Anteprima

WRC FIA World Rally Championship 2

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a cura di Folken

Varese – Dopo la prova esclusiva organizzata in occasione niente meno che del Rally degli Dei, nei pressi di Atene, Leader ci ha nuovamente invitato a visionare in prima persona uno dei titoli di punta del suo catalogo per la prossima stagione, ovvero WRC 2. Niente luoghi esotici questa volta, ma nella sede del distributore italiano ci sono stati svelati nuovi (purtroppo ancora pochissimi) dettagli sul titolo, ma soprattutto abbiamo avuto modo di testare una build decisamente più avanzata, su tre postazioni diverse.

Carriera da Team ManagerLa presentazione si è focalizzata nel descrivere le caratteristiche salienti del titolo, finalmente ben definite e che vanteranno numeri decisamente interessanti. WRC 2 proporrà nove categorie diverse di auto, dal 1960 per arrivare ai modelli della classe regina di quest’anno che ha visto esordire la Fiesta RS e la Mini Countryman. Presenti anche tutti i piloti, da Sébastien Loeb, Petter Solberg, Kimi Räikönnen, Sébastien Ogier a Mikko Hirvonen, Dani Sordo e Jari-Matti Latvala che grazie all’elaborata intelligenza artificiale, si comporteranno in pista similmente alla realtà. L’elenco dei team inclusi comprenderà, tra gli altri, Citroën Total World Rally Team, Ford Abu Dhabi Mondiale Rally Team, Stobart M-Sport Ford World Rally Team, World Rally team Monster, FERM Power Tools World Rally Team. Se da un punto di vista della licenza il titolo Milestone sembra proprio non farsi mancare nulla, anche per quanto riguarda modalità ed opzioni, l’esperienza ludica dovrebbe risultare decisamente completa. Tornano tutte le modalità già viste nell’edizione dell’anno scorso con però una Carriera totalmente rivista e l’inclusione delle gare SSS (Super Special Stages), riprese dalle competizioni reali. Queste tappe speciali vedono due contendenti gareggiare su circuiti tortuosi costruiti in ambienti ristretti, come parcheggi o stadi, dove il pubblico può seguire dagli spalti l’azione, per un’esperienza molto diversa da quella offerta nelle gare tradizionali su strada e sterrati sperduti nel deserto o tra le colline. Le ambientazioni incluse saranno cinque, ovvero Svezia, Portogallo, Argentina, Messico e Germania, da affrontare sia lungo l’arco della Carriera ma anche in una sezione appositamente dedicata e online. Nonostante i luoghi dei SSS siano reali, la topografia del tracciato incluso nel gioco non rispecchierà perfettamente quella del corsa vera, al fine di fornire un’esperienza ludica sempre divertente ed interessante. Per quanto riguarda la modalità Carriera, purtroppo Black Bean e Milestone tengono la bocca ancora piuttosto cucita, svelandoci solo come questa allargherà l’esperienza non limitandosi solo a farci sentire un pilota, ma puntando sulla gestione della squadra per intero, richiedendoci di controllare rapporti con gli sponsor, costruttori e diverse altre scelte fondamentali.

Nell’abitacoloDopo la breve presentazione, abbiamo finalmente avuto modo di testare in prima persona una versione più avanzata del titolo, in versione Xbox 360 e PC. A nostra disposizione vi erano un paio di nuove tappe Spaciali, ambientate in Messico e Portogallo, mentre i tracciati più classici che abbiamo potuto testare ci hanno portato in Germania e Finlandia. Le superfici su cui abbiamo corso, che nel titolo finale saranno di ben venticinque tipologie diverse, erano asfalto e sterrato, evidenziando da subito sensazioni pad alla mano molto positive e diversificate. Ma è quando ci siamo seduti davanti ai PC, equipaggiati con playseat, uno tradizionale e l’altro su pistoni per simulare tutti i movimenti dell’auto, che abbiamo potuto constatare le potenzialità di WRC 2. Con quest’ultima postazione, si parla di un giocattolino da circa quattro mila euro, l’esperienza è stanza formidabile. Il modello fisico del gioco Milestone si è mostrato in tutte le sue potenzialità, trasmettendoci ogni asperità del terreno, sballottandoci mentre a velocità folli sfrecciavamo sul tortuoso tracciato sterrato. Le sensazioni volante alla mano sono davvero convincenti, non simulative ma realistiche, come preferiscono definirle i produttori, per proporre un’esperienza aderente alla realtà ma allo stesso tempo malleabile, adattabile a qualsiasi utente, dal più spensierato all’appassionato hardcore. I numerosi diversi settaggi sui quali è possibile agire permettono infatti di passare da una guida molto assistita dalla CPU fino ad arrivare all’estremo simulativo opposto, con un occhio di riguardo sempre e comunque al divertimento. Dalla nostra prova abbiamo infatti verificato un livello di complessità della risposta dell’auto decisamente maggiore rispetto a quanto proposto dall’ultimo DiRT 3, rendendo decisamente impegnativo governare il mezzo senza sbandare o finire in testa coda. Allo stesso tempo, però, il design dei tracciati permette almeno nelle tappe iniziali di prendere confidenza con l’auto e col modello di guida. Gli sviluppatori ci hanno comunque rivelato come nonostante la carreggiata rimanga in praticamente tutte le tappe più larga rispetto alle controparti reali, si è lavorato per cercare di fornire sfide ben più impegnative introducendo varianti, tornanti e molto altro, così che anche i patititi delle simulazioni troveranno pane per i propri denti. Sempre in nome dell’accessibilità tornano in casa Milestone i rewind, ovvero la possibilità di riavvolgere il tempo in caso di errore, così da poter ripetere l’ultimo passaggio. Noi (e sicuramente anche molti di voi) ce lo ricordavamo già, ma i produttori ci hanno tenuto particolarmente a rammentarci come tale feature era stata inventata proprio dallo sviluppatore italiano nel 2005 col titolo di corse monomarca SCAR, battezzata all’epoca come Tiger Effect. L’utilizzo di tale opzione verrà limitato in base al livello di difficoltà prescelto.

LiftingCome già riscontrato durante la nostra prima prova, questo secondo incontro ha nuovamente evidenziato il grande passo in avanti compiuto sul lato grafico/tecnico, ora finalmente alla pari della corrente generazione. Sebbene le grandi produzioni Codemasters rimangano ancora sensibilmente superiori, WRC 2 ha mostrato un aspetto estetico decisamente convincente, graziato da un livello di dettaglio di mezzi e tracciati soddisfacente e un sistema di illuminazione, nonostante la fase di sviluppo ancora non avanzata, già eccellente. Il motore grafico proporrà inoltre finezze come l’ombra delle nuvole sul tracciato calcolata in tempo reale, cambiamento dell’illuminazione in base al punto della pista, nebbia ed altri fenomeni atmosferici, e molto altro. Sebbene verificheremo una volta che avremo in mano la versione definitiva, sembra che con questo secondo episodio la serie abbia raggiunto una certa maturità anche tecnica, coadiuvata da un completo ricampionamento degli effetti sonori, con motori registrati in presa diretta ed altre finezze.Citiamo infine il supporto post-rilascio, che Black Bean ci ha svelato concretizzerà rilasciando svariati DLC, i cui contenuti sono però ancora avvolti dal mistero.

– Esperienza realistica

– Ampiamente customizzabile

– Graficamente rinnovato

Questo secondo incontro con WRC 2 ci ha nuovamente convinti sulla bontà del progetto, forte di un’offerta ricca e variegata, fedele all’importantissima licenza Rally. Gli sviluppatori puntano molto sul proporre un titolo ampiamente customizzabile, che regali divertimento e soddisfazione sia a novizi che ai patiti dei giochi di guida e, da quanto provato, il modello fisico sembra capace realmente di proporre un’esperienza credibile. Il buon lavoro fatto sul comparto estetico dovrebbe inoltre garantire al prodotto tutti i numeri per competere con gli altri titoli di corse ad armi pari. Il rilascio di WRC 2 è atteso per il mese di ottobre di quest’anno, nel frattempo avremo modo di testare nuovamente il titolo grazie ad un codice completo nei contenuti in arrivo prossimamente in redazione, restate con noi per tutti gli aggiornamenti.