Recensione

War on Terror

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a cura di DarthRevan

11 settembre 2001: data che verrà ricordata a lungo come l’inizio di una guerra ancora in corso tra mondo occidentale e mondo musulmano. Il crollo delle Twin Towers ha rappresentato il punto di partenza per libri e film di vario genere che raccontano quei drammatici fatti sotto vari punti di vista. Ma non solo, anche i videogiochi ne hanno tratto ispirazione. Del 2002 è infatti Generals, videogioco della serie Command & Conquer che immagina un conflitto in un vicino futuro tra Stati Uniti, Cina e terrorismo organizzato (Esercito di Liberazione Globale). Proprio Generals, a sua volta, ha evidentemente ispirato i ragazzi di Digital Reality per la creazione del loro RTS War on Terror.

Il mondo in guerraFortunatamente in questo caso “trarre ispirazione” non ha il significato di significato “copiare”; l’unico punto di contatto con lo strategico di EA è l’ambientazione, che vede contrapporsi le stesse tre fazioni presentate sotto spoglie non troppo diverse. Senza ulteriori giochi di parole, la trama in breve vede le World Forces, una divisione militare antiterrorismo delle Nazioni Unite costituita dopo l’11 Settembre, in guerra aperta contro l’Ordine, un’organizzazione terroristica islamica; ma mentre la Cina si accinge a firmare il trattato che l’avrebbe ammessa nella World Forces, arriva la Corea a creare scompiglio. Le tre campagne, quindi, si intrecciano tra loro, per raccontare la stessa storia sotto ottiche diverse.

Pianificazione della missioneDiamo inizio alla nostra campagna. Questa è introdotta da un filmato, realizzato da una sequenza di disegni che fanno da sottofondo ad una storia narrata. Il doppiaggio del narratore è ben realizzato: tono di voce ineccepibile, è evidente l’accento cinese o arabo per le presentazioni, sempre in inglese, delle rispettive campagne. Prima delle missioni avremo a che fare con un cosiddetto “briefing”, nel quale entriamo in comunicazione radio con le nostre forze e apprendiamo dal generale gli obiettivi. Questi si dividono in obiettivi principali, secondari e nascosti. Se completare quello principale è indispensabile per progredire nel gioco, ultimare anche quelli secondari aiuterà in futuro grazie ad un maggior numero di punti missione da spendere. Con i punti missione sarà possibile, subito dopo il briefing, acquistare le unità che andranno a formare il nostro piccolo esercito: di conseguenza, più punti missione si possiedono, maggiore è il numero e la potenza delle unità reclutabili.

Volete la guerra?Arriviamo quindi nel cuore dell’azione; la prima cosa che salta agli occhi è la discreta veste grafica con la quale è stato realizzato il campo di battaglia. Il motore tridimensionale ci permette di zoomare da una visuale a volo d’uccello fino ad arrivare accanto ai nostri soldati, che, prevedibilmente, si assomigliano tutti. Fatta eccezione per questo particolare possiamo dire che il dettaglio è buono, in linea con le ultime realizzazioni del genere. Anomalo è il modo in cui gli edifici vengono rasi al suolo: da uno stato di perfezione architettonica passano a quello di cumulo di macerie, “risucchiati” inverosimilmente dal terreno sottostante. Il contatto tra i corpi è invece ben simulato: in momenti di rara follia, radevo al suolo (inutilmente, lo ammetto) intere strade con soldati a bordo di ruspe e betoniere, le quali si facevano largo demolendo alberi e scansando veicoli, il tutto reso in maniera realistica.Sonoro senza infamia e senza lode: musiche appropriate, doppiaggio molto buono. Gli effetti sonori sono forse un po’ troppo uguali tra loro: talvolta è difficile distinguere, per esempio, gli spari della pistola di un medico da quelli del fucile da cecchino.

E guerra sia!Vediamo finalmente cosa succede una volta al comando del nostro manipolo di soldati. Notiamo che ogni unità, delle molte disponibili per ciascun esercito, ha delle caratteristiche tecniche facilmente consultabili, grazie alle quali elaborare al meglio le strategie. Quasi come in un gioco di ruolo infatti troviamo un grafico con scale da 1 a 10 che esprimono l’efficacia del colpo contro soldati, veicoli e aerei, e la capacità difensiva contro queste stesse unità. Tutte o quasi le truppe hanno poi delle particolari abilità, particolarmente utili ai fini strategici: esse vanno dalla cura dei soldati (medico), al piazzamento e rilevamento di mine, all’incitamento dei commilitoni per ottenere maggior rendimento. E, per concludere con gli omaggi ai GdR, i nostri possono salire di livello accumulando punti esperienza con la distruzione dei nemici. Esistono poi gli immancabili eroi, due per ogni fazione in lotta; eroi “umani”, che possono realmente segnare il confine tra vittoria e sconfitta, ma che non dureranno troppo se mandati allo sbaraglio contro l’armata nemica. Il controllo delle unità è però difficoltoso, a causa di un interfaccia eccessivamente scarna. Quei pochi comandi disponibili sono difficili da attuare: ancora non sono riuscito a capire come lanciare tracciatori di movimento sfruttando l’apposita unità! Per il resto, oltre a controllare gli atteggiamenti delle truppe – difensivo, offensivo e “di soppiatto” – c’è poco da fare. Non un modo per selezionare solo le unità di un certo tipo, non un modo per fare la guardia ad un unità indifesa, nemmeno la possibilità di impostare un itinerario a tappe. Sono comandi che credo ormai facciano parte del DNA degli strategici, ma in WoT non sono presenti. Ma torniamo alla nostra missione. Completando i diversi obiettivi previsti dallo scenario – almeno tre principali e molti altri secondari – avremo diritto a scegliere dei rinforzi per proseguire la battaglia, a patto di possedere una zona di atterraggio. Queste sono contrassegnate da una bandierina, e per conquistarle bisogna fare piazza pulita di nemici in tutta l’area circostante. Non sottovalutate gli avversari: l’intelligenza artificiale non scherza affatto, e sarà difficile essere aggrediti dai soliti quattro soldati sperduti mandati in pasto alla vostra armata colossale. Gli attacchi nemici sono eseguiti con criterio e sfruttando coordinazione di fanteria, veicoli e aerei. Quando un unità importante, ad esempio un elicottero, sta per essere distrutta, batterà in ritirata per tornare tempo dopo completamente riparata. I carri armati non si fermeranno davanti ai soldati, ma li schiacceranno senza pietà alcuna. Se avete un unità importante, da salvaguardare, quella sarà la priorità dei vostri rivali. Insomma, il nemico, chiunque sia, non vi lascerà certo vincere in tutta tranquillità. Da segnalare però un bug piuttosto scomodo, che si spera verrà corretto in seguito, per il quale i soldati travolti dai veicoli nemici si trasformano in manichini semitrasparenti, dalla piena salute ma del tutto immobili.Arriviamo quindi alla conclusione della missione. Il generale si complimenterà con noi per l’ottimo lavoro svolto, e verremo, se opportuno, fregiati di una medaglia al valore. Poi, con un click, ci prepareremo ad affrontare lo scenario seguente.

HARDWARE

Configurazione Minima: Pentium da 2 Ghz o equivalente Athlon; 512mb di RAM; scheda video da 64mb compatibile con DirectX 9.0c; scheda audio compatibile con DirectX 9.0c; connessione a Internet (solo per il multiplayer); 4gb di spazio libero su hard diskConfigurazione consigliata: Pentium da 3 Ghz o equivalente Athlon; 1,5gb di RAM; scheda video compatibile con DirectX 9.0c da 256mb; scheda audio compatibile con DirectX 9.0c

MULTIPLAYER

La mancanza (sigh!) della modalità schermaglia viene compensata da una marea di divertenti modalità multiplayer online. DEATHMATCH: eliminare i nemici. Tutti. CONQUER: conquista i punti strategici nella mappa prima del nemico. CAPTURE THE FLAG: conquista la bandiera nemica e riportala alla base. STEAL THE FLAG: una sola bandiera, da catturare prima del nemico. KING OF THE HILL: difendi una zona per un certo tempo prestabilito.

– Unità varie e ben caratterizzate

– Strategia in primissimo piano

– Multiplayer ricco di modalità

– Manca la modalità schermaglia

– Molti bug

– Ambientazione già vista

7.8

Uno strategico molto valido sotto quasi tutti i punti di vista. Graficamente ineccepibile, pur non eguagliando i migliori esempi del suo genere. Trama ben narrata e intrigante, nonostante l’ambientazione pecchi di originalità. Una perla per gli amanti della strategia pura, grazie al realismo della simulazione di guerra. Per chi non è interessato alla perfezione strategica, ma punta ad una resa grafica ancora superiore, ad una maggiore immediatezza e, perchè no, a una maggiore convenzionalità (in WoT, a differenza della maggioranza, non possiamo costruire basi), sono altre le proposte che il mercato offre.

Voto Recensione di War on Terror - Recensione


7.8