Recensione

Tower of Guns

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a cura di Specialized

Immaginatevi una grafica a metà tra un vecchio Unreal nel design dei livelli e delle arene e Borderlands per l’uso del cel-shading. Poi aggiungete una raffica di nemici meccanici (torrette, mortai, cannoni, robot, palle rotanti), tonnellate di esplosioni, scale, rampe, fiumi di lava, power-up a non finire, dialoghi esilaranti con un alter ego senza senso e una morte permanente, nel senso che se tirate le cuoia dovete iniziare tutto da capo. Ecco adesso farcite il tutto con l’Unreal Engine 3, una generazione casuale di stanze e nemici, una produzione super-indie (in pratica una sola persona o poco più) e avrete di fronte Tower of Guns
Schivare, correre e saltare
Con questo mix tra classico FPS vecchio stampo e un modello di gameplay “rogue like”, Terrible Posture Games ci porta in una selva di stanze, corridoi e arene con l’unico scopo di giungere in cinema alla torre del titolo senza mai morire. Non esistono infatti salvataggi di alcun tipo o livelli di difficoltà tra cui scegliere (c’è però un divertente Endless Mode) e, con l’unica eccezione dei due livelli iniziali che fungono da riscaldamento, morirete molto presto e spessissimo. Giocare a Tower of Guns è un po’ come tornare indietro di almeno quindici anni, quando gli sparatutto in prima persona si basavano quasi esclusivamente su scontri a fuoco, salti (qui possiamo farne anche quattro consecutivi), strafe laterali, power-up e potenziamenti da raccogliere e tanti (ma tanti) riflessi. La quantità di proiettili, missili, bombe, sfere rotanti e altre diavolerie che appaiono all’improvviso quando si entra in una nuova arena è infatti notevole, tanto da lasciare spesso il posto a sezioni di gioco davvero caotiche e confusionarie, dove l’abilità con tastiera e mouse (sconsigliamo il pad) diventa fondamentale.
Segreti a non finire
In Tower of Guns non c’è tra l’altro una vera e propria trama, solo dei dialoghi un po’ scemotti (per di più escludibili a piacimento) e personaggi sempre nuovi mossi dai motivi più stupidi per arrivare in cima a questa benedetta torre. Tutto si basa insomma sulla velocità di movimento, sui riflessi, sulla raccolta dei power-up e anche sull’esplorazione opzionale delle bizzarre location. Le aree segrete sono infatti numerose e scoprirle tutte mentre siamo rincorsi da proiettili e mine vaganti è una vera impresa, anche perché alcune di esse sono nascoste in posti impensabili (certe si celano addirittura dietro dei falsi muri). Da tutto questo si capisce come Tower of Guns sia uno sparatutto molto impegnativo, spesso frustrante (molte volte non si capisce nemmeno da dove arrivino i colpi nemici), ma anche con una sua identità ben precisa e un gameplay tutt’altro che banale o limitato. Certo, alla fine non si fa molto altro se non sparare, correre, saltare e scansare razzi e missili, ma c’è anche un sistema di upgrade delle armi (dieci in tutto), perk e abilità da sbloccare, potenziamenti da acquistare con le monete raccolte dai nemici morti. 
Quando la velocità è tutto
Ci sono pistole basilari, lanciamissili, mitragliatori e un originale “lanciapalle”, si possono aumentare velocità e danno, migliorare il salto (elemento fondamentale visto anche lo sviluppo verticale dei livelli), oggetti curativi e persino teste di gatto che escono fuori dal terreno e che pur non essendo utili a nulla fanno capire il tipo di atmosfera che ci aspetta in questa serie di arene, stanzoni e corridoi. Un’altra bella trovata, che aumenta la difficoltà ma anche il senso di urgenza e di vulnerabilità, è il sistema dell’upgrade dell’arma che stiamo usando. Più sfere blu raccogliamo, più il livello dell’arma aumenta, ma se veniamo colpiti anche l’arma perde punti e così è un continuo saliscendi non solo per quanto riguarda la nostra energia, ma anche per la speranza di vedere migliorare le prestazioni della nostra pistole o del nostro lanciamissili. C’è infine da rimarcare un altro pregio (o difetto per alcuni). Tower of Guns è tra gli FPS più veloci e adrenalinici visti negli ultimi tempi (i boss sono poi qualcosa di unico) e questo, a detta di chi scrive, non è un elemento da sottovalutare. Lo trovate su Steam a 13,99 euro e se vi piace il concept di fondo (una sola vita, una sfida continua), ci passerete molto tempo. 

– Generazione random dei livelli

– Impegnativo

– Veloce e adrenalinico…

– …ma spesso anche confuso

– Non per tutti

8.0

Davvero niente male questo Tower of Guns, FPS di vecchio stampo che si basa esclusivamente su concetti come velocità, riflessi e difficoltà. Con una sola vita a disposizione e con una quantità di nemici e proiettili a dir poco impressionante, la frustrazione infatti è spesso dietro l’angolo, ma grazie al sistema di upgrade e ai numerosi power-up il gioco non diventa mai impossibile (se mai solo un po’ confusionario in alcuni tratti). Non è poi detto che a tutti piaceranno l’impronta grafica, l’assenza di una narrazione classica, il design dei livelli ad arene e stanzoni e il tipo di nemici, ma se cercate uno sparatutto un po’ diverso dal solito, pensateci seriamente.

Voto Recensione di Tower of Guns - Recensione


8