Recensione

Tales from the Borderlands - EP V

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a cura di Francesco Ursino

Eccoci dunque arrivati alla recensione del quinto e ultimo capitolo della prima stagione di Tales from The Borderlands, serie targata Telltale e Gearbox che ci ha convinto sempre di più nel corso dei mesi. Le nostre speranze per questo episodio, chiamato The Vault of The Traveler, erano alte, e speravamo in un finale che fosse all’altezza della storia. Vediamo cosa ne è uscito fuori, e cerchiamo di dare un giudizio definitivo a tutta la stagione.

Dove eravamo rimasti?Per i nostri eroi, il quarto episodio non si era chiuso nel migliore dei modi: Rhys doveva affrontare una scelta difficile, mentre Fiona e Sasha erano state scoperte e fermate da Yvette. L’azione, in questo quinto capitolo, ricomincia proprio dal punto in cui avevamo lasciato i protagonisti in precedenza, senza preamboli introduttivi ambientati in tempi e situazioni differenti. Possiamo dire fin da subito che questo episodio finale è, insieme al primo, il più lungo della serie: tutto ciò si è reso necessario perché in questa ultima parte di avventura succederà davvero di tutto. Tra sparatorie, scontri campali, scelte morali, battaglie epiche, e personaggi in bilico tra la vita e la morte, dobbiamo dire che The Vault of the Traveler non si fa mancare veramente niente; anche le scelte effettuate nei capitoli precedenti, finalmente, avranno un peso abbastanza concreto, specie nella seconda parte dell’avventura. Anche qui, in ogni caso, il tutto viene concepito in pieno stile Telltale: la direzione generale data alla storia, in altre parole, grossomodo sarà quasi sempre la stessa, ma il modo in cui si arriverà agli elementi centrali della vicenda saranno differenti. Tutto ciò è ancora più evidente, lo ripetiamo, nella fase centrale e finale dell’episodio, laddove molte delle decisioni effettuate negli scorsi episodi ci verranno in qualche modo rinfacciate.Dal punto di vista narrativo, questo episodio raggiunge vette veramente elevate: Telltale riesce a giocare con i registri narrativi con maestria, proponendo un ritmo elevato in quasi tutte le situazioni (i momenti di stanca saranno al massimo un paio), e srotolando un intreccio narrativo molto chiaro, nonostante la presenza di numerosi personaggi. Non mancheranno, dunque, le sequenze capaci di strappare un sorriso, ma queste non saranno in prevalenza come negli altri episodi; la chiusura della storia, infatti, ha per forza di cose spinto gli sviluppatori a proporre scene più complesse, alcune volte drammatiche, in cui il nostro coinvolgimento è stato sempre molto elevato, grazie all’ottimo lavoro svolto sui personaggi nei capitoli precedenti. Insomma, Tales from The Borderlands si conferma nella sua interezza come una grande favola fatta di esplosioni, robot dai sentimenti nobili, tesori da scoprire e personaggi fuori di testa, in cui anche i cattivi, un po’ come tradizione nella serie Gearbox, hanno qualcosa di importante da dire.

Il vault sfuggenteQuesto ultimo episodio sfrutta molto i QTE, tanto che in alcuni frangenti sembrerà di avere davanti allo schermo le istruzioni per lanciare l’hadouken di Ryu, piuttosto che una semplice sequenza di tasti. Il tutto è giustificato dalla presenza di numerose scene di azione, veloci e frenetiche, che più di una volta impegneranno i giocatori (pur senza essere mai così punitive). Anche in questo caso, si sente in maniera abbastanza netta la sensazione di stare percorrendo dei binari definiti ma, così come negli altri episodi, quella che potrebbe sembrare una mancanza notevole perde di importanza. Questo perché la storia è talmente gradevole, e i personaggi talmente spassosi, che il ruolo a volte passivo del giocatore riesce a non far perdere di interesse. E’ questo, se si vuole fare una sintesi, il grande merito di Telltale, e di Tales from The Borderlands.Il ritmo molto elevato di questo ultimo episodio è dovuto non solo alle scene d’azione, ma anche ai diversi cambi di personaggio e di location: come accaduto quasi sempre nel corso dei quattro episodi precedenti, gli eventi divideranno Rhys e Fiona, che almeno nella prima parte di avventura avranno a che fare con differenti sfide. Vale la pena sottolineare, poi, l’utilizzo delle abilità peculiari dei due personaggi: se l’Echo-Eye di Rhys non avrà grossomodo alcuna utilità, dobbiamo dire che la possibilità di ottenere denaro di Fiona avrà un ruolo importante, che potrebbe portare nel corso dell’avventura a conseguenze inaspettate e assolutamente esilaranti. Al di là di questo, è pur vero che l’artista della truffa e l’impiegatuccio Hyperion rimangono i due personaggi principali della vicenda, ma è anche giusto dire che la produzione Telltale si conferma una storia narrata da più voci, e in cui i personaggi secondari hanno una parte assolutamente importante. Questo è tanto più vero in questo ultimo episodio, in cui rivedremo facce divenute ormai familiari.

Vissero tutti felici e contenti?Dal punto di vista scenografico, questo ultimo episodio propone dei titoli di testa di sicuro impatto, ma difatti forse non ai livelli di quelli del secondo episodio, destinato veramente a rimanere nella nostra mente per ancora parecchio tempo. In ogni caso, si rimane sempre su livelli stilistici eccellenti, e dobbiamo ribadire ancora come la cura estetica delle presentazioni di ogni episodio risaltino tra gli aspetti migliori dell’intera produzione. Per quanto riguarda il finale della storia, difatti, è ovvio come in questa sede non ci si possa sbilanciare più di tanto, ma possiamo dire che di certo non si rimarrà delusi, a patto di accettare una determinata forzatura narrativa che in ogni caso rientra nello stile della narrazione e – diciamolo chiaramente – fa andare la storia nella direzione più corretta.In quella che è stata finora la cronaca di una serie che ha saputo sorprendere e raggiungere livelli altissimi, ci preme sottolineare in conclusione ancora una volta come l’assenza di sottotitoli ufficiali in italiano possa tagliare fuori una fetta di giocatori; gli appassionati, in questo senso, si sono già mossi con conversioni amatoriali, ma nonostante tutto è un peccato non poter contare su materiale proveniente direttamente da Telltale. Riprendiamo quanto detto nella recensione del primo capitolo: un titolo, per quanto bello ed entusiasmante, può spingere a imparare l’inglese, non deve obbligare a farlo.

– Un finale scoppiettante e avvincente

– Ritmo sempre molto alto e numerose scene d’azione

– Le azioni dei capitoli precedenti hanno un qualche peso

– Il solito, riuscitissimo mix di umorismo e scene più intense

– Alcune forzature sulla trama

9.0

Non ci sono molte altre parole per spiegare che Tales from The Borderlands è stato un successo, e probabilmente il miglior prodotto sfornato da Telltale fino ad ora. Questo ultimo episodio, poi, conclude in maniera scoppiettante la vicenda, toccando le corde giuste e indovinando molte trovate. Anche le scelte effettuate nei capitoli precedenti, difatti, trovano finalmente un qualche senso, e riescono a integrarsi nella storia. A questo punto, siamo curiosi di sapere come Gearbox integrerà i fuochi di artificio della serie Telltale in un possibile Borderlands 3: da parte nostra, non vediamo l’ora di continuare il nostro viaggio su Pandora, convinti di avere avanti a noi altri racconti irresistibili da vivere tutti d’un fiato.

Voto Recensione di Tales from the Borderlands - EP V - Recensione


9