Recensione

The Last Blade

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a cura di Ryuken

La SNK, con i suoi King of Fighters, Fatal Fury, Art of Fighting e tantissimi altri, è senza dubbio la softhouse che ha fatto la storia dei picchiaduro 2D, insieme – ovviamente – alla Capcom. Questo che mi appresto a recensire, The Last Blade, è quello che più mi ha colpito nell’immenso panorama dei beat’em up NeoGeo.

LA STORIACosa mi ha colpito in questo gioco? Strano a dirsi per un picchiaduro, ma è l’ambientazione. La sensazione di essere tornati indietro nel tempo vi avvolgerà completamente. Dovete sapere infatti che il gioco è ambientato nel medioevo giapponese, dove i protagonisti sono i samurai, con le loro spade, impegnati nella lotta contro le forze del male. A questo punto, vale la pena di spendere due parole sulla storia: un tempo la morte non esisteva, in quanto il mondo degli umani e l’aldilà erano separati; ma un giorno arrivò il Messaggero da Lontano, aprì un portale e collegò i due mondi… e gli umani conobbero la morte. Le quattro divinità (Seiryuu, il dragone blu; Suzaku, la giovane fenice; Genbu, la tartaruga-drago; Byakko, la tigre bianca) posero un “cancello” per evitare che i demoni fuoriuscissero; questo portale sarebbe stato controllato da quattro guardiani, che in sostanza erano i “rappresentanti” terreni delle divinità.L’eroe del gioco è Kaede, un ragazzo che da giovane venne trovato dal maestro di spada Gaisei, l’ospite terreno di Seiryuu, e decise di insegnarli le tecniche di spada insieme a Moriya e Yuki. Un giorno, Gaisei e Moriya incontrarono un uomo oscuro, che uccise il maestro senza che Moriya potesse fare nulla… Kaede trovando Moriya con la spada insaguinata accanto al cadavere di Gaisei, pensò che l’assassino fosse proprio lui. Moriya riuscì però a fuggire e Kaede giurò vendetta.Cattivone di turno, nonchè reale assassino di Gaisei è invece Kagami Shinnosuke, ospite di Sukaku, il quale riaprì il portale collegando i due mondi. Kaede nel frattempo era diventato il nuovo ospite di Seiryuu, il quale gli diede la sua benedizione risvegliando le sue capacità nascoste: nel gioco infatti Kaede può trasformarsi ed aumentare la sua potenza, grazie ad un processo che gli colora i capelli di giallo ma gli consuma pian piano l’energia vitale. Non c’è bisogno di dire che dovremo salvare il mondo sconfiggendo Shinoosuke…

GRAFICA E SONOROPer quanto riguarda la grafica siamo a livelli molto alti, quasi il massimo su NeoGeo: ambientazioni molto suggestive, nonché ricchissime di particolari e molto colorate; giusto per fare qualche esempio voglio ricordare la campagna autunnale tappezzata di foglie dove vi scontrerete con Kaede, la villa di Kagami, l’isolotto circondato dalla lava dove incontrerete Musashi, il campo innevato di Yuki, il lago nebbioso e tantissimi altri. Inoltre ogni luogo ha le sue particolarità: vedremo schizzi di lava guizzare, fiocchi di neve riempire i buchi causati dal combattimento e tante altre ottime animazioni; inoltre, prima di ogni combattimento, avremo un video di presentazione dello scenario, a testimonianza dell’enorme cura che i programmatori del gioco hanno dedicato alle ambientazioni: possiamo definirla la ciliegina sulla torta. Gli sprites dei personaggi sono a dir poco perfetti, molto dettagliati e colorati. I disegni di fine combattimento e i filmati finali e d’intermezzo fanno rabbrividire: disegni in stile “anime” di una bellezza e precisione incredibile arrichiscono ulteriormente questo stupendo gioco.Il sonoro è qualcosa di incredibile, personalmente non ho mai trovato niente del genere in un picchiaduro: le musiche sono davvero inquietanti e adatte alle situazioni, ma fanno solo da sottofondo al combattimento, lasciando maggiore spazio agli ottimi effetti sonori e contribuendo quindi ad un maggiore realismo.

GIOCABILITA’ E LONGEVITA’Tanto per cominciare abbiamo ben 5 modalità a disposizione nella versione console: Story mode, Short mode, VS mode, Time Attack e il Training. Lo Story Mode è la classica partita contro il computer in puro stile arcade; l’ultimo combattimento è contro Kagami e sono presenti i mid-bosses, fra cui il demone Musashi. Il secondo è solo una versione abbreviata del primo, con Musashi come nemico finale e senza mid-bosses. Il VS mode ovviamente è una partita a due giocatori; il Training è un allenamento contro un avversario fermo. Per quanto riguarda invece il Time Attack, dovremo uccidere il maggior numero di nemici possibile con una barra d’energia e 90 secondi a disposizione.I personaggi sono in tutto 13 (considerando anche Musashi che è nascosto) e si differenziano per stile di combattimento e armi utilizzate; abbiamo a disposizione una miriade di attacchi semplici con l’arma, un paio di calci, qualche presa e una tecnica particolare chiamata repel, che ci permetterà di respingere l’attacco avversario e spiazzarlo con un contrattacco veloce; oltre a questo ovviamente ogni personaggio ha il suo pacchetto di super mosse e combo incluso nel prezzo e un paio di tecniche estreme chiamate desperation, utilizzabili solo quando la Power Bar (PB da qui in poi) è piena o in punto di morte. Come se non bastasse potremo scegliere tra due modalità di combattimento, Power e Speed: nella prima avremo meno resistenza ai colpi nemici, ma potremo infliggere grandi danni e come risorsa estrema potremo utilizzare le super desperation, ovvero delle tecniche potentissime utilizzabili SOLO in punto di morte e con la PB piena. Speed ci offre caratteristiche opposte a Power per quanto riguarda il bilanciamento potenza/resistenza; inoltre, quando avremo la PB piena, potremo creare delle potentissime combo veloci personalizzate (un po’ come le custom combos in Street Fighter Alpha).Due parole sulla gestione delle inquadrature; come nella maggior parte dei titoli SNK, la telecamera segue sempre i personaggi: quando saltano l’inquadratura si sposta in alto, se si allontanano l’inquadratura si allarga. In questo modo non ci sono limiti al movimento dei personaggi, come avviene invece in giochi come Street Fighter.Longevità.

– Gradissima veste grafica

– Sonoro d’atmosfera

– Ottimo sistema di controllo

– pochi personaggi

9.0

Per quanto mi riguarda, è d’obbligo finire lo Story Mode con tutti i personaggi per vedere i differenti finali. Praticamente infinito in due.

Recensione a cura di Kamensen

Voto Recensione di The Last Blade - Recensione


9