Recensione

Tiger Woods PGA Tour 14

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a cura di Pregianza

Di appassionati di golf in Italia non è che ce ne siano milioni. E’ uno sport costoso, difficile da comprendere per chi lo guarda dall’esterno senza conoscerne regole e qualità, eppure nell’ultimo decennio la sua popolarità ha scavalcato la categoria del “passatempo per il ricco uomo bianco”. Questa maggior apertura alle masse si deve in primis all’arrivo di uno dei più grandi golfisti della storia, Tiger Woods, un campione di colore che ha umanizzato il volto di questa elitaria disciplina portandola nelle case e ne è divenuto il simbolo. Peccato che, al culmine della fama, Tiger si sia rivelato un maestro della mazza in tutti i sensi, facendosi beccare in una serie di scappatelle amorose con donzelle di ogni tipo (tra cui note pornostar). 
Lo scandalo non ha impattato bene sullo sportivo, che ha perso il tocco oltre alla moglie, ed è passato da una situazione di quasi invincibilità a posizioni modeste. La sua immagine è comunque rimasta legata al principale titolo golfistico in circolazione, e quest’anno gli sviluppatori di EA Sports hanno pensato bene di seguire la volontà di rinascita del vero Tiger con Tiger Woods PGA Tour 14, rinnovando sostanzialmente il gameplay e la struttura della serie. 
E’ lecito aspettarsi un grande ritorno?
Ammazza che mazza
Partiamo dalle cose importanti, i contenuti. Per la prima volta in un Tiger Woods saranno presenti tutti i principali torei di golf: Masters, PGA, British Open e US Open, con addirittura la possibilità aggiunta di competere nel LPGA con una golfista femmina. I campi sono 20, un numero più che sostanzioso, che però impallidisce quando si notano le ben 22 scelte acquistabili tramite DLC. Da una parte si possono comunque conquistare partite sui campi aggiuntivi giocando abbastanza bene, ma dall’altra si tratta di un processo discretamente tedioso che non giustifica un tale quantitativo di course tagliati fuori dal pacchetto. 
Per fortuna l’ammasso di contenuti disponibili è tale da far chiudere un occhio sulla scelta di EA, per via della modalità Legends of the Game e del Country Club, che migliorano sensibilmente l’esperienza.  La modalità Leggende è una gradita aggiunta, un percorso storico attraverso il gioco del golf, colorato con tinte antiquate e ricco d’atmosfera. Le sue sfide vi metteranno saltuariamente contro ad alcuni dei più grandi golfisti mai esistiti come Palmer e Nicklaus, permettendo in seguito di sbloccarli in tutto il loro splendore. Di certo un passo avanti netto rispetto al Tiger Legacy Mode visto in passato.
Un po’ del fascino si perde quando si nota che certi eventi non si tengono sui percorsi storici, probabilmente per qualche problema di licenze, ma è roba da poco. Molto interessante il fatto che la risposta dei comandi cambi in base agli equipaggiamenti, per ovvie ragioni molto più antiquati di quelli disponibili nella modalità carriera normale.
Il Country Club dal canto suo non è una nuova feature, ma è stato ampliato sensibilmente e può contare fino a cento giocatori ora. Tramite questa opzione sociale è facile buttarsi in un torneo online da 24 giocatori, e la sfida viene migliorata dalla visibilità delle traiettorie dei colpi degli avversari in tempo reale. Il fatto che sia possibile sbloccare numerosi bonus tramite il Club non fa altro che sottolineare la sua importanza nel titolo. 
Abbiamo parlato poco fa di differenziazione della risposta in base all’equipaggiamento utilizzato, dunque è un buon momento per passare al gameplay di questa nuova iterazione della serie. Le meccaniche di tiro sono state migliorate, pur mantenendo il sistema base dello Shot Shaping. Ogni colpo viene gestito con gli analogici, grazie a movenze che devono essere il più accurate possibili per trasformarsi in traiettorie perfette. I fattori che entrano in campo ad ogni mazzata sono molteplici, e le caratteristiche del proprio giocatore si sentono sullo stile di gioco, specialmente se si setta al massimo la simulazione. 
I più esperti dovranno calcolare al massimo della concentrazione tutte le scelte sul campo, adeguandosi al sistema e ritornando a dover valutare attentamente persino il putting, precedentemente fin troppo facile. Le meccaniche possono venir semplificate senza problemi per i principianti, con aiuti che garantiscono ottimi tiri anche con movimenti delle levette imprecisi e la possibilità di controllare parzialmente la palla da golf in volo, ma in generale la difficoltà è aumentata e riuscire a portare a termine decentemente una partita senza aiuti dà enormi soddisfazioni. 
Non si può, ahinoi, valutare altrettanto egregiamente lo schema di controllo per Kinect, la cui risposta è tutt’altro che impeccabile. Dominare il sistema con il motion sensor di Microsoft è un’impresa disperata, che solo un vero mago dei motion controller può portare a termine senza problemi. Ci rendiamo conto delle limitazioni della periferica, tuttavia si poteva fare meglio.
Notte o giorno, io faccio sempre buca
Contrariamente al resto del gioco, il comparto tecnico non è migliorato sostanzialmente. L’aspetto dei campi è più realistico, e i modelli tridimensionali sono stati perfezionati, ma le animazioni facciali restano sempre molto limitate e il pubblico poco curato. Curiosa e piacevole la possibilità di giocare una partita a qualunque ora del giorno, pure in notturna, con una gestione delle condizioni ambientali ben fatta che dona colore e bellezza alle sfide.  L’illuminazione naturale rappresenta forse l’evoluzione grafica più significativa del prodotto. Nulla da eccepire invece su sonoro e animazioni dei golfisti, ancora una volta di alto livello.

– Country Club ampliato e migliorato sensibilmente

– Tutti i maggiori tornei golfistici disponibili

– Gameplay perfezionato e ancora più accurato

– Controlli pessimi con Kinect

– Pochi passi avanti dal punto di vista tecnico

– Gran numero di DLC

8.0

Tiger Woods PGA Tour 14 è il miglior capitolo della serie, grazie a un gameplay perfezionato, all’ampliamento delle funzionalità online e alla presenza di tutte le principali Major.

La formula di base non è stata certo stravolta, quindi non aspettatevi un titolo profondamente diverso dai predecessori. Tuttavia se siete appassionati di golf in cerca del miglior titolo in circolazione per la disciplina, questa è la scelta che fa per voi.

Voto Recensione di Tiger Woods PGA Tour 14 - Recensione


8