi's Woolly World

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a cura di Aeffe87

Tra le storiche icone che hanno conquistato il cuore dell’utenza videoludica, Yoshi è senza dubbio tra quelle che più hanno avuto a che fare con l’aggettivo “artistico”. Complice il candore rassicurante del verde abitante del Mushroom Kingdom, l’azienda di Kyoto si è divertita col tempo a modellare scenari 2D che sembrano colorati a pennarello in Super Mario World 2, mondi di plastilina in Yoshi’s Story, modelli tridimensionali con sfumature chiaroscurate in Yoshi’s New Island. Di conseguenza, non stupisce poi tanto che l’annunciato episodio per Wii U con protagonista il fido compagno di Mario – non più star incontrastata di un’avventura su console fissa da ben due generazioni – non spezzi in alcun modo questo singolare fil rouge della meraviglia visiva. Durante la recente edizione della Milan Games Week abbiamo finalmente avuto modo di metter mano su Yoshi’s Woolly World, futura fatica a marchio Nintendo sviluppata dai ragazzi di Good-Feel, i quali hanno scelto d’immergere il simpatico protagonista linguacciuto in un mondo interamente intessuto tra i filamenti di lana. Operazione tutt’altro che inedita, poiché già utilizzata nell’apprezzato Kirby’s Epic Yarn, ma che è da subito risultata particolarmente consona alla poetica fondante l’universo Yoshi’s. Tra nodi saldamente stretti al passato del brand e altri più allentati a favore di qualche aggiunta sfiziosa, quelle che seguono sono, in buona sostanza, le nostre prime – e ancora ben lungi dall’esser definitive – impressioni sul titolo. Preparate l’uncinetto.

Un universo in lana merinoPresso lo stand Nintendo era possibile testare fino a tre stage, sia in modalità single player che in cooperativa. La prima considerazione, la più scontata eppur impossibile da omettere, vogliamo ribadirla fin da queste prime righe: Yoshi’s Woolly World è già in questa demo una gioia per gli occhi. Non che ci fossero dubbi, in quanto il trailer divulgato all’E3 di quest’anno si era già dimostrato sufficientemente esplicativo in tal senso. Vedere il motore grafico in azione dal vivo ha semplicemente confermato il nostro pensiero a riguardo; ciascun livello è uno splendido agglomerato di ricami dai colori accesi, dove il fil di lana va a intrecciarsi a maglie larghe per definire scenografie in primo piano, sfondi e oggetti di scena. L’intreccio lanino di ogni ambientazione è un elemento fondamentale non soltanto a livello cosmetico, ma, soprattutto, in termini di meccaniche. Il paffuto rettile con le scarpe potrà contare, al solito, sulla propria scia di uova maculate – nella demo mostrataci, avevano le fattezze di Huffin Puffins, vecchie conoscenze per chi è solito bazzicare i mondi di Yoshi – da poter scagliare nell’aere al fine di tracciare tragitti di nuvole transitabili, in uno stratagemma che ricorda lontanamente quanto già proposto nel sottovalutatissimo Yoshi Touch & Go per Nintendo DS. Ma, in un mondo fatto di lana, le uova non saranno la nostra unica risorsa: colpendo delle specifiche ceste di vimini, è infatti possibile raccogliere gomitoli colorati, anch’essi valide risorse offensive nonché indispensabili per la risoluzione di elementari puzzle ambientali. A tale riguardo, le location che abbiamo esplorato sono assolutamente vive e pulsanti, e si modificano letteralmente grazie all’interazione del giocatore con i lembi filamentosi che li compongono, per cui sciogliere i nodi che spuntano dal terreno con la propria lingua appiccicosa è operazione utile a svelare anfratti segreti, colpire alcuni rattoppi con il nostro arsenale gomitoloso crea tubi warp e piattaforme percorribili, e così via. Oltre a raccogliere gemme colorate – volte in qualche modo a sostituire le canoniche monetine dorate – snodare e riannodare i set a destra e a manca consente poi di scovare una quantità variabile di segreti e collezionabili, quali i soliti girasoli sorridenti e fino a tre rotolini di stoffa, la cui utilità resta per il momento ancora ignota. Non soltanto il level design gode di questo grazioso escamotage estetico, ma anche tutti i personaggi in scena fanno dell’ago e filo la propria ragion d’essere. Come da tradizione, Nintendo ha reclutato ancora una volta alcuni tra i mostriciattoli per antonomasia del Regno dei Funghi. Abbiamo incrociato Shy Guys, Nipper Plants e Koopa Troopas alati, tutti facilmente digeribili per rifornire il proprio armamentario, e inoltre Piranha Plants che, in modo assolutamente inedito, necessitano di esser intrappolate tra le fila dei nostri proiettili lanosi per poi essere eliminate con un classico balzo in testa. Oltre a questi, lo stesso Yoshi è un groviglio di tessuti in movimento, che non solo si amalgama perfettamente al contesto, ma riesce inoltre a modificare il proprio corpo a seconda del tipo d’azione da compiere, trasformando le gambe in batuffoli roteanti mentre corre e in un’elica filamentosa durante il suo tipico sgambettare a mezz’aria.

Trollosaurus RexAll’atto pratico, ci ha fatto piacere notare come il ritmo eccessivamente blando che caratterizzava il deludente Yoshi’s New Island sia stato qui accantonato a favore di un gameplay assai più veloce, molto più affine a quanto proposto dai capitoli SNES e N64 dello storico brand Nintendo. La ritmica vivace giova sicuramente alla modalità single player, la cui formula ci lascia però qualche dubbio in termini di possibile ripetitività dell’offerta nel lungo periodo, questione che, tuttavia, non possiamo dar per assodata dopo soltanto tre livelli esaminati. Ciò che invece possiamo già confermare è che la co-op per due giocatori di Yoshi’s Woolly World funziona piuttosto bene, ed è di certo un’aggiunta piacevole in grado di donare ulteriore brio all’insieme. Il multiplayer prevede il controllo di uno Yoshi verde da parte del primo giocatore tramite paddone Wii U, laddove il secondo prende il comando di un suo fratello rosso con l’ausilio di un Wiimote. Durante le sessioni completate in fiera ci siamo divertiti a collaborare con altri gamer per arrivare in fondo ai livelli già testati in singolo, laddove con “collaborazione” intendiamo soprattutto trolling totale. Rimbalzare in testa al proprio alleato e intralciarne il cammino qua e là fingendo indifferenza si rivela tentazione spesse volte allettante, a meno che non siate persone dall’integrità videoludica ineccepibile. L’istinto all’infamia è inoltre istigato dal software stesso, in quanto il sistema di gioco prevede in ogni momento la possibilità d’ingerire il proprio compagno d’avventura e renderlo batuffolo gigante. Chiaramente, sta al giocatore la scelta di come sfruttare tale meccanica, se come vantaggio, lanciando il secondo Yoshi verso piattaforme sopraelevate per fini di puzzle solving, o come semplice bischerata per farsi una sonora risata in compagnia. Non ci troviamo sicuramente di fronte ai momenti di frenetica follia donati, ad esempio, dalla cooperativa a quattro di New Super Mario Bros. U, ma non possiamo negare che quest’aggiunta al brand ci sia sembrata davvero gustosa, e siamo davvero curiosi di sapere in che misura sarà valorizzata nell’offerta finale.

– Comparto artistico sorprendente

– Co-op a due giocatori divertente e goliardica

– Solita cura maniacale made in Nintendo

Tre stage non bastano di certo per giudicare, ma questo nostro primo hands on ha messo in luce come Yoshi’s Woolly World abbia i muscoli necessari per risollevare il brand dal semi-capitombolo di New Island. Come da tradizione Nintendo, l’impressione è di trovarci di fronte a un platform tanto classico nella struttura quanto solido nel sistema di gioco, dove l’elemento lanino, lungi dall’essere bieco trucco visivo atto a celare carenze di tipo ludico, s’integra in modo assai convincente anche all’interno del gameplay. Rimane qualche dubbio sull’effettiva varietà dell’offerta, nonostante una cooperativa che, non possiamo negarlo, ci ha sorpreso e divertito. Il freddo dei primi mesi del 2015 è ormai alle porte, e Yoshi sembra davvero intenzionato a donar calore a giovani utenti e fan più attempati con il suo morbido manto di stoffa colorata.