Recensione

Western Heroes

Avatar

a cura di FireZdragon

Fonte di ispirazione per molti film e libri, il vecchio West da qualche anno sta vivendo una seconda giovinezza anche sulle nostre console. Con Call of Juarez di Ubisoft e Red Dead Redemption di Rockstar il vecchio clima da sparatorie e scazzottate nei saloon è tornato a far sognare i videogiocatori di tutte le età. Questa volta a riportare in auge il lontano ovest sono Neko Entertainment e BigBen Interactive con un classico sparatutto su binari, edito esclusivamente per Nintendo Wii.

Due Fucili e due pistoleSiamo nel 1878, il malvagio professor Molina ha ideato una potentissima bomba, chiamata “Doomshell”, capace di radere al suolo interi paesi in pochi secondi, ed il nostro compito sarà quello di fermare la sua scalata al potere e sventare la minaccia. All’inizio dell’avventura potremo decidere quale dei quattro personaggi disponibili interpretare: la pistolera Chava, dotata di rivoltella; il graduato nordista Jake con una precisa sei colpi; il massiccio indiano Qatelaga con il suo potente canne mozze e Jesse, cowboy armato di fucile Winchester. Inutile crucciarsi troppo sulla scelta, dato che la nostra decisione non influirà in alcun modo sul gameplay. Tutti e quattro i protagonisti avranno a disposizione la stessa quantità di munizioni, lo stesso tempo di ricarica e la stessa letalità nei colpi sparati, l’unica differenza risiederà nella forma e nel colore del mirino, particolare completamente inutile durante le sessioni in solitario. Il primo livello ci vedrà lanciati all’inseguimento del treno di Molina a bordo di una diligenza trainata da due bianchi destrieri. In breve tempo inizieranno a comparire da ogni dove gli scagnozzi del nostro perfido antagonista, spunteranno da dietro i vagoni, in cima alle carrozze e ci inseguiranno addirittura a bordo di rapidissimi cavalli, quantomeno più veloci sia della nostra carrozza, sia del treno che stiamo inseguendo. Il gameplay è basilare, puntare il nostro WiiMote verso lo schermo, prendere la mira e fare fuori i pistoleri nemici prima che questi aprano il fuoco. Quando un avversario starà per colpirci apparirà un’icona di forma circolare che ci avviserà dell’imminente pericolo e, se non saremo abbastanza veloci da eliminare la minaccia, verremo feriti perdendo parte della nostra barra energetica, posizionata nella parte inferiore dello schermo. Invece di recuperare energia gradualmente, come spesso avviene in questi casi, ci sarà richiesto di trovare alcuni bonus speciali a forma di croce sparsi per i livelli che ci risaneranno parte dei danni subiti. Oltre alle cure sono presenti utili bombe capaci di eliminare tutti gli avversari presenti a schermo con un solo colpo, un bonus in grado di attivare per pochi secondi una sorta di bullet time ed un devastante attacco speciale che trasformerà il nostro fucile in un mitragliatore: peccato che la sua durata sia talmente scarsa da permettere di colpire solo pochi avversari prima che l’effetto svanisca. La campagna principale scorre veloce, tra canyon infestati, città fantasma e vecchi villaggi indiani, tutti i cliché del vecchio West vengono riproposti in maniera fedele, rinnovati saltuariamente dalle invenzioni del professor Molina. Macchine volanti, carri a vapore e costruzione in chiaro stile steampunk porteranno con sè variazioni nel gameplay e richiederanno al giocatore di colpire punti precisi per far crollare gli edifici e poter proseguire nei livelli. Ambientazioni che purtroppo si esauriscono veramente troppo in fretta, permettendo a qualsiasi giocatore di portare a termine tutta la storia in poco meno di un’ora e mezza, decisamente troppo poco per un titolo venduto comunque a prezzo pieno.

Ci ho messo di più ad andare a prendere il gioco che a finirloPer cercare di ovviare alla brevità dell’avventura Neko Entertainment ha introdotto alcune modalità extra in grado di garantire qualche ulteriore minuto di svago. Sarà possibile rigiocare i livelli superati sia in modalità competitiva sia in cooperativa, facendo attenzione a sparare ai bersagli del colore corrispondente a quello del nostro mirino, o intraprendere sessioni di gioco con il tiro al piattello. Scelta una fra le cinque ambientazioni, bottiglie, piatti e botti inizieranno a volare attraverso lo schermo: il nostro compito, ovviamente, sarà quello di colpirle prima che queste cadano a terra. Il divertimento durerà giusto qualche minuto, presto seguito dalla noia conseguente all’affollamento della schermata di oggetti da colpire. L’assoluta mancanza di un livello di sfida adeguato non supporta minimamente la rigiocabilità, dato che già durante la prima sessione di gioco non sarà difficile raggiungere buoni risultati.

Oggi mi vesto con un barileLe ambientazioni di Western Heroes godono di una buona varietà, così come sono varie le situazioni che affronteremo durante la storia. Dalla diligenza, a bordo di canoe per rapide e torrenti o in sella ad un cavallo, potremo godere di diversi paesaggi, sempre che il nostro sguardo non venga distolto dalla pochezza dei poligoni utilizzati per gli elementi scenici, o dalle texture piatte spalmate qua e la su edifici e superfici. Lo stesso discorso vale per i protagonisti ed i modelli dei nemici: se da un punto di vista strutturale questi sono sufficienti e si presentano con una discreta varietà, le ombre applicate a essi e il cel shading utilizzato per i contorni ne vanno a rovinare completamente l’aspetto generale. Insensate inoltre le scene di intermezzo tra una sessione di gioco e l’altra, che alla lunga vanno a spezzare inutilmente l’azione ricordandoci peraltro che siamo sempre in quattro ad andare in giro armati fino ai denti ma che a sparare siamo sempre e solo noi.

Il vero punto di forza… non è il giocoIl vero punto di forza di Western Heroes risiede nella periferica venduta in bundle insieme al titolo. Nella confezione del gioco trova infatti spazio una fedele riproduzione in plastica del fucile Winchester. Dal peso indubbiamente importante, l’arma si presenta divisa in due tronconi principali. La canna fa da sede per il Wiimote enon ha funzioni particolari se non quella di guscio protettivo Ben più importante il calcio: qui si trova il grilletto (collegato al pulsante Z del WiiMote) e la superba leva di ricarica che, come suggerisce il nome stesso, verrà utilizzata durante le partite per rigenerare in velocità le nostre munizioni. Questa buona riproduzione dell’arma, la quale fece furore nel vecchio West, quando imbracciata porta ad immedesimarsi in maniera ottimale nel titolo ed è compatibile inoltre con tutti gli altri sparatutto che presenziano su Nintendo Wii. La colorazione classica in legno e acciaio presenta volutamente scalfitture e sfregi atti a ricalcare l’usura e l’età del fucile. Semplice da montare ed efficace da utilizzare, questa periferica rappresenta il vero pezzo di valore dell’intero pacchetto.

– La periferica in bundle è ottima

– Buona varietà di ambientazioni

– Giocabile in quattro

– Longevità insufficiente

– Nessuna differenza tra i protagonisti

– Modalità alternative superflue

– Livello di sfida troppo basso

5.0

Western Heroes delude sotto molto aspetti, primo su tutti una longevità assolutamente insufficiente. La storia di fondo è appena accennata e non mette in risalto a dovere i protagonisti, i quali rimarranno per tutta l’avventura degli anonimi pistoleri senza mai riuscire ad entrare nel cuore dei giocatori. Nota di merito invece per la periferica, decisamente ben fatta e curata nei dettagli, funzionale e comoda: saprà regalare sicuramente qualche gioia agli appassionati del vecchio West, non resta che aspettare un titolo all’altezza per poterla utilizzare al meglio.

Voto Recensione di Western Heroes - Recensione


5