Recensione

WWE Day of the Reckoning 2

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a cura di Fabfab

Un anno fa di questi tempi mi trovavo a scrivere su queste pagine di un nuovo gioco di wrestling per GameCube: si chiamava “Day of the Reckoning” e mi aveva piacevolmente stupito. Programmato dai soliti, bravissimi Yuke’s, si trattava di un prodotto estremamente valido, a mio avviso quasi in grado di competere con l’equivalente per PS2, il mastodontico “Here comes the pain”.Quando annunciarono un seguito, in cuor mio mi scoprii davvero molto speranzoso: se avessero corretto i pochi difetti del primo capitolo, ci saremmo trovati tra le mani ad un titolo capace di aspirare al trono di migliore simulazione di wrestling su console. Ma l’anno nero di THQ, cominciato con il mediocre “Wrestlemania 21” per XBox, continua purtroppo anche su GameCube…

Tecnica ineccepibileIl gioco rimane sostanzialmente simile al primo episodio.La prima cosa che colpisce è la spettacolare resa grafica, con le migliori riproduzioni di wrestler mai viste in un videogioco: i modelli sono molto grandi e dettagliatissimi (per quanto possano esserlo degli uomini mezzi nudi in calzamaglia) e, quel che più conta, molto realistici.I movimenti sono fluidi e molto convincenti ed il set di mosse a disposizione é stato aumentato rispetto al prequel. Particolarmente curati appaiono in particolar modo gli ingressi dei lottatori nell’arena, fedele riproduzione di quanto siamo abituati a vedere in televisione. Anche le musiche di ingresso sono quelle ufficiali, mentre non sono state implementate le voci dei lottatori, che dunque “parlano” attraverso dei semplici fumetti. Sono inoltre presenti tutte le principali arene dei PPV della WWE. Da segnalare, comunque, la presenza di sporadici bug, come ad esempio quello relativo al posizionamento del sangue sui personaggi editati (si viene colpiti alla testa ma sanguinano… le spalle o il petto!): fortunatamente non si tratta di nulla di troppo fastidioso, ma sono comunque indice di uno sviluppo un po’ frettoloso.Meno ricca del solito, invece, la colonna sonora.Uno dei principali difetti del titolo precedente, lo Story Mode troppo corto e limitato, è stato in parte corretto, ma non convince ancora del tutto. La trama è abbastanza elaborata e tutto sommato ricorda da vicino le storyline un po’ irrealistiche della WWE: inoltre richiede un certo tempo per essere portata a termine, il che è sempre un bene. Le vicende prendono il via direttamente da dove terminava il primo episodio, ma il gioco non consente di importare il vostro wrestler dal capitolo precedente, quindi è difficile comprendere le ragioni di una simile scelta. Tuttavia permangono ancora molti difetti: innanzitutto può essere affrontata unicamente con un personaggio editato mentre non è possibile utilizzare i wrestler reali (a meno che non ce lo costruiamo noi con l’editor). Inoltre risulta ancora troppo lineare, nonostante la presenza di alcuni bivi (cose del tipo “lotto per il Titolo Intercontinentale” o spacco la faccia ad Edge che ci prova con la mia ragazza, Stacy Keibler?) che non aiutano molto la rigiocabilità (io ho spaccato la faccia ad Edge, ma subito dopo sono finito comunque a lottare per il Titolo Intercontinentale). Inoltre non è ancora concesso di perdere gli incontri principali, il che significa che se la trama prevede che vinciate il titolo, dovete vincere e non potete proseguire finché non ci riuscite: un limite francamente incomprensibile, vista l’estrema libertà concessa nelle controparti per PS2.Come accennato è presente anche un Editor di personaggi, sostanzialmente identico a quello dell’anno passato ed afflitto da una lentezza esasperante nella creazione del personaggi: ogni volta che selezionate una delle opzioni a disposizione, il gioco carica per parecchi secondi per mostrare il modello del vostro wrestler, rendendo troppo laboriose anche le operazioni più semplici. Non si capisce, inoltre, a cosa serva la possibilità di editare anche personaggi femminili, che non possono essere usati nello Story Mode e neppure nei match Bra & Panties…

Giocabilità realisticaIl sistema di controllo si presenta molto simile a quello dell’anno passato, ma con alcune importanti novità.In linea di massima la giocabilità è molto buona e rappresenta una valida alternativa – maggiormente votata al realismo – rispetto ai titoli per PS2. Come di consueto al giocatore sono messi a disposizione un buon numero di colpi e prese (con relative contromosse), è possibile salire e scendere dal ring, arrampicarsi sui paletti, saltare, correre ed usare armi improprie.Il roster dei lottatori è aggiornato a qualche mese fa, quindi troviamo lottatori che ormai hanno abbandonato la WWE come Muhammad Hassan e Kenzo Suzuki ma non le new entries come Ken Kennedy e Lashley: nel complesso non si segnalano comunque gravi assenze, c’è pure Paul London! Poco nutrito, invece, il numero delle Divas (solo quattro) e quello delle Leggende (5), che però presentano nomi di assoluto valore come Hulk Hogan, The Rock e Stone Cold Steve Austin!Ricca e varia anche la tipologia degli incontri, mancano giusto l’Elimination Chamber e i Casket Match (quelli con le bare), ma non se ne sente troppo la mancanza.La giocabilità, come detto, tende abbastanza al realismo ma gli sforzi sono in parte vanificati da un’intelligenza artificiale davvero troppo limitata: gli avversari si prendono di frequente lunghe pause di riflessione, nei tag-match chiamare in aiuto il compagno è spesso controproducente perchè questi colpisce indistintamente anche noi e quando sul ring ci sono più lottatori spesso finiscono per coalizzarsi tutti contro il giocatore, anche quando questi è svenuto a terra.Una delle novità di questo secondo episodio è rappresentata dalla barra della Stamina, che simula la resistenza dei lottatori: durante un combattimento, questa scende inesorabilmente ad ogni movimento, quindi occorre non dimenticare mai di rifiatare se non ci si vuole trovare completamente inermi in mezzo al ring. La trovata è piuttosto interessante, ma finisce per aumentare sensibilmente la durata degli incontri senza offrire una reale valenza strategica.Un’altra novità è rappresentata dal nuovo sistema di prese. Ogni volta che si effettua una mossa di sottomissione, occorre scegliere tra 4 diverse opzioni che consentono, ad esempio, di recuperare parte dell’energia, oppure di danneggiare maggiormente l’avversario. Se i due lottatori scelgono la medesima opzione, però, chi sta subendo la sottomissione riuscirà a ribaltare la mossa.Sono presenti, ovviamente, tutte le Finisher dei vari wrestler, utilizzabili dopo aver riempito un’apposita barra, combattendo o eseguendo Taunt. A seconda della popolarità del lottatore, la barra si riempie più o meno velocemente, ma è sempre possibile eseguire più di una Finisher ad incontro, a discapito del realismo.

Visuale ravvicinataI modelli su schermo sono molto grandi, il che è un bene perchè permette di ammirare più da vicino i lottatori, ma è un male perchè si finisce con l’avere una visuale molto limitata. I limiti di questa impostazione vengono fuori negli incontri con più di 2 wrestler sul ring, quando la confusione la fa da padrona e risulta difficile mettere in atto un’azione efficace. Il gioco, infatti, permette qualunque tipo di interferenza: in qualsiasi momento si può colpire o venire colpiti. A differenza che nei titoli per PS2, dove durante le prese o le Finisher si è virtualmente inattaccabili, in DotR2 anche le mosse finali possono venire interrotte non solo dalle contromosse, ma anche dall’intervento di un terzo lottatore. Che poi spesso lo facciano senza criterio, questo è un altro discorso.Naturalmente un titolo simile rende soprattutto in multiplayer. Giocato con altri tre amici è in grado di regalare un divertimento assoluto ed in questo caso le interferenze diventano un valore aggiunto, invece che un limite causato dalla scarsa intelligenza della cpu. Affrontato in single player, invece, risente in negativo dei limiti sopra esposti.

– Grandioso comparto grafico

– Gameplay abbastanza realistico

– Ottimo in multiplayer

– I.A. deficitaria

– Single player ancora troppo limitato

– Mancano le voci dei wrestler

– Qualche bug di troppo

7.2

“WWE Day of the Reckoning 2” purtroppo non è il titolo in grado di scalzare la serie di “Smackdown!” per PS2 dal trono delle simulazioni di wrestling, questo perchè non riesce concretamente a migliorarsi rispetto al già valido primo episodio. Ci sono invero novità interessanti, ma troviamo anche limiti e difetti che le vanificano. Alla fine ci troviamo tra le mani un titolo comunque più che valido, ma che tradisce le aspettative e non sfrutta appieno le potenzialità di cui disporrebbe. Naturalmente i discorsi fatti valgono essenzialmente per la modalità single player, mentre in multiplayer il titolo THQ è in grado di offrire un divertimento praticamente illimitato.

Gli appassionati di wrestling possessori del solo GameCube possono comunque procedere all’acquisto senza eccessive remore, ma a tutti gli altri consiglio di attendere l’imminente “Smackdown! vs RAW 2006” per PS2 prima di decidere quale titolo acquistare…

Voto Recensione di WWE Day of the Reckoning 2 - Recensione


7.2