Recensione

Trivial Pursuit Live!

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a cura di Forla

Alzi la mano chi non ha mai trascorso almeno una serata attorno ad un tavolo, in compagnia di amici e qualche buona birra, a scagliare dadi ed imprecazioni chino sul tabellone di qualche board game. Quasi tutti noi abbiamo provato ad arrivare in vetta al mercato immobiliare in Monopoly o ad estendere incontrastati il nostro dominio militare durante una partita di Risiko. In Trivial Pursuit invece, altro blasonato brand della casa Hasbro, ci viene data la possibilità di  pavoneggiarci mettendo il mostra il nostro bagaglio culturale. Che sia per merito di una vetusta lezione di storia, un brandello di documentario del National Geographic o (più spesso di quanto ci piaccia ammettere) della sfacciata fortuna, fingere di  arricciarsi i baffi ed aggiustarsi il monocolo dopo aver azzeccato una risposta impossibile è veramente una grande soddisfazione. Il prodotto è stato di recente digitalizzato ad opera di Ubisoft e la trasformazione lo ha parzialmente deformato, trasformandolo da gioco da tavolo a pseudo quiz televisivo interattivo, qualcosa di molto simile al vecchio Buzz! Nulla di cui preoccuparsi comunque, il titolo è ancora capace di intrattenere e divertire durante le serate tra amici, scatenando sfide a colpi di ostentata saccenza.
Questa la so!
In Trivial Pursuit Live! è possibile accedere a due modalità di gioco principali: una breve, da tre turni, ed una più lunga da cinque. Durante ogni turno verrà scelta a caso una tipologia specifica di sfida nella quale saremo chiamati a competere mettendo in mostra le nostre conoscenze delle sei categorie di domande presenti: Geografia, Storia, Spettacolo, Natura e Scienza, Arte e Letteratura e Hobby e Sports. Ogni risposta corretta ci darà diritto a dei punti i quali, raggiunti determinate soglie, ci permetteranno di ottenere i celebri cunei colorati. Obiettivo del gioco ovviamente, è quello di collezionare per primi un totale di sei cunei, o di avere più punti in caso di pari merito. Manca purtroppo la necessità, come nella versione originale, di avere un cuneo per ogni colore, ed è infatti possibile vincere anche avendo più cunei appartenenti alla medesima categoria di domande; una scelta che non ci sentiamo di condividere appieno. A rinfrescare la formula del board game classico però arrivano le varie tipologie di sfida alla quali verremo sottoposti. “Scattista” è quella più classica, nella quale a turno si sceglie la risposta alla domanda tra quattro possibili, a differenza dell’originale però i punti aumentano con le domande successive. In “Scambiagoria” invece i giocatori possono decidere a turno la categoria di domande e guadagnare più punti in caso di risposta corretta nell’ambito selezionato. Nel “Testa a Testa” ognuno può selezionare una risposta tra le cinque disponibili, queste vanno dalla migliore alla peggiore, e si ricevendo punti in base alla qualità della scelta. Per ultima c’è “Pesca a Sorpresa” in cui viene posta una domanda e fornite sedici risposte, metà corrette e metà errate, a turno si può scegliere proseguendo alternati sino a quando non si commette un errore. 
Nel caso in cui non si dovessero totalizzare i sei cunei entro i turni stabiliti (cosa che accade praticamente sempre) si va alla sfida finale in cui vengono poste domande a bruciapelo con due sole possibili risposte, ogni risposta azzeccata dà diritto ad un cuneo fino a quando non viene decretato il vincitore.
Il titolo può essere giocato in solo riempiendo tristemente i posti vuoti con i bot ma è chiaramente pensato per sessioni in compagnia di amici o familiari; è (fortunatamente) possibile condividere un singolo controller, che passerà di mano in mano in base al giocatore di turno. Ovviamente vi è anche la modalità on line nella quale ci viene offerta la possibilità di sfoggiare le nostre conoscenze o di fare figure barbine con dei perfetti sconosciuti. La partita di cinque turni media ha una durata di circa mezz’ora,  mentre quella da tre è perfetta per sessioni ancora più brevi rendendo il gioco un ottimo passatempo all’acqua di rose.
Like a PRO
Come detto poco sopra il gioco ha sacrificato la sua anima da board game in favore di un carattere molto simile a quello dei quiz televisivi. Ogni giocatore, invece del fido segnalino a cerchietto con gli slot per i cunei, deve selezionare un avatar. Decisamente poco rilevante per questo tipo di produzione è la realizzazione tecnica dei modelli che ad una evidente scarsezza poligonale sopperiscono con un design fumettoso e colorato che ben si sposa con i toni della produzione. Durante la partita la voce della presentatrice scandirà le varie fasi del turno, non mancando di elogiare risposte particolarmente sagaci o performance di rilievo. Durante i momenti di selezione delle risposte il leggero sottofondo musicale ritmico ci aiuterà a mantenere la concentrazione mentre l’incedere inesorabile del timer farà di tutto per metterci sotto pressione. Sebbene il titolo non sia chiaramente pensato per un pubblico hard core, non manca di divertire sia gli appassionati di videogiochi che chi, prima di selezionare la risposta, deve guardare il controller per vedere a quale tasto corrisponde il quadrato.
L’anima casual del titolo però non ci impedisce di notare come alcune semplificazioni si rivelino forse eccessive. Sarebbe bastato aggiungere una modalità con un paio di turni in più per evitare di giungere alla “sfida finale” in cui, con la benedizione del 50% e 50%, spesso ci si ritrova con la vittoria in mano senza alcuna meritocrazia. Il colore dei cunei inoltre non riveste più alcuna importanza ed è semplicemente legato al tipo di risposta data prima di ottenerlo, una meccanica che non rende necessario affrontare argomenti con i quali si ha meno affinità. La varietà delle domande infine è buona: dopo alcuni giorni di gioco non è mai capitato di incappare per due volte nel medesimo quesito. Ultima nota, il gioco è interamente localizzato in italiano, sia per quanto riguarda la voce della presentatrice che il testo delle domande e i menu.

– Buona varietà di domande

– Intrattiene senza pretese

– Perfetto per le serate tra amici

– Alcune meccaniche limitanti

– I puristi del board game potrebbero non apprezzare

7.0

Trivial Pursuit Live non fa nulla per nascondere la sua natura casual, ma anche così il prodotto svolge bene il suo lavoro, intrattenendo senza pretese chiunque abbia voglia solo di svagarsi senza impegno tra amici. Il cambio di direzione rispetto al board game classico non è necessariamente un male e, tralasciando alcune meccaniche discutibili, il risultato finale è leggero e godibile. Se avete amato la versione in scatola e apprezzato prodotti come Buzz! avrete sicuramente di che divertirvi.

Voto Recensione di Trivial Pursuit Live! - Recensione


7