Anteprima

WRC FIA World Rally Championship 2

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a cura di Folken

Atene – Non si può certo definire l’Italia come una terra fertile per la nascita e lo sviluppo di nuovi videogiochi. Come in troppi campi accade, anche nell’ambito videoludico ci siamo ritrovati ad occupare gli ultimissimi posti per importanza, competitività ed influenza sul mercato. In un panorama tanto desolante vi è però qualche eccezione, come Milestone, un gruppo di talentuosi programmatori che da anni sono riusciti ad affrontare ogni cambio generazionale con capacità e dinamicità, specializzandosi in titoli di guida, arcade, ma anche e  soprattutto simulativi. La serie SBK è un chiaro esempio della competenza che caratterizza il team, il quale nonostante diverse limitazioni produttive, è riuscito ad affermarsi a livello globale come franchise al top della categoria. Lo scorso anno Milestone decise di arricchire il proprio parco titoli con una nuova licenza molto importante, rilasciando il primo WRC, pensato come un titolo simulativo progettato per portare, sulle console e i PC degli appassionati del rally, tutto lo spirito di questa sporca disciplina, sia nel gameplay che ovviamente nei contenuti, con mezzi, piloti ed ambientazioni reali. In occasione della tappa greca del Campionato Mondiale di Rally, quest’anno organizzata nella città di Loutraki, Black Bean ci ha invitati a visionare in esclusiva insieme a pochissimi altri giornalisti una versione preliminare del codice di WRC 2, intervistare i campioni Armindo Araujo e Dennis Kuipers, nonché a partecipare allo spettacolare Shakedown mattutino del Rally of Gods.

Cambio d’abitoQuesto secondo capitolo della neonata serie si pone alcuni semplici obiettivi, partendo dalle critiche ricevute l’anno scorso da pubblico e stampa specializzata, al fine di rilasciare un prodotto finalmente maturo sotto ogni aspetto. Black Bean non ha infatti nascosto come il primo WRC fosse un titolo pensato per gettare le basi del franchise, concentrando la maggior parte degli sforzi sullo sviluppo di un motore fisico e un sistema di guida completo, profondo ed interessante, tralasciando altri aspetti come il comparto estetico o rifiniture di vario genere. WRC 2 parte proprio da qui, rinnovando completamente l’engine grafico, arricchito in ogni reparto. Il codice mostrato presentava un’unica auto, la Citroen C4, e due tracciati, ovvero una tappa in Germania e la novità di quest’anno, rappresentata dagli Super Special Stage, nello specifico quello portoghese dell’Estadio Algarve. Poco materiale da visionare, ma più che sufficiente per rendersi immediatamente conto del balzo in avanti compiuto, che garantisce ora ambientazioni ricche di dettagli e renderizzate con un ottimo sistema di illuminazione. Anche il modello dell’auto ci è parso implementato con tutti i crismi del caso, seppure la livrea non fosse ancora quella definitiva. Per quanto riguarda la tappa tedesca, siamo rimasti piacevolmente colpiti dal buon livello di dettaglio degli elementi a bordo pista, principalmente composti da una vegetazione realizzata più che discretamente, così come il terreno, misto asfalto e sterrato, coperto da texture di buona fattura. Eccellente l’estensione della visuale, che si perdeva a vista d’occhio tra colline boscose, campi coltivati e qualche isolata abitazione. Lo stesso discorso vale anche per lo stage speciale portoghese: chiuso in uno spazio decisamente meno esteso, garantiva numerosi elementi inseriti per riprodurre con fedeltà il corrispettivo reale e restituire un colpo d’occhio davvero efficace. Il prodotto finito comprenderà tutti gli stadi di questa stagione, che, per chi non lo sapesse, ospitano alcune varianti delle competizioni su tappa tradizionali, allestendo all’interno di ampi spazi completi di spalti per il pubblico, una gara uno contro uno dall’alto tasso spettacolare.

Let’s get dirty!Messe la mani sul pad, le sensazioni restituite dal modello di guida sono vicinissime a quelle del primo WRC, quindi decisamente buone. La scelta del team pone il prodotto a metà strada tra simulazione rigorosa ed accessibilità, implementando diversi aiuti alla guida, ovviamente disattivabili, e concedendosi qualche licenza come la maggior ampiezza della carreggiata, per permettere una migliore godibilità del titolo. Il seguito prosegue sulla medesima strada, andando ad affinare il motore fisico, con una riduzione dell’effetto pendolo ed un mezzo che reagisce alle sollecitazioni in modo più credibile. Avendo a disposizione così pochi contenuti non possiamo chiaramente esprimerci con maggiore precisione sulla qualità del lavoro svolto, ma le sensazioni restituite dal codice pre-alpha sono decisamente buone, facendoci ben sperare per il prodotto finito. Da un punto di vista della licenza pura, WRC 2 includerà tutti i mezzi della competizione attualmente in corso suddivisi in nove categorie, comprendendo anche modelli storici a partire dagli anni sessanta, nomi dei piloti reali, novanta tappe suddivise in quindici location per ben venticinque condizioni del terreno diverse, pioggia e neve. Verrà rivista da zero la modalità carriera, mentre si attendono nuove opzioni di gioco per ora non ancora annunciate, insieme ad un multiplayer aperto a sedici giocatori, ma anche qui latitano ulteriori dettagli. Una lunga chiacchierata con i ragazzi del team di sviluppo Black Bean ci ha permesso di constatare con quanta passione e competenza lo sviluppatore affronti la realizzazione dei titoli su licenza. Milestone è ben conscia dei limiti e dei difetti dei propri prodotti, e proprio da lì avvia la lavorazione dei vari seguiti, tenendo comunque sempre a mente l’obiettivo finale, ovvero realizzare titoli divertenti ed appassionanti. Per questo in WRC 2 i tracciati non saranno riproduzioni millimetriche delle controparti reali, ma rimodellazioni progettate per intrattenere, mescolando gli elementi caratteristici di ogni tappa. Allo stesso modo la carreggiata è stata ampliata per permettere di superare i diversi passaggi con successo da più categorie di giocatori diverse, scelta che potrebbe far storcere il naso ai puristi, ma che ci sentiamo di condividere vista la difficoltà estrema di diversi segmenti che caratterizzano le competizioni reali e che sarebbero impossibili da superare per la maggior parte degli utenti. Sempre legato a questa filosofia è il ritorno del Tiger Effect, inventato proprio daMilestone anni fa con SCAR e che permetterà in WRC 2 di riavvolgere il tempo in caso errore, nella demo provata fino ad un massimo di cinque volte per gara, ma per ora non sappiamo come poi questa feature verrà implementata nella versione finale del gioco.

Realtà vs finzioneAssistere allo Shakedown del Rally of Gods (così viene chiamata la tappa di Atene) ci ha permesso una volta tanto di paragonare da distanza ravvicinata il mondo reale della competizione rallistica con la sua riproduzione virtuale. La WRC è una competizione molto viscerale ed allo stesso tempo da veri gentleman, molto più aperta e amichevole di quelle su circuito. Il Service Park, dove si radunano i vari team e piloti con le proprie auto per modificare settaggi, concentrarsi o semplicemente rifocillarsi tra una sessione e l’altra, è completamente, e gratuitamente, aperto al pubblico, che può avvicinarsi ai propri idoli e ai bolidi per osservarli da vicino. A pochi chilometri vi è la tappa vera e propria, ancora una volta liberamente percorribile a piedi, attraversando la pista stessa alla ricerca dello spot giusto per gustarsi il passaggio a velocità folle e in costante derapata dei piloti. Questa disciplina è brutale come poche altre e sporcarsi di fango al passaggio di una Fiesta pilotata da Kuipers vale più di qualsiasi esperienza virtuale. È stata anche un’ottima occasione per verificare di persona un dettaglio particolarmente curato in WRC 2 e che confermiamo essere già sulla buona strada, ovvero la riproduzione del rombo dei motori, registrata direttamente nelle sedi dei team più importanti in apposite camere silenziate con tecnologie molto avanzate, al fine di garantire una resa il più aderente possibile alla realtà.

– Modello di guida simulativo promettente

– Graficamente molto migliorato

– Licenza ufficiale WRC

WRC 2 si è mostrato per la prima volta nella miglior sede possibile, ovvero direttamente a fianco dei bolidi reali, immerso nel rombo dei loro motori e a due passi dalla spettacolare tappa ateniese, rivelando un lavoro che sembra procedere nel migliore dei modi. Un modello di guida già molto buono nel precedente lavoro, torna promettendo molti perfezionamenti (come tra l’altro ci hanno assicurato Armindo Araujo e Dennis Kuipers, direttamente coinvolti nelle fasi di testing), ma soprattutto l’intero comparto estetico e tecnico è stato rivisto da zero per permettere al prodotto Balckbean di competere ad armi pari su un mercato difficile come pochi altri. Il team italiano insomma sembra in grado ancora una volta di regalare ai fan un titolo confezionato con la loro solita cura. La data di rilascio è al momento prevista per il mese di ottobre, restate con noi per ogni aggiornamento.