Recensione

The Sims 2 Island

Avatar

a cura di Krauron

Tutte quelle persone che cominciavano a sentire aria vetusta nella serie dei simpatici Sims possono finalmente assaporare una ventata di novità. Abbandonate di peso le classiche ambientazioni urbane, gli sviluppatori hanno afferrato l’interessante idea di proiettarci in un tanto affascinante quanto disabitato arcipelago di isole. Difatti, cancellate dalla mente ogni idea di vacanza hawaiana che vi sia sopraggiunta e iniziate a focalizzare la vostra attenzione su di un nuovo stile di vita per i sims, o per meglio definirli, “novelli (ma sempre personalizzabili) Robinson Crusoe” . Per rendervi l’idea più chiara ecco alcune pagine tratte dal diario di un naufrago.

Giorno 1Come è strana la vita: fino a poco tempo fa me ne stavo comodamente seduto sul divano extra-lusso della mia villa a due piani, ed ora ecco che mi aggiro come un mendicante in questo posto dimenticato da Dio. Appena giunto su quest’isola l’impatto non è stato dei più sgradevoli, almeno da un punto di vista puramente estetico: la natura è estremamente lussureggiante e inoltre prosperano copiosi alberi che producono frutti di vario genere. In fondo la fame è stata la prima necessità alla quale ho tentato di porre rimedio. Come mi manca il mio caro vecchio frigorifero sempre prodigo di ogni leccornia per soddisfare il mio insaziabile appetito. Ora mi devo accontentare di quello che offre l’isola; in questo primo giorno in particolare scuotendo qualche albero sono riuscito a reperire alcune noci di cocco che, insieme ad una buona quantità di mirtilli, hanno lievemente appagato la mia fame.Neanche il tempo di cibarmi a sufficienza che è subito sera. Il caldo asfissiante di questa intensa giornata ha ceduto il posto ad un pungente freddo che mi ha spinto a cercare pezzi di legno sia per costruirmi un riparo sia per accendere un fuoco. Quest’ultima azione si è rivelata particolarmente faticosa, dovendo strofinare e soffiare a più non posso.Finalmente dopo ventiquattro ore così stressanti, nelle quali le mie energie sono scese al minimo, mi lascio cullare dal dolce suono del mare e degli uccelli notturni.

Giorno 3Settantadue ore dopo quel tragico incidente ho scoperto risorse inaspettate dell’isola. E non mi riferisco solo a cespugli adatti a dare libero sfogo a certi bisogni fisici o particolari ruscelli dove lavarsi subito dopo per far tornare nella norma i miei livelli di igiene.Gironzolando per i meandri dell’isola ho scovato una singolare pietra levigata sulla quale mi è stato possibile assemblare una lancia con gli oggetti richiesti. Chissà a quanti altri utilissimi utensili posso dar vita. Per ora quest’arma decisamente primitiva mi è utilissima per pescare, azione non è particolarmente complessa ma che richiede massima attenzione e polso fermo. E’ davvero sorprendente quanta varietà di pesci bazzicano per questa sconosciuta isola, ognuno con la propria velocità e rarità. Finalmente una succosa variante al menù!Beh certo, sempre se non consideriamo gli insetti che si infiltrano sotto le rocce; non proprio appetibili ma comunque alternative da tener conto nel caso di scarso “raccolto”.Pensandoci bene in fondo questa vita è molto più eccitante dell’oziosa routine a cui ero abituato a vivere in precedenza.Mentre ti scrivo, scende incessante la pioggia; meno male che ho da poco finito di edificare una nuova dimora: niente di eccezionale ma sempre meglio di prima.

Giorno 7Caro diario, ad una settimana dallo sbarco sono successe tantissime cose. La notizia più importante è che non sono solo su quest’isola! Insieme a me ci sono altri naufraghi, ognuno specializzato in qualche attività. Ad esempio ho stretto particolare amicizia con una simpatica dottoressa ed un buffo chef, mentre mi è ancora complesso fare lo stesso con una rigida agricoltrice. Anche se è sempre un piacere dialogare con qualcuno sembra che questi signori non sappiano il significato della parola collaborazione: ad esempio pensa che la stessa dottoressa succitata non cede nessun suo prodotto se prima non detta le leggi dello scambio, talvolta davvero troppo onerose. Inoltre mi danno sempre incarichi da sbrigare e sono tutti facilmente suscettibili.Peccato che non posso far a meno del loro “aiuto”, anzi mi è addirittura indispensabile per poter ottenere importanti oggetti da costruire o per accedere a determinate aree. Immagina che spesso mi usano da intermediario per i loro scambi, roba pazzesca.Meno male che il mio spirito di avventura non si esaurisce per così poco. A tal proposito ho scoperto la presenza di altre due isole nei dintorni. Su una di queste non potrai mai immaginare cosa ho trovato: le rovine di una antichissima civiltà, con tanto di tempio annesso ricco di tesori. Oddio di ricchezze non so cosa farmene, però semmai dovessero accorgersi della nostra presenza diventerei ricchissimo!Proprio in questi giorni infatti sto racimolando dei sassi per comporre sulla spiaggia una scritta di aiuto, sperando che non sia uno sforzo vano.Intanto me la godo alla grande mantenendo fede al mio “senso della moda”. Ti ricordi quando ti parlai di quel grosso macigno levigato sul quale era possibile costruire utensili? Beh ho da poco scoperto che è ottimo anche per forgiare oggetti d’arredamento per il mio “angolo spiaggia”. Inoltre rocce simili permettono anche di dar vita a speciali menù a base di cibarie varie oppure di creare dei vestitini niente male!Insomma, alla faccia dell’ideale di naufrago straccione! Ora ti lascio, sono davvero assonnato. Alla prossima!

Per concludere…Era ora che i Sims dessero un po’ di brio alla loro esistenza, e quale modo migliore se non piantarli su un’ arcipelago di isole deserto? La vera mossa d’abilità in realtà è stata collimare il vecchio con il nuovo, la cura maniacale per frivolezze mondane tipiche della serie ad una esperienza di gioco decisamente più accattivante.Nulla da ridire sul comparto tecnico: graficamente siamo su livelli medi, senza particolari preziosismi, con giusto un appunto alla caratterizzazione fisica dei personaggi che avrebbero richiesto maggior cura. Il sonoro invece punta molto a mettere in risalto ai tipici rumori di un isola: così nei pressi della riva verrete deliziati dal rilassante rumore del mare, mentre nell’entroterra si mescoleranno in un’unica sinfonia versi di varie specie di uccelli. Niente di cui lamentarsi anche sui simpatici usi del pennino, oltre a quelli base come muovere il protagonista ed accedere al menù.

– Vita nuova per i Sims!

– Minigiochi divertenti

– Realizzato in maniera consona per un portatile

– Azione di gioco a tratti macchinosa

– Alla lunga avvince sempre di meno

7.0

Piena approvazione per aver reso il gioco adattissimo per un portatile, con sessioni di gioco brevi ma intense. Peccato solo che alla lunga vengono a cadere i reali incentivi per continuare l’avventura, essendo quest’ultima troppo influenzata dai capricci degli altri Sims per poter essere vissuta appieno. Insomma, se avete amato lo stile di vita dei Sims potrà che questo capitolo fuori dai canoni vi risulti antipatico. Ma scommetto che una buona parte dei fan sarà ancora colpito positivamente dalle oramai icone del mondo videoludico.

P.S Il gioco è multipiattaforma, ma la versione per Nintendo DS si discosta così tanto dalle altre da considerarlo un titolo a sé stante.

Voto Recensione di The Sims 2 Island - Recensione


7