Anteprima

World of Warplanes

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a cura di Ctekcop

Quando si dice che i free to play sono una realtà ormai non più ignorabile è impossibile non citare Wargaming.net. La compagnia russa ha infatti riscosso un grandissimo successo, sia di utenti che di critica, con il suo pseudo simulatore di carri armati ambientato nella seconda guerra mondiale World of Tanks dimostrando che è possibile creare esperienze ludiche piacevoli e al tempo stesso incassare una quantità esagerata di soldi grazie a microtransazioni e account premium senza scontentare l’utenza.

Ora è giunta l’ora di spostare la guerra nei cieli con World of Warplanes che abbiamo avuto la fortuna di provare durante l’attuale stato di beta chiusa.
Family feeling
Chi ha già giocato a World of Tanks si scopre immediatamente a casa in questo nuovo titolo, grazie ad un’interfaccia dei menù decisamente simile a quest’ultimo. Ancora una volta è possibile lanciarsi rapidamente in battaglia semplicemente cliccando sul tasto battle. Al momento attuale in questa beta è possibile prendere parte a match di allenamento contro i bot oppure tuffarsi a capofitto nei cieli online in epici scontri multigiocatore dove due squadre si sfidano a colpi di mitragliatrice e virate Immelman.
Lo scopo del gioco è sempre quello di eliminare tutti i velivoli nemici oppure, vista la mancanza di punti di controllo o basi nemiche da conquistare come nel “fratellone” dedicato ai carri, spostare a proprio favore la barra di superiorità eliminando un certo numero di strutture nemiche dislocate sulla mappa. Se dopo quindici minuti lo scontro non si è ancora risolto vince automaticamente la squadra che è riuscita a crearsi un vantaggio. Si intravedono altre modalità di allenamento, probabilmente dei tutorial, ma nel momento in cui stiamo scrivendo non sono ancora accessibili.
Per quel che riguarda gli aeromobili a disposizione in World of Warplanes bisogna ammettere che, nonostante ne siano disponibili un discreto quantitativo, mancano alcuni tra i modelli più iconici e affascinanti. Senza dubbio gli sviluppatori sono duramente al lavoro per ripdrodurli e implementarli; il paragone con la quantità di carri armati disponibili in World of Tanks è infatti ora impietoso, ma è doveroso considerare che pure quest’ultimo ha visto un aumento graduale dei mezzi a disposizione. Non manca un sistema di upgrade dei componenti, come mitragliatrici o motori, del tutto similare a quello già ammirato nella precedente creazione di Wargaming.net. Da notare, e apprezzare, come sia disponibile un sistema di preset storicamente verosimili, utili a non disorientare i videogiocatori meno pratici, ma al tempo stesso i più smaliziati possano sbizzarrirsi personalizzando i mezzi nel dettaglio. Disponibili anche delle piacevoli livree anch’esse storicamente verosimili: alcune di queste saranno esclusivamente ottenibili mediamente microtransazioni mentre altre saranno assegnate come premio solo dopo aver ottenuto validi risultati in combattimento.
Durante le prime battute si ha l’impressione di procedere rapidamente all’interno dell’albero tecnologico così da sbloccare in poche ore i primi nuovi aeroplani. Questa sensazione di progresso probabilmente scema dopo i primi tier, incentivando fortemente all’acquisto di un account premium. Permane il sistema economico basato su crediti, esperienza e gold. I primi due da guadagnare giocando, l’ultimo letteralmente da comprare e con sostanzialmente le stesse funzioni già viste in World of Tanks.
World of engines
Tecnicamente parlando World of Warplanes si presenta bene, anche se non si può non ammettere che probabilmente qualcosa è stato sacrificato in favore della fruibilità anche su PC non particolarmente potenti. Scatta automatico il paragone con quello che sarà il suo concorrente principale ovvero War Thunder. Gli aerei sono anche qui encomiabili ma per il resto, a parte forse la qualità dell’acqua superiore e qualche effetto volumetrico come quello del fumo, non impressiona più di tanto, sopratutto a causa di qualche texture del terreno non proprio eccezionale. L’impressione complessiva, specialmente se a quote elevate, è comunque gradevole. Convincente anche la varietà delle poche mappe al momento disponibili con ambientazioni marittime, desertiche o più forestali. Da apprezzare la possibilità di scelta tra tre diverse interfacce in-game più o meno invasive.
Il matchmaking sembra già a buon punto, nonostante (o forse proprio per) la scarsità di giocatori, capace di farci partecipare senza lunghe attese a sessioni assieme ad aerei di tier limitrofi.
Assolutamente encomiabile lo sforzo riposto nei sistemi di controllo. Non solo si possono usare joypad e joystick, il quale subirà una nuova revisione nelle prossime build, ma si può scegliere tra due diversi sistemi di controllo che sfruttano la combo mouse e tastiera, uno più preciso l’altro più immediato, o addirittura utilizzarne un terzo progettato per sfruttare esclusivamente la tastiera venendo incontro praticamente a tutti, anche a chi magari con un portatile non ha a disposizione un mouse.
Il motore fisico sacrifica anch’esso qualcosa in termini di verosimiglianza sull’altare della spettacolarità. Attenzione però: nelle ultime build sono stati compiuti diversi cambiamenti in direzione di un maggiore realismo e probabilmente ancora ce ne saranno prima di una release definitiva. 
Insomma, non fosse ancora chiaro, World of Warplanes è ancora in divenire e in piena fase di sviluppo. Impossibile scegliere un dominatore dei cieli tra lui e la concorrenza ora come ora; l’augurio che possiamo farci è sperare che si valido quanto sembra.

– Accessibile a tutti

– Gli aerei della seconda guerra mondiale

– Chi ama World of Tanks amerà anche questo

Possiamo tranquillamente affermare che World of Warplanes sarà senza il minimo dubbio un gioco da provare assolutamente non appena sarà disponbile la beta pubblica. Sin da ora, nonostante qualche mancanza tecnico-contenutistica a cui gli sviluppatori stanno lavorando incessantemente, si presenta come un videogioco godibile e divertente.