Recensione

X2: La Minaccia

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a cura di Maxduro

Le simulazioni spaziali, negli ultimi anni, non si sono rivelate investimenti fruttuosi. Il trend negativo è iniziato con l’abbandono, da parte di grossi colossi come la EA e la Lucas, di progetti quali Wing Commander e dei simulatori spaziali “Star Wars oriented”. La definitiva caduta è avvenuta però quando persino titoli acclamatissimi come FreeSpace2 si sono rivelati incapaci di offrire un consistente ritorno economico. Recentemente sembrava che il trend si dovesse arrestare vista la coraggiosa decisione della Microsoft di produrre Freelancer che, però, pur supportato da una consistente storyline ed introducendo tutta una serie di novità in ambito di esplorazione e combattimenti, ha ricosso una accoglienza piuttosto tiepida da parte del grande pubblico. “X2 the Threat” prodotto da una piccola software house eurepea, la “Egosoft” si inserisce in questo non favorevolissimo contesto come l’ evoluzione e seguito di “X: Beyond the Frontier” raccogliendone l’eredità, insieme a quella dell’espansion pack “X-Tension”e riproponendo il tutto in una veste più curata e rifinita. X2 è un gioco estremamente ambizioso anche se costellato da tutta una serie di piccole imprecisioni e inaccortezze che emergono se si decide di giocarci intensamente e approfonditamente. X2 inoltre non è un gioco per tutti e richiede, soprattutto nella fase iniziale, una grande dose di pazienza e assidiuità che, sono certo, sono in grado di scoraggiare molti giocatori occasionali.

Si comincia maleHo deciso di dedicare una larga porzione di questa recensione all’aspetto in assoluto peggiore di questo gioco che, anche non incidendo direttamente sul gameplay (che analizziamo in seguito), mina profondamente il suo giudizio globale e rappresenta l’occasione per discutere una componente generale della realizzazione di un buon videogame. X2 ha una curva di apprendimento estremamente lenta e un interfaccia di gioco che definisco senza problemi masochistica. Sedetevi di fronte al monitor, imbracciate il manuale, armatevi di santa pazienza e prepartevi ad un’estenuante, oltre che noiosissima sessione di training che vi vedrà impegnati diverse ore (avete capito bene) prima di riuscire a padroneggiare decentemente gli innumerevoli comandi di X2 e prima di poter pensare lontanamente a cominciare a giocare. Il tutorial in questione è quanto di più malfatto mi sia capitato di vedere in un videogioco, rapportato soprattuto al fatto che, in un gioco come questo dovrebbe essere il motore trainante dei primi minuti. Al contrario è lento, incompleto (non vi vengono mostrati o spiegati tutti i comandi fondamentali) e soprattutto non localizza i tasti necessari per compiere una determinata azione….risultato dovete ricorrere continuamente al manuale o alla miriade di menù richiamabili su schermo, per ricordarvi quale tasto premere per aprire il portellone, aumentare al velocità della nave, o sparare un missile. Scordatevi il mouse e l’aiuto di un qualsivoglia menù contestuale, tutti i comandi devono essere impartiti tramite tastiera e perfino pilotare le vostre astronavi risulta più pratico attraverso le classiche quattro frecce direzionali.Come si può essere così sadici mi chiedo, per quale motivo non implementare uno o più menù contestuali per le principali funzioni della navicella ad esempio o la gestione delle telecamere? Tutto ciò resta insoluto e rappresenta una barriera, una dura scorza da penetrare per riuscire ad apprezzare ciò che di oggettivamente bello X2 è in grado di offrire a chi appunto non si lasci prendere dalla voglia di scagliare i due cd fuori dal balcone imprecando nei confronti del recensore che non avesse sottolineato questo punto.

Si continua meglioSopravvissuti alla fase iniziale, ci si può però immergere nello sconfinato universo di X2. Lo scopo del gioco è vastissimo e non c’è un vero plot da seguire se non quello che ci suggerisce la nostra fantasia o i nostri desideri. Possiamo dedicarci all’esplorazione dei numerosissimi sistemi stellari a nostra disposizione muovendoci dall’un all’altro attraverso i classici portali spazio-temporali. Possiamo dedicarci al trasporto e al commercio di beni, assalire e depredare altre navi, accettare missioni di trasporto di carichi particolari, scortare dignitari ovvero la più varia combinazione di tutte queste cose messe insieme. Nel frattempo dovremo preoccuparci di far sviluppare il nostro impero costruendo fabbriche agli angoli più distanti dell’universo, controllando immense navi da combattimento ed intere flotte di caccia stellari. Il tutto, inoltre, è collocato in un universo relativamente dinamico in cui le nostre azioni si ripercuotono considerevolmente su tutto ciò che ci circonda. Diventando più ricchi ad esempio finiremo per entrare nel mirino di loschi individui o di semplici predoni dello spazio, aumenteranno i costi delle merci potremo influenzare attivamente l’andamento dei mercati economici. La componente di managing e sviluppo è quella più riuscita del gioco ed è in grado di offrire varietà e sfida. Crescendo economicamente potremo acquistare una grande pletora di navi spaziali (o semplicemente rubarle in qualche spazioporto o abbattere il loro propietario) unitamente ad un gadgettario degno di un rispettoso gioco di ruolo. Armi varie, missili a ricerca, scudi, potenziamenti per la navigazione e tecnologia di ogni sorta rappresenteranno spesso la chiave per impossessarsi di un vascello o per resistere agli abbordaggi di malintenzionati fluttuanti. X2 dunque offre anche una componente action che si espleta durante gli scontri con astronavi nemiche o gli spostamenti attraverso i vari quadranti di una certa zona, necessari per il reperimento di risorse o l’arruoloamento momentaneo di una spaseship da guerra.

Il diavolo fa le pentole…Purtroppo, come ho accennato nell’introduzione, il gioco è cosparso di piccoli- grandi difetti che appaiono coerenti con l’entità e l’importanza della casa produttrice. In alcuni casi si tratta di lacune veniali, altre volte di poca cura dei dettagli e si percepisce l’assenza di una fase di tuning fine del gameplay soprattutto in relazione alla componente commerciale.Difetti veniali sono la presenza di un bug in fase di salvataggio (certo correggibile con una patch) oppure l’assenza di una fisica realistica e dunque scarsa inerzia delle navi e scarsa sensazione d’esserci. Difetti più gravi sono rappresentati da uno sbilanciamento del motore che gestisce il trading, dunque alcuni beni (vedi power cells) sono più proficui di altri da produrre e commercializzare indirizzando il giocatore verso scelte semi obbligate. Ancora, sbilanciato è il rapporto, costo degli upgrade (necessari!) e tempo che ci vuole a guadagnare cifre ragionevoli. Questo elemento soprattutto nelle fasi iniziali di gioco si fa sentire molto, costringendo il giocatore ad interminabili andirivieni all’interno di un settore per raggranellare cifre appena sufficenti ad acquistare pochi indispensabili upgrade per la propria nave.Ben presto anche la dinamica degli scontri si fa frustrante vista una scarsa AI degli avversari. Questi ultimi non mettono in opera vere strategie di combattimento, ma sembrano piuttosto volteggiare caoticamente in cerca di bersagli. Complice come accennavo un controllo alquanto macchinoso della navicella e l’impossibilità di fissare un bersaglio nel proprio mirino, ben presto si affiderà alle torrette automatiche o ai missili a ricerca il compito di abbattere i nostri avversari.

Bello da vedereX2 offre una grafica veramente ben fatta che fa largo utilizzo di effetti quali bump mupping, illuminazione dinamica e particelle. Ogni settore nel quale ci troveremo ad agire è splendidamente disegnato e caratterizzato così come lo sono le sei razze aliene con cui andremo ad interagire. Anche il design delle navi ed in generale la fantasia costruttiva delle strutture è appagante e denota una notevole cura in fase di sviluppo grafico. Un po’ sotto tono invece il design dei personaggi e soprattutto le scene di intermezzo che di volta in volta si inseriscono nella storia per conferire un filo conduttore alle vostre missioni. Le animazioni dei personaggi sono scadenti così come i dialoghi piuttosto ingenui, fortunatamente c’è il tasto Esc.Audio decisamente nella media, onesto il parlato mentre sufficenti i vari effetti di spari e esplosioni, piuttosto latitante la colonna sonora.

– Immersività

– Ambientazione

– Lentissima learnig curve

– Pieno di piccoli difetti

8.0

X2 si qualifica decisamente come un simulatore spaziale di commercio che ammicca all’azione, senza però eccellere in nessuno di questi due aspetti. La componente di trading e development è la più marcata mentre quella action ne rappresenta una poco riuscita propaggine.

Resta d’altro canto un gioco immenso, graficamente ben fatto e dagli svariati approcci possibili che seleziona duramente il gicatore ma che si può rivelare per i più perseveranti foriero di ore di immersivo e coinvolgente divertimento.

Voto Recensione di X2: La Minaccia - Recensione


8