Recensione

The Secret of Monkey Island 2 SE

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a cura di drleto

I Caraibi sono sempre stati un posto strano e pericoloso, dove è difficile barcamenarsi tra Vodoo, pirati fantasma e boccali di letale grog. Se poi il vostro nome è Guybrush Treepwood, dovrete anche tener conto della sete di vendetta di LeChuck, uno dei più temibili e spietati corsari che siano mai esistiti. Dopo l’ottimo exploit dello scorso anno, lo spassoso pirata di Lucas Arts torna sulle nostre console con il remake del secondo bellissimo capitolo dove dovremo fronteggiare la vendetta di LeChuck e la sua banda, questa volta in una sfavillante veste in alta definizione.

The Largo EmbargoA tutti coloro troppo giovani per ricordare diciamo solamente che The Secret of Monkey Island 2 Edizione Speciale: LeChuck‘s Revenge è il rifacimento di una delle più belle avventure grafiche mai sviluppate, frutto del sodalizio tra Ron Gilbert, Tim Schafer e Dave Grossman, capaci di spremere il celebre S.C.U.M.M. (acronimo per Script Creation Utility for Maniac Mansion, ovvero un’applicazione che fece da base per lo sviluppo di Maniac Mansion, poi riutilizzata in moltissime avventure grafiche) per offrirci un’esperienza divertente e surreale, entrata di prepotenza negli annali del nostro hobby preferito.Le vicende prenderanno piede immediatamente dopo la fine del primo capitolo (che potrete trovare recensito, nella sua versione aggiornata, qui) e vedranno Guybrush alle prese con Largo LaGrande, ex tirapiedi del pirata LeChuck intento a spadroneggiare sull’isola di Scabb, sfruttata come base per organizzare la resurrezione del proprio capo, ovviamente tramite l’onnipresente Vodoo. Tra reggiseni rubati, scaracchi raccolti e amenità simili il buon protagonista riuscirà a liberare l’isola dal giogo, ma al contempo si farà soffiare l’ultimo ingrediente per riportare in vita la propria nemesi. Su queste basi decolla una delle storie più folli e sconclusionate mai viste, fatta di battute al fulmicotone e personaggi strampalati, che una volta ogni tanto non avranno paura di cadere nel politicamente scorretto.

Four Map PiecesA differenza del remake del primo capitolo, per The Secret of Monkey Island 2 Edizione Speciale: LeChuck‘s Revenge gli sviluppatori si sono spinti oltre al semplice riproporre il gioco rinnovato sotto il profilo grafico. Nonostante si possa nuovamente godere in qualsiasi momento della versione originale alla semplice pressione del tasto Select (o Back), con barra dei comandi e suoni MIDI, tutti i pigri giocatori moderni potranno beneficiare di una ricca serie di modifiche in grado di rendere l’interfaccia grafica più semplice ed elastica, estremamente più adatta al controllo via pad. Con la leva analogica sinistra sarà possibile muovere direttamente il protagonista, mentre con quella destra si controllerà il puntatore. Gli elementi sensibili del fondale reagiranno alla presenza del cursore e alla pressione del grilletto destro e mostreranno direttamente a schermo le icone delle azioni consentite, snellendo in questo modo sia il processo decisionale, sia l’interfaccia. Col grilletto sinistro si richiamerà l’inventario e, similmente a quanto detto prima, sarà possibile interagire con gli oggetti solamente sfruttando le icone suggerite.I processi di pensiero laterale sfruttati da Lucas Arts nel 1991 erano già complessi e cervellotici per gente cresciuta con Zak McKracken e Maniac Mansion, figuriamoci ora dove ormai siamo coccolati da interfacce intelligenti e livelli di difficoltà modificabili. Per questo motivo sono stati implementati due tipi di aiuti, il primo che metterà in evidenza tutti gli oggetti sensibili presenti sullo scenario, mentre il secondo che suggerirà il passo successivo. Sfruttarli vi impedirà di guadagnare determinati obiettivi, ma soprattutto di godere delle follie dell’ex-trio Lucas. I duri e puri potranno invece decidere di godersi il gioco nella sfavillante e gloriosa versione a 256 colori, magari con solo l’ottimo doppiaggio attivato, in modo da godersi un salutare tuffo nel passato.Gli altri vorranno invece approfittare dell’ottimo adattamento tecnico del gioco, capace di riprendere lo stile e lo spirito degli scenari originali e riadattarli a schermi in 16/9 e in alta definizione. Il risultato è ottimo, con un character design più riuscito rispetto al primo episodio e la solita cura nei fondali. Eccezionale il comparto audio, con una delle colonne sonore più celebri di sempre ed un ottimo doppiaggio in inglese. Buono il sistema dei comandi, capace di snellire un po’ un’interfaccia di venti anni va, ma al contempo di lasciare inalterato lo S.C.U.M.M. per chi non volesse cedere alle lusinghe degli sviluppatori.Buona anche la longevità: chi conosce a menadito gli enigmi ci impiegherà meno delle tre ore indicate dall’apposito Obiettivo, tutti gli altri invece sbatteranno la testa a lungo su questa favolosa avventura, che ci sentiamo di consigliare a tutti per via della sua importanza storica e dell’ottimo adattamento.

– Ottimo remake tecnologico

– Divertente e dissacrante come 20 anni fa

– Buon riadattamento dei comandi

– Alcuni difetti nella modalità classica

9.1

The Secret of Monkey Island 2 Edizione Speciale: LeChuck‘s Revenge è un ottimo adattamento di un gioco eccezionale. Gli sviluppatori non solo hanno cercato di mantenere intatta la struttura di gioco, rinnovando il titolo sotto il profilo tecnologico, ma hanno provato a svecchiare le meccaniche in modo da venire incontro ai giocatori moderni, “costretti” a sfruttare il pad come sistema di controllo.

Un classico imperdibile da non lasciarsi sfuggire.

Voto Recensione di The Secret of Monkey Island 2 SE - Recensione


9.1