Anteprima

Transformers: La caduta di Cybertron

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a cura di Pregianza

Los Angeles – I Transformers non hanno mai avuto bisogno di pubblicità, ma dopo le loro caciaronissime e spettacolari capatine sul grande schermo hanno fatto letteralmente il botto, creando un tornado monetario attorno al marchio che ha portato a un restyling completo dei robottoni che ne fanno parte. Con Optimus Prime e compagni ringalluzziti, e un universo diventato nettamente più maturo, il materiale per giochi di qualità non mancava di certo, cosa che ha portato all’uscita dell’ottimo Transformers: La battaglia per Cybertron qualche tempo fa (Dark of The Moon preferiamo fingere non sia mai esistito).  Il gioco ha molte qualità ed è riuscito a catturare alla grande il feeling dell’amatissima saga, dunque non stupisce che abbia avuto un certo successo tra pubblico e critica. Tali vendite portano solitamente a un sequel e, come da copione, agli High Moon Studios è stato rapidamente commissionato Transformers: La Caduta di Cybertron, che ha fatto saltare tutti dalle sedie grazie a un trailer spettacolare con i soliti Linkin Park in sottofondo. Gli sviluppatori avranno eliminato le mancanze del predecessore, o da questo sequel dobbiamo aspettarci solo un sacco di robottoni ancora più fighi? Sì, lo sappiamo che è una win win situation, però qualche miglioramento sostanziale non ci farebbe schifo.

T-Rex meccanico sputafuoco. Ho. Detto. Tutto.Il buon producer che ci ha mostrato il titolo nello stand di Activision era molto, ma molto sicuro di se. D’altronde è partito precisando subito che “La Caduta di Cybertron è un prodotto di altissima qualità, non tanto per i Transformers, ma perché è oggettivamente un gioco spettacolare e molto ben fatto”. Baldanzoso, e la cosa ci piace, ma ci permettiamo di dissentire parzialmente. Il titolo infatti sembra aver mantenuto un gameplay estremamente simile a quello visto nel predecessore, e la sua principale attrattiva risiede proprio nel marchio e nella possibilità di usare un numero esagerato degli eroi meccanici che ne fanno parte. La dimostrazione è partita al comando di Starscream, impegnato a fare la cosa che da sempre gli riesce meglio: tradire Megatron. La sua missione era affrontabile in due modi, uno silenzioso eliminando i nemici uno ad uno per evitare scontri troppo pericolosi, e uno alla roborambo ad armi spianate. La prima scelta in realtà ci è parsa più azzeccata per il buon Starscream, anche perchè il robottone non disponeva di una corazza particolarmente resistente, al punto che dopo aver usato l’”approccio Schwarzenegger” lo sviluppatore al pad ha gabolato attivando il god mode per evitare una morte prematura. Le meccaniche di base non sono cambiate, ma sembrano leggermente più affinate e in particolare la risposta delle armi ci è parsa più precisa. Tantissime le bocche da fuoco tra cui potenti laser, lancia granate a pioggia e fucilazzi da cecchino di enorme potenza, tutte acquistabili in comodi terminali sparsi per i livelli. Invariata poi la possibilità di trasformarsi in qualunque momento in un rapido mezzo da combattimento, nel caso di Starscream un poderoso hover jet in grado di spostarsi a grande velocità. La prima fase mostrata non ci è dispiaciuta affatto, ma le cose si sono fatte davvero interessanti una volta passati al controllo del secondo robot, Grimlock. Per chi non lo sapesse, Grimlock è un bestione enorme, che tra gli autobot vanta una fanbase simile a quella del buon Optimus grazie alla capacità di trasformarsi in un Tirannosaurus Rex d’acciaio. La sua trasposizione in fall of Cybertron è magnifica, e vanta meccaniche molto diverse da quelle degli altri robot. Innanzitutto Grimlock è un personaggio melee, che combatte con spada e scudo e regge molte più mazzate del normale grazie alla sua enorme mole (è grande all’incirca il doppio degli altri autobot). Inoltre il bestione non può trasformarsi a piacere, ma deve accumulare rabbia per diventare il gigantesco mostro metallico che tutti adorano. Sistema sacrosanto, visto che in versione dinosauro l’eroico robot è una forza della natura, in grado di sciogliere qualunque nemico a forza di fiammate e di calpestare chiunque gli si pari davanti con una tremenda carica offensiva. La parte dedicata a Grimlock ci ha lasciato l’acquolina in bocca, anche perchè ha dimostrato la volontà dei programmatori di variare moltissimo il gameplay tra un robot e un altro. A ulteriore prova di questa nuova filosofia, la sessione dedicata a Optimus Prime ha rimescolato ancora una volta le carte in tavola, grazie alla capacità dell’eroico leader degli Autobot di controllare Metroplex, Un robot grande come una città, che può usare l’artiglieria dove indicato, o disintegrare a cazzotti strutture nemiche, e il cui supporto aggiunge un po’ di strategia all’azione. La demo si è chiusa con un paio di begli annuncioni: il primo dedicato alla cooperativa, che sarà per quattro giocatori e comprenderà elementi gdr grazie agli upgrade, e ruoli specifici tra cui l’esperto di armi pesanti e il medico. Il secondo, invece era la promessa di una curatissima versione PC del gioco affidata ai Mercenary Technology (poiché i programmatori principali hanno ammesso di non esser troppo pratici di sviluppo su computer), visto che gli High Moon vogliono accertarsi di portare il loro ultimo nato su tutte le piattaforme nel modo migliore possibile. Nulla da eccepire dal punto di vista tecnico. Cybertron ha il suo bel fascino, e ci è sembrato un mondo piuttosto vario nonostante sia completamente composto di metallo. Impeccabili infine modelli e animazioni dei Transformers, riportati alla perfezione nel videogioco e doppiati ottimamente. La versione visionata era probabilmente già quella definitiva, vista la quasi totale assenza di problemi grafici e bug, ma non c’è da stupirsi, il titolo arriverà infatti tra pochi mesi nei negozi.

– C’è Grimlock

– Notevole varietà tra i transformers utilizzabili

– Co-op a 4 con sviluppo dei personaggi e ruoli specifici

– Tecnicamente lodevole

Transformers: La Caduta di Cybertron ripropone lo stesso gameplay visto in La battaglia per Cybertron, ma il gioco sembra migliorato a dovere grazie a un notevole aumento di varietà tra i robot utilizzabili, a meccaniche leggermente affinate, e a un livello di sfida più che degno. Basteranno robottoni più variegati, una campagna più estesa e una modalità cooperativa online a rendere l’ultima fatica di High Moon il titolo definitivo dedicato ai Transformers? Speriamo di sì.