Recensione

Winning Eleven 9

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a cura di Alexd3

Dall’ormai lontano 1995, di anno in anno, la nostra cara Konami ci sforna un nuovo capitolo della serie calcistica più seguita al mondo. Quest’anno siamo arrivati alla nona edizione di Winning Eleven escludendo tutti i vari aggiornamenti di metà stagione come i Final Evolution, gli International e l’ultimo nato Liveware Evolution. Ma quest’anno cosa avrà combinato Konami? Si sarà adagiata sugli allori o si sarà data veramente da fare? Andiamo a vedere…

Il re è tornato!Una volta inserito il DVD nella nostra cara console e aver gustato per bene la nuove e bella introduzione arriviamo al menù principale: subito saltano all’occhio due nuove opzioni; la prima è quella che permette il gioco on line, per altro già confermato anche per la versione PS2 di Pro Evolution Soccer 5, e l’altra è la Nippon Challenge, nuova e simpatica modalità in cui si dovrà guidare la nazionale Nipponica alla qualificazione per i mondiali del 2006. Senza alcun dubbio questa modalità risulta molto carina e piacevole, è possibile anche selezionare i convocati di partita in partita, ma sicuramente se avessimo potuta affrontarla con una nazionale a scelta sarebbe stata molto più piacevole anche per i giocatori di tutto il mondo che avrebbero potuto selezionare a piacimento la loro nazionale preferita. Oltre questo nulla risulta cambiato: sono presenti le solite coppe, le varie leghe e l’immortale Master League. Iniziando una partita noteremo che il menù di selezione dei team è stato cambiato: ora le squadre sono divise in due sezioni, nazionali e club, che a loro volta vengono suddivise in parti di continenti e nazioni. Il numero di squadre rimane sostanzialmente invariato ma c’è da segnalare l’inserimento di alcuni nuovi team che però ne hanno sostituiti altri. Le schermate di gioco, come da sempre, sono incomprensibili dato che sono tutte localizzate unicamente in Giapponese. Comunque questo non dovrebbe essere un grosso problema per chi gioca a winning eleven da anni in quanto quasi tutte sono rimaste praticamente invariate. A livello di tatticismo sono stati aggiunti numerosi schemi di gioco ed in più sono stati inseriti due nuovi ruoli ovvero wingback (il terzino alla Zambrotta) e la seconda punta.

Scendiamo in campoFischio d’inizio, si comincia. Fin da subito si nota che la velocità di gioco è stata nettamente abbassata rispetto a WE8 o PES4. Inizialmente il controllo dei giocatori risulta ostico e impreciso, data la sua lentezza. Ma vi assicuro che questa è solo una prima impressione. Dopo poche partite assumerete già meglio il controllo e tutte le azioni diverranno spettacolari. Il sistema di gioco è stato reso nettamente più realistico, le azioni si sviluppano in modo più lento e ragionato, i dribbling sono più difficili da effettuare ma allo stesso tempo daranno anche più soddisfazione. La CPU è sicuramente migliorata, marca con molta più attenzione e difficilmente commette gravi errori. In più tenta di sfruttare le caratteristiche dei singoli giocatori: ad esempio giocando contro il Milan potrete osservare i lanci lunghi di Pirlo oppure contro il Barcellona le spettacolari giocate di Ronaldinho. Le animazioni di base sono rimaste le stesse ma comunque ne sono state aggiunte tantissime: prima di tutto i giocatori non sembrano più andare a braccetto nei contrasti corpo a corpo ma combattono davvero per la conquista del pallone. I calciatori non si bloccheranno con la palla al piede appena tenterete di girarvi nella direzione opposta bensì rallenteranno prima per poi girarsi. In più sono state nettamente migliorate le giocate aeree: Sia i colpi di testa che i tiri al volo adesso saranno molto più utili e belli da vedere, vi assicuro che i giocatori riescono ad effettuare tiri al volo o mezze sforbiciate fantastiche senza troppo problemi. Anche i tiri da fuori area hanno subito miglioramenti: fino a WE8 si segnava tantissimo e dal limite dell’area ma era praticamente impossibile segnare tipo dai trenta metri; adesso non è più così: i giocatori dotati di buona potenza e precisione di tiro potranno essere micidiali anche dalla distanza con tiri che si andranno a stampare sotto al sette. Passiamo al capitolo calci piazzati: realizzare punizioni è diventato più facile che nell’otto, si riesce a segnare da quasi tutte le distanze scegliendo il giusto battitore. Invece per quanto riguarda le battute a due c’è da dire che queste sono diventate abbastanza inutili dalla lunghe mentre risultano ottimali dal limite dell’area. Anche dalla bandierina ora è più semplice segnare: nell’ultimo capitolo era rasissimo il gol da calcio d’angolo mentre ora, calibrando per bene la battuta, la percentuale di riuscita del calcio d’angolo è molto più alta. Davvero bella l’animazione della battuta e c’è da segnalare che l’angolo di visuale è stata leggermente incrementata permettendo di poter crossare anche quasi fino alla metà campo (anche se non so chi sia il pazzo che lo possa fare) con la giusta dose di effetto e potenza.

Novità più o meno significative:Nel gioco sono state inserite alcune novità (neppure troppe in fin dei conti) davvero simpatiche e che comunque portano al completamento del gioco ma comunque c’è da considerare la mancanza di alcuni veri miglioramenti. I giocatori potranno indossare la maglia sia dentro che fuori dai calzoncini, si può effettuare il flip-flap di Ronaldinho, sono presenti i campi innevati (ma non nevica mai!) ma comunque ci ritroviamo ancora con i soliti problemi: non tutte le squadre hanno le licenze, i fuori gioco non sono dei migliori, la telecronaca, anche se jappo, si sente che è sempre uguale (e questo porta a pensare che sarà lo stesso anche per PES5). L’editor è stato notevolmente migliorato rendendo quasi perfetta sia la realizzazione dei completino di gioco che quella dei calciatori. In conclusione la cara Konami ci ha regalato un grandissimo gioco, a suo volta indubbiamente il migliore che però non risulta portare sostanziali novità da farci gridare al miracolo.

E tecnicamente?La grafica di gioco è ottima: la qualità risulta essere la stessa del precedente capitolo durante la partita: sia i campi che la fisica dei giocatori è rimasta immutata. Invece durante le scene d’intermezzo (ingresso in campo, premiazioni, sostituzioni ecc.) si nota un leggero miglioramento che rende molto somiglianti i giocatori alla realtà. Le note più positive arrivano dalle animazioni dei giocatori che ora risultano più fluide e attive inoltre ne sono state aggiunte di nuove che completano i movimenti dei calciatori. I tiri al volo, i colpi di testa e anche i tiri dalla lunga risultano molto più belli da vedere e alcuni sfiorano anche la spettacolarità. Anche il motore grafico è stato potenziato in quanto i rallentamenti che affliggevano WE8 sono stati completamente eliminati riuscendo a rendere sempre fluida l’azione di gioco anche nelle situazioni più concitate. Capitolo pubblico: durante la partita gli spettatori sono rimasti orribili omini in 2D mentre, almeno durante le scene d’intermezzo, è possibile osservarli esultare in 3D il che risulta molto grazioso, e, soprattutto, fa ben sperare nel prossimo capitolo.Acusticamente il gioco rimane invariato: oramai Kabira non fa più l’effetto di una volta, ovviamente non capisco il Giapponese ma ad occhio e croce, si può ben capire che le frasi, tranne 2 o 3, sono rimaste invariate. L’unica differenza che ho notato riguarda il pubblico: se prima era indifferente alle giocate spettacolari adesso, quando ai giocatori riusciranno bei dribbling, gli spettatori alzeranno il loro tono di voce, quasi come se stessero acclamando quella giocata.

Longevità:Il gioco è il più longevo della serie: basta dire on-line! E già; se prima WE risultava uno dei giochi più longevi grazie alle varie coppe da vincere e la lunghissima modalità Master League ora a questo ci sono da aggiungere la simpatica modalità Nippon Challenge e la modalità on-line che farà diventare il gioco praticamente interminabile.

– Grafica d’intermezzo e animazioni migliarate

– Massima simulazione in commercio

– Infinito, soprattutto ora che c’è l’on-line

– GIocabilità stupenda

– Konami si è adagiata sugli allori

– Qualità della grafica di gioco invariata

– Troppe poche innovazioni, attendiamo la nuova generazione…

9.0

In conclusione Winning Eleven 9 risulta sicuramente il miglior episodio della serie ma non quello che ha portato maggior evoluzione. Sinceramente mi aspettavo alcune cose in più: le delusioni più grandi le ho avute dal fatto che non sono state aggiunte molte licenze e che tecnicamente il gioco è rimasto sostanzialmente sui medesimi livelli del precedente episodio.

Della giocabilità invece non ci si può lamentare in quanto risulta ottima anche se con una curva d’apprendimento più lenta rispetto ai precedenti capitoli.

Dal punto di vista della longevità potete stare tranquilli dal momento che il gioco vi durerà per sempre, o almeno finche non uscirà il capitolo per le console next generation che spero porterà grandi innovazioni. Sfortunatamente Konami non ha indubbiamente rivali e questo porta i produttori ad adagiarsi sugli allori. WE9 è sicuramente da acquistare e le critiche non vanno al gioco, in quanto stupendo, ma ai produttori che se si fossero impegnati un po’ di più l’avrebbero potuto rendere davvero una pietra miliare.

Voto Recensione di Winning Eleven 9 - Recensione


9