Recensione

The Incredible Hulk

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a cura di Star Platinum

Quando pensavamo di aver saldato il nostro debito con la mediocrità dei tie-in e di poter pensare già al prossimo autunno speranzosi di veder arrivare qualche produzione davvero degna di nota, ecco le nostre speranze sono state infrante dall’inarrestabile e devastante forza d’urto dell’ultimo eroe Marvel, in ordine di apparizione: Hulk. Senza voler nulla togliere al valore del film, a questo punto pare addirittura superfluo porsi nuovamente delle domande sulla qualità di certi prodotti, che già in partenza non si nascondono ma puntano tutto sul nome pur di riuscire a vendere il più possibile. Siete pronti per l’ennesima scommessa?

La storia non si ripeteIn perfetta sintonia con quanto accaduto nel recente periodo con altre produzioni, anche questo The Incredible Hulk è solo parzialmente ispirato dal recente lungometraggio, ma come avremo modo di approfondire nelle righe seguenti la struttura narrativa si discosta non poco da quella principale proponendo soluzioni diverse e, purtroppo per voi, non altrettanto valide. Gli unici elementi di raccordo con il film risiedono infatti in una sorta di tutorial iniziale sapientemente mascherato da alcune sequenze cinematiche, terminato il quale inizierà l’avventura vera e propria. Rispetto ad alcuni titoli ispirati al gigante verde pubblicati in passato, questa volta non vi saranno sessioni esplorative da affrontare con il Dottor Banner ma controllerete direttamente il suo ben più minaccioso alter ego, che dovrà misurarsi con una lunga serie di nemici umani e non, all’interno di circa una decina di missioni di stampo fondamentalmente action. La sede principale delle vostre scorribande altro non è che New York, rappresentata non tanto fedelmente quanto ci si aspetterebbe ma sufficientemente ben realizzata da permettervi di calarvi con discreto coinvolgimento all’interno di quei paesaggi ammirati decine di volte in film di stampo americano, tra grattacieli di enormi proporzioni e via dense di traffico con conseguenti poveri cittadini da cercare di lasciare incolumi. Ad essere onesti di personaggi non giocanti non ne troverete in abbondanza e per la maggior parte degli scontri che inscenerete lungo le vie cittadine saranno ben pochi i casi cui assisterete a vere e proprie folle venute ad assistere ai vostri “spettacoli”, a discapito del realismo che precipiterà inevitabilmente a picco.

Quando il cervello non serveQuesto è uno di quei rari casi in cui per giocare non occorre alcun utilizzo di materia grigia. Scordatevi di enigmi da risolvere, dialoghi da affrontare o nemici davvero impegnativi da eliminare, per portare a compimento l’avventura dovrete semplicemente fare tabula rasa annientando tutto ciò che si opporrà alla vostra avanzata e spazzando via tutto con l’enorme forza di cui Hulk dispone. Se da un certo punto di vista fa piacere ritrovarsi una volta tanto con un approccio semplice e lineare in cui tutto ciò che bisogna fare e premere i tasti a caso sperando di fare più danni possibili, il rovescio della medaglia è ovviamente costituito da una profondità di gameplay praticamente inesistente e che quindi mal si adatta a chi sperava in qualcosa di più articolato. Premesso questo, l’interazione a livello di ambientazioni è decisamente notevole e fare a pezzi (letteralmente!) qualsiasi ostacolo,essere vivente o struttura presente all’interno di uno scenario, dona un senso di onnipotenza indubbiamente piacevole, almeno nelle fasi iniziali. Questa è la vera forza del gioco ma anche il suo più grande limite, in quanto la cosa si rivela divertente per i primi minuti ma ben presto emergono tutti i limiti di un concept decisamente troppo semplice per risultare stimolante verso chi, anche in virtù della somma investita, da un prodotto del genere pretenderebbe una longevità ed un grado di rigiocabilità allmeno nella media. Il punto debole di TIH si manifesta invece proprio a causa di un livello di difficoltà poco impegantivo e che potrebbe permettervi di completare l’avventura relativamente presto, se non affrontata lasciando il giusto spazio all’interazione e ai vari esperimenti ad essa collegati. Senza dimenticare l’assoluta mancanza di modalità supplementari in grado di stimolare il coinvolgimento verso il gioco.

Generazioni a confrontoRispetto alla versione PS3 recensita sempre su Spaziogames di recente, laddove nell’ammiraglia Sony alcuni limiti strutturali erano compensati da un comparto tecnico degno di nota e gradevole, in questo caso non si può fare un discorso analogo. La realizzazione tecnica di questa versione PS2 risulta infati poco convincente sotto tutti i punti di vista. Le ambientazioni sono ben estese e ricche di elementi poligonali da distruggere, ma i modelli dei vari personaggi risultano fin troppo spigolosi e scarsamente dettagliati, con texture appena sufficienti e una palette dai toni spenti e dalla variazioni cromatiche assai limitate. A tutto ciò si aggiungono compenetrazioni poligonali non sempre ottimali, frequenti scalettature e una gestione delle telecamera non sempre puntuale nei cambi di visuale.Sufficiente il sonoro, con effetti nella norma, musiche discrete e qualche voce che richiama almeno vagamente al doppiaggio del film.La struttura fin troppo lineare limita fortemente il giudizio verso un prodotto sicuramente non in grado di aspirare a grandi traguardi ma che avrebbe almeno raggiunto la sufficienza se non vi fossero stati i problemi tecnici segnalati poco sopra. Nel complesso il gioco potrebbe risultare gradito a tutti i fans del personaggio Marvel, ma dubitiamo che qualcuno potrebbe mai ritenersi soddisfatto fino in fondo di un simile prodotto. Ancora una volta un tie-in miseramente fallito.

– Buona interazione con gli scenari

– Hulk possiede carisma

– Diversi bug grafici

– Gameplay ripetitivo

– Poco coinvolgente

5.0

The Incredible Hulk non fa nulla per conquistarsi la sufficienza, ma anzi decreta la sua stessa condanna proponendo oltre che un gameplay ripetitivo anche una realizzazione tecnica piena di bug grafici e in generale poco curata. Se gli sviluppatori avessero pensato maggiormente a curare in modo più approfondito la struttura, magari affidandosi anche alla trama originale comunque interessante, i risultati sarebbero potuti essere ben diversi, ma così resta solo l’ennesima conferma di come stiano diventando decisamente troppi i casi in cui da un film interessante derivi sempre un videogame deludente. Peccato che anche Hulk sia entrato a far parte di questo club, speriamo che prima o poi le cose prendano un’altra piega, possibilmente positiva.

Voto Recensione di The Incredible Hulk - Recensione


5