Recensione

WRC 7, si ritorna in pista con la recensione del gioco di rally ufficiale

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Detenere i diritti ufficiali del FIA World Rally Championship è una responsabilità non da poco per WRC, la cui prestigiosa licenza è di forte richiamo per gli appassionati di corse all’ultima derapata. Kilotonn Games aveva il dovere di riscattare tutti gli errori commessi in passato, con capitoli che sono apparsi al di sotto delle aspettative e con difetti che gli amanti delle quattro ruote non sono riusciti a perdonare. Con WRC 7, il team di sviluppo vuole rimettersi in carreggiata, tentando di accorciare la distanza con la serie DiRT.
Pronti alla competizione
Com’era lecito aspettarsi da un gioco con una licenza ufficiale, anche nel capitolo di quest’anno sono presenti i campionati WRC, WRC 2 e Junior WRC, i tredici rally e le cinquantadue gare speciali previste, tutti fedelmente riprodotti. Oltretutto, grazie al nuovo regolamento potrete salire a bordo di bolidi più potenti e scattanti, scegliere tra le vetture delle grandi case costruttrici e fronteggiare i piloti reali. Bisogna naturalmente gestire al meglio i tempi di riparazione dell’auto, che si assottigliano quando aumenta la difficoltà, e tentare di soddisfare determinati requisiti al di là dell’auspicabile vittoria di ogni competizione. In tal senso, aspettatevi anche degli obiettivi che verranno fissati dalla squadra per cui avete firmato il contratto, come evitare di danneggiare l’auto, piazzarvi in una posizione migliore rispetto a un rivale e altre sfide interne al rally.
In WRC 7 avrete a disposizione la classica modalità carriera, cuore pulsante dell’intero pacchetto, il multiplayer e le sfide settimanali in cui far registrare il miglior tempo. Il multiplayer dà la possibilità di giocare online in maniera classica o in locale, selezionando lo splitscreen o l’hot seat, ossia una modalità fino a otto utenti che fanno a turno la loro gara. 
Come dicevamo, è proprio la carriera il fulcro del gioco, che se affrontata ad alti livelli sa offrire un buon grado di sfida, pur non presentando grandi intuizioni per coinvolgere appieno gli appassionati e far vivere loro un’esperienza da pilota a tutto tondo: si dovrà in sostanza fare il proprio dovere e nulla più, con qualche messaggio via social ad incensare le vostre imprese. Ottimi invece gli “Epic Stages”, che presentano gare in grado di superare il quarto d’ora e vi obbligano, di conseguenza, a tenere sempre alta l’attenzione. 
In che modo affrontare il tutto, dipende in effetti da voi e dalle vostre inclinazioni: all’inizio di WRC 7 vi verrà chiesto infatti se preferite un approccio più arcade o simulativo, col sistema di guida scalabile che si adatta alle esigenze di ciascuno. Da questo punto di vista si registra un buon passo in avanti rispetto al capitolo precedente, e alcune problematiche che hanno fatto imbestialire gli appassionati sono state in parte risolte. Diciamo in parte perché in realtà, i problemi sono ancora molti e sono tutti piuttosto evidenti, sia per il modello di guida, sia per quanto riguarda la fisica e la grafica, ancora indietro rispetto ad altri titoli che si presentano decisamente più in forma.
Ghiaia, fango, neve e quattro ruote
I tracciati sono stati completamente rivisti e offrono senz’altro una resa più realistica, col fondo stradale che è diventato molto più infido e imprevedibile. Tuttavia, nonostante non si abbia più la sensazione di solcare un binario, il sistema di collisioni e il motore fisico sono ancora ben lontani dall’essere soddisfacenti. Durante le gare potreste incappare in qualche brutta sorpresa, soprattutto se vi capita di uscire fuori strada nei punti in cui il gioco non è in grado di restituirvi un feeling che aderisce alla realtà. Potreste per l’appunto andare a sbattere contro un fuscello che si dovrebbe spezzare ma che invece è più solido di una parete, salire su un dosso a bordo pista subendo danni molto più gravi del previsto o avere l’ardire di passare a media velocità su un sasso e assistere a comportamenti fantasiosi del veicolo. Non si tratta di problemi che si presentano con insistenza, sia ben chiaro, ma possono compromettere una gara in un attimo e senza che voi ne abbiate davvero la colpa. 
Il modello di guida ha avuto delle rifiniture che finalmente migliorano le debolezze più conclamate della serie, ed è apprezzabile che gli sviluppatori siano riusciti a non rimanere in quel limbo tra arcade e simulazione che alla fine non accontentava davvero nessuno. Sebbene ci sia bisogno di trovare una quadratura definitiva che forse vedremo solo nei successivi capitoli, pad alla mano WRC 7 risulta essere piacevole, e anche se non tutti i comportamenti della vettura sono aderenti alla realtà, si capisce quanto Kilotonn abbia badato con più attenzione a certe rifiniture. Desta qualche dubbio invece il comportamento della vettura al cambiare dei terreni su cui si gareggia, e non è raro constatare reazioni delle vetture sin troppo analoghe su diversi tipi di sterrato.
Il menù è rimasto misteriosamente identico a quello del gioco precedente e le battute del co-pilota dovrebbero essere riformulate da zero, ma il comparto in cui WRC 7 soffre di più è quello tecnico. 
Nonostante ci siano stati dei miglioramenti, gli effetti particellari sono ancora piuttosto grossolani, la modellazione poligonale degli ambienti non è al top e su console gli fps sono ancorati a 30. Buona invece la riproduzione dei veicoli e buona è anche la sensazione che il titolo riesce a restituire ai giocatori, che vorranno arrivare fino in fondo alla carriera senza che alla lunga si palesi quel pizzico di noia che in altri esponenti del genere può presentarsi anzitempo.

– Tanti piccoli miglioramenti rispetto al capitolo precedente

– Modello di guida migliorato

– Ottima riproduzione di veicoli e tracciati

– Comparto tecnico non pienamente soddisfacente

– Motore fisico talvolta problematico

– Si è fatto poco per rendere più coinvolgente la carriera

7.5

WRC 7 riduce la distanza dal suo diretto concorrente e si presenta in maniera più convincente rispetto al precedente episodio. Benché i miglioramenti siano evidenti, gli sviluppatori devono ancora perfezionare un modello di guida non allo stato dell’arte, un motore fisico che talvolta fa le bizze e un un comparto tecnico con delle evidenti defaillance. Se siete amanti di rally e dei giochi di guida, dovreste comunque dargli una possibilità: ad alti livelli, è un gioco che sa dare buone soddisfazioni.

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7.5